Può un programma televisivo seguire il destino, non sempre facile e positivo, del proprio ideatore o conduttore?
Stando a quanto accaduto negli ultimi tempi a Trenta Ore per la Vita, pare proprio di si. La maratona benefica tornerà, dal 21 al 27 Aprile, sulle reti Rai in una versione rivista, corretta ma decisamente bistrattata dai responsabili dei palinsesti. A circa una settimana dalla messa in onda non sembrano ancora definiti tutti gli spazi che ospiteranno una staffetta che avrà il compito di raccogliere fondi a favore delle donne malate di AIDS in Africa.
Sembrano lontani i tempi in cui l’iniziativa, nata nel 1994 da un’idea dell’Associazione Italiana Mille Ore per la Vita-Onlus, rappresentava un vero e proprio fiore all’occhiello delle reti del Biscione che attraverso volti amatissimi della propria scuderia, Cuccarini e Columbro su tutti, riuscivano in maniera convincente ad offrire un prodotto che coniugava il binomio di commerciale con sociale. Nel corso degli anni la risposta di Mediaset a Telethon, oltre ad aumentare la propria credibilità, andava via via consacrandosi come evento televisivo, più volte premiato con il Telegatto e con ascolti più che dignitosi. Qualcosa, però, ad un certo punto non è più andato più per il verso giusto. Un pò come la carriera della sua madrina, Lorella Cuccarini. Alla rottura della collaborazione tra “la più amata dagli italiani” e Canale5, datata 2001, è seguito un impressionante parallelismo fatto soprattutto di difficile collocazione ed ingiusto ridimensionamento nel panorama mediatico. Mediaset, infatti, dopo il divorzio dalla sua ex “pupilla” rispedì al mittente anche “30 ore”, preferendole La Fabbrica del Sorriso. Da allora, i mancati trionfi della Cuccarini anche a viale Mazzini non hanno certo giovato alla sua maratona benefica che, dopo una timida adozione da parte della Rai2 di Marano, è stata nuovamente messa in soffitta, spinta da un deludente 5,46% in prima serata. Al resto ci ha pensato il non idilliaco rapporto Cuccarini-Del Noce e, alla pausa forzata dalla tv per la show girl, è seguito uno stand-by di circa un anno anche per l’iniziativa solidale.
Oggi, dopo una non indimenticabile edizione condotta lo scorso anno da Tiberio Timperi, la manifestazione torna sulle reti Rai con tante differenze rispetto agli esordi. Poca promozione, nessuna prima serata e l’assenza alla conduzione di una Lorella Cuccarini che, indiscutibilmente, ancora oggi rappresenterebbe la migliore padrona di casa.