“Buonasera a tutti. Quelle che stiamo per vivere tutti insieme gli abitanti della Terra, sono forse le ore più importanti di questo secolo. L’uomo sta per violare il primo mistero dell’universo, sta per compiere la prima tappa nell’esplorazione del Cosmo, sta per conquistare la Luna”. Con queste parole, alle 19.28 di domenica 20 luglio 1969, Andrea Barbato dette ufficialmente il via alla lunga diretta Rai organizzata per seguire passo dopo passo il primo storico sbarco sulla Luna. A 50 anni da quel giorno, mentre tutte le tv si preparano a festeggiare l’importante avvenimento, vale la pena tornare indietro nel tempo e scoprire che in quelle ore destinate a passare alla storia la Rai, con una diretta lunga ben 28 ore, riuscì a compiere un’impresa nell’impresa.

Per seguire il primo storico allunaggio la tv di Stato lavorò per settimane intere all’organizzazione di una maratona che potesse raccontare al meglio l’impresa dell’Apollo 11. Quartier generale della diretta fu lo Studio 3 del Centro di produzione tv Rai di Via Teulada in Roma, dove insieme a Barbato si alternarono alla conduzione Tito Stagno, Piero Forcella e Lello Bersani. Lo studio era dotato delle migliori tecnologie dell’epoca e poteva contare su dei grandi schermi di ultima generazione. Al centro era presente una lunga passerella che permetteva ai conduttori di raggiungere con facilità i tantissimi ospiti. Per seguire l’impresa dell’Apollo 11 nello Spazio la Rai invitò esperti e scienziati di ben 28 rami differenti della scienza, tra cui astronomia, astrofisica, fisica cosmica, fisica spaziale, fisica solare, selenografia, nautica interplanetaria. In studio erano inoltre presenti anche numerosi giornalisti e direttori dei quotidiani, registi, scrittori e persone del mondo della cultura. Non mancava il pubblico, che si alternò sugli spalti col passare delle ore. I telespettatori avevano la possibilità di intervenire telefonando allo storico numero 3131, preso in prestito dalla nota trasmissione radiofonica Chiamate Roma 3131. Le chiamate venivano smistate da un gruppo di giovani centraliniste presenti in studio dentro delle cabine. Sempre all’interno del Tv3 di Via Teulada erano allestiti dei piccoli palchi, nei quali diversi attori si esibirono in momenti di spettacoli di cabaret. Dallo studio centrale di Roma la trasmissione prevedeva frequenti collegamenti con gli studi di Milano e Torino, e con l’Auditorium Rai di Napoli, dove erano presenti altri giornalisti ed ospiti. In scaletta anche collegamenti con Trieste, Bolzano, Bologna, Genova, Firenze, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo, e con i corrispondenti Rai di Houston, New York, Londra, Parigi, Bonn, Madrid, Hong Kong, Mosca e persino del Perù.

Nella lunga diretta trovarono spazio numerose proposte legate alla luna come Intorno alla luna, antologia di testi poetici e letterari dedicati alla luna, Luna Cabaret, uno spettacolo con Oreste Lionello e la sua compagnia, La luna delle canzoni, uno show musicale dedicato alla luna, La moda lunare, defilé di moda femminile, una puntata speciale a tema lunare del gioco a quiz per bambini Chissà chi lo sa? con Febo Conti, Mago Zurlì sulla luna, special con Cino Tortorella nei panni del celebre Mago, e il Concerto alla luna, eseguito dall’Orchestra Sinfonica A.Scarlatti di Napoli. In scaletta anche i film Il pianeta proibito, Ultimatum alla terra, e Dalla terra alla luna.

Tutto filò liscio sino al momento dello storico sbarco sulla Luna. Poco prima che il modulo lunare raggiungesse il suolo, Tito Stagno interpretò male le comunicazioni degli astronauti ed esclamò: “Ha toccato!”, anticipando di 56 secondi il momento effettivo dell’allunaggio. Ruggero Orlando, corrispondente della Rai dal centro della NASA a Houston in Texas, intervenne prontamente per smentire le precipitose dichiarazioni di Stagno, e rispose: “no, non ha toccato!”. Fra i due iniziò una discussione che suscitò risate e applausi degli ospiti in studio, ma soprattutto passò alla storia come uno dei più grandi fraintendimenti della televisione italiana.

Iniziata alle 19.28 di domenica 20 luglio 1969 e conclusa alle 23.00 del 21 luglio, la maratona di quasi 28 ore di diretta fu per l’epoca una vera e propria impresa televisiva. La lunga diretta occupò più di 250 persone tra giornalisti, impiegati, tecnici e maestranze della Rai; Gli invitati nel corso delle ore furono più di 500, mentre si stima che a guardare la prima rete Rai in quelle ore furono più di 20 milioni di persone. Fonti Rai dell’epoca raccontano che per l’intera durata della diretta furono fumate 8000 sigarette e bevuti 6000 caffè.

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