Ci sarà anche Patrizio Oliva nella decima edizione de L’Isola dei Famosi, la prima targata Mediaset. Si tratta dell’esordio di un pugile nel reality che fu di Rai 2, che si va ad aggiungere alle esperienze di Clemente Russo a La Talpa nel 2008 (secondo posto), di Roberto Cammarelle a Ballando con le Stelle pochi mesi fa e di Gianfranco Rosi, che nel 2005 addirittura trionfò nel reality Il Ristorante.

Classe 1959, Oliva è nato a Napoli. Alle Olimpiadi di Mosca del 1980 conquistò l’oro dei Superleggeri Dilettanti, categoria nella quale vanno inseriti pure tre campionati nazionali (1976, 1977 e 1978) ed un campionato europeo (1978). Promosso nei Professionisti Superleggeri, ottenne 57 vittorie su 59 incontri, collezionando ulteriori trionfi: campionato italiano, campionato europeo e campionato del mondo, fino ad un ennesimo titolo continentale nel 1990 nella categoria Welter. Si ritirò due anni dopo, all’indomani del ko a Licola contro l’americano James McGirt.

Appesi i guantoni al chiodo, Oliva è rimasto nel mondo della boxe assumendo l’incarico di commissario tecnico della Nazionale Olimpica, guidata ai Giochi di Atlanta 1996 e di Sidney 2000.

Un figlio dalla prima moglie (quel Ciro tante volte nominato sul ring nelle dediche post-vittoria) e tre dalla seconda, Oliva vanta un passato nella musica. Nel 1988, all’apice della carriera agonistica, pubblicò un lp dal titolo “Resterò qui”. L’album includeva una dozzina di brani, alcuni scritti da Luigi Albertelli (già paroliere di Mina, Mia Martini e Nomadi), Sergio Menegale e Cristiano Malgioglio. Tentò inoltre l’avventura politica, universo non nuovo ad atleti e sportivi, con l’elezione a segretario della Nuova Dc per la provincia di Latina.

Da attore, Oliva apparve nel 2006 come guest-star in tre puntate della soap-opera Un posto al sole, mentre nel 2010 ha debuttato al cinema in “Butterfly Zone, il senso della farfalla”, film di Luciano Capponi che successivamente gli ha offerto il ruolo di protagonista ne “Il flauto”. Nel 2013 è sbarcato a teatro, vestendo gli abiti di Pulcinella nello spettacolo “2 giorni all’alba”.

Nel 2014 ha stampato la sua autobiografia “Sparviero”, scritta a quattro mani con Fabio Rocco Oliva. Qui racconta l’infanzia povera, vissuta in una famiglia numerosa (è il più piccolo di sette figli) segnata dalla morte del fratello, il difficile rapporto col padre violento e la passione per la boxe, nata a 11 anni in una palestra buia ed infestata dai topi.

“Se nasci pugile, non è detto che tu debba morire pugile”, affermò Oliva in un’intervista di qualche anno fa. Ecco allora che il suo sì all’Isola non deve stupire più di tanto.

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