16
ottobre

Antonio Conte: «Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere. Ma non prenderei una squadra in corso. Mi sono un po’ pentito dell’addio alla Juve». Le dichiarazioni a Belve

Antonio Conte (Us, foto di Stefania Casellato)

A Belve arriva Antonio Conte con un’intervista inedita sulla sua vita privata e dove fa luce anche su alcuni temi caldi. Quando Francesca Fagnani chiede se gli piacerebbe allenare Napoli e Roma, Conte confessa:

“Sicuramente Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere, per la passione che ti trasferiscono queste piazze. Mi auguro un domani che ci sia la possibilità di fare questa esperienza”.

Ma sull’eventualità di prendere una squadra in corso, Conte è categorico:

“No, perché sono situazioni create prima”.

Il mister parla del “caso Mancini” e delle discusse dimissioni dalla Nazionale. Conte dichiara:

“Non voglio entrare nella questione e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze”.

La Fagnani lo incalza: “Quindi lei non ci sarebbe andato in Arabia Saudita. Non avrebbe lasciato la Nazionale”. E lui risponde:

“Stando ai giornali l’Arabia Saudita avrebbe fatto offerte a tutti, mi ci metto dentro anche io (…) Io ho rifiutato (…) La Nazionale è un discorso, stiamo parlando di proposte di club (…) Penso che Mancini abbia fatto qualcosa di storico vincendo l’Europeo. Poi c’è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali… Sono delle situazioni che lasciano delle ferite”.

Alla battuta della Fagnani:“Lei non si sarebbe più ripreso!”, Conte conclude chiarendo:

“Sarebbe stata durissima ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via”.

Non manca una rivelazione sull’addio più sofferto, Conte confesso:

“Quello sicuramente di cui mi sono un po’ pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Sai quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi… decisi poi di andare via”.

Conte parla anche del suo rapporto travagliato con il collega José Mourinho e quando Francesca Fagnani ricorda a Conte di avergli detto una volta “vediamoci in ufficio” con tono minaccioso, il Mister commenta serafico:

“Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai”.

C’è spazio anche per scherzare sull’atteggiamento controllante di Conte con i giocatori delle sue squadre. La Fagnani ricorda al Mister le sue “istruzioni” sui rapporti sessuali in periodo di competizione, di breve durata e con minor sforzo possibile, e Conte afferma:

“Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare minimo sforzo possibile”.

E quando la Fagnani scherzando chiede a quanto corrisponde, il Mister afferma:

“Il minimo sforzo possibile significa essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva”.

Tra i vari argomenti si tocca anche la vicenda riguardante la truffa del broker Massimo Bochicchio. Quando la Fagnani chiede che idea si è fatto della vicenda, Conte commenta:

“Mi è sembrato strano, tutto quello che è accaduto nel momento in cui è tornato in Italia, tutta questa libertà che gli è stata data. Era chiaro che aveva truffato tantissime persone. Ci sarebbe voluta molta più attenzione e io penso che ci sia stato un po’ di lassismo da questo punto di vista”.

Conte rivela poi se è riuscito a recuperare qualcosa:

“Una parte, l’altra vedremo cosa accadrà”.


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1 Commento dei lettori »

1. Andrea C. ha scritto:

17 ottobre 2023 alle 08:53

La rai spende milioni per trasmettere le partite della nazionale, anziché valorizzarle, piazza sulle altre due reti dei contenuti concorrenti sempre a tema calcisticio. Conte sul 2 e addirittura Corona sul 3 che “svalorizza” il prodotto calcio con le sue delazioni.
Per fortuna che c’è la programmazione orizzontale dei palinsesti.
Era meglio avere i direttori di rete, possibilimente CAPACI.



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