Informare, educare e divertire. La Rai di Anna Maria Tarantola deve innanzitutto assolvere a questi tre compiti, ispirandosi cioè ai principi lanciati da Lord Reith, il primo Direttore Generale della Bbc. Perché ormai è chiaro: il modello del servizio pubblico renziano ha un’inflessione anglosassone. La Presidente Rai crede nel ruolo educativo della sua azienda, e lo ammette “senza remore” in un’intervista al Messaggero. “Certo, oggi non sarebbe possibile fare una tv come quella del maestro Manzi” chiosa però la top manager di Viale Mazzini. “Allora la Rai era monopolista. Si fa servizio pubblico attraverso la qualità di programmi“.
Anna Maria Tarantola commenta il successo di Braccialetti Rossi
L’idea è quella di raggiungere un pubblico ampio, che copra varie generazioni. Eppure i telespettatori della Rai sono in prevalenza anziani: “è vero” ammette Anna Maria Tarantola, citando però il successo ottenuto da Braccialetti Rossi, fiction che “ha avuto tra i ragazzi un seguito straordinario“, pur trattando un argomento molto delicato come quello della malattia. La Presidente Rai fa di questo risultato un motivo di vanto. E una questione di principio:
“Scusi lo sfogo, ma perché io, servizio pubblico, dovrei trasmettere fiction che esaltano il cinismo, fiction che ti dicono: per riuscire nella vita devi massacrare il tuo vicino d’ufficio? Non è il mio compito. Io ho la mia missione. Voglio competere sul terreno della qualità, non su quello del cinismo“.
Rai exemplum virtutis, insomma. Anna Maria Tarantola ci crede, e non a caso cita la fiction su Giorgio Ambrosoli (“un uomo con una moralità forte, che non si è mai arreso“), che è stata presentata al Roma Fiction Fest e andrà in onda su Rai1. Ed esalta poi la produzione di Moneymen, un cartone animato che spiega come risolvere i problemi di tutti i giorni. “Tutto il contrario di una tv superficiale” dice la Presidente Rai.
Anna Maria Tarantola: stop all’informazione politica superficiale
La top manager di Viale Mazzini parla inoltre di informazione, e – anche qui – auspica che sia di sostanza, non superficiale. “Quando l’informazione politica è superficiale, non piace più. Ha stufato” sentenzia, senza però riferirsi ad un programma preciso. Anzi, la Presidente glissa pure sull’esordio del nuovo Ballarò con Massimo Giannini: “quella sera avevo un impegno non rinviabile, ma i programmi si possono registrare“.
Con l’approvazione del bilancio 2014 scadrà il contratto della Presidente, la quale si dichiara pronta a fare un passo indietro anche prima di quella scadenza, qualora glielo venisse chiesto. Intanto, Anna Maria lavora su tre fronti: “un equilibrio economico, i valori propri di un servizio pubblico e una tecnologia d’avanguardia”. Lo sguardo però, è fisso oltremanica… “Alla Bbc mi hanno parlato del nostro centro di ricerca di Torino come di un’eccellenza. Ma in Italia non lo cita nessuno“. E ti pareva.
1. Giuseppe ha scritto:
21 settembre 2014 alle 14:22