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FESTIVAL DI SANREMO 2010: PRIMA PUNTATA SENZA PERSONALITA’. ELIMINATI: TOTO CUTUGNO, NINO D’ANGELO E I “RACCOMANDATI” PUPO-EMANUELE FILIBERTO
di Pasquale Orlando
17/02/2010 - 03:38

Ritrovarsi sintonizzati a guardare la prima puntata del Festival di Sanremo è un pò come ritrovarsi a cena con un lontano parente che, per fortuna o per cattiva sorte, si incontra solo una volta all’anno. Con il telecomando in mano lo si scruta, si cerca di capire se è cambiato o magari invecchiato; si ascolta per vedere se ha argomenti interessanti di cui parlare e scoprire se durante l’anno trascorso ci è mancato oppure no. Ieri sera su Raiuno è partita la sessantesima edizione del Festival targata Antonella Clerici, e di rifessioni su questo “lontano parente” ce ne sono tante da fare.
La prima arriva puntuale nel momento in cui ad inizio trasmissione Paolo Bonolis consegna il testimone della kermesse canora all’amica Clerici. Una riflessione che arriva dal cuore, perché dopo i minuti di divertenti siparietti con il fidato Luca Laurenti, probabilmente non pochi spettatori hanno pensato e invocato: “Paolo resta! Fallo per noi!”. Il confronto era già in partenza difficile, la presenza di Bonolis sul palco ha definitivamente evidenziato la differenza tra i due conduttori “compagni di scuderia” (by Lucio Presta) e tra gli spettacoli delle due annate coinvolte. Il problema della Clerici, infatti, non è stato la comprensibile emozione iniziale nè tanto meno la necessità di dover far filare liscia una gara che comunque è lunga e a tratti ripetitiva, ma piuttosto la sua scarsa abilità nel “riempire i vuoti” dello show. Complice anche, come vedremo tra poco, la totale assenza di una spalla su un palco difficile come quello dell’Ariston.
La bionda conduttrice è stata puntualmente in grado di mancare l’appuntamento con lo sprint e con l’adrenalina necessaria per condurre un carro armato televisivo come Sanremo. Sicuramente garbata e rassicurante, non è però riuscita a dare un’impronta tangibile del suo essere anche in circostanze come il discorso virtuale a Morgan (che non era sul palco, così come la sua canzone) oppure i fischi della platea a Pupo ed Emanuele Filiberto, rimanendo imbarazzata e poco incisiva negli unici momenti in cui lo spettacolo concedeva un po’ di spazio all’imprevisto. La gara è proseguita regolare e il giudizio della giuria demoscopica ha alla fine condannato all’esclusione Toto Cutugno, Nino d’Angelo e i due conduttori de “i Raccomandati” (tutti i dettagli dopo il salto).
La seconda riflessione è invece sugli ospiti e sulla scelta di non affiancare nessuna spalla a Madame Clerici. Se persino i vari Baudo, Fazio e lo stesso Bonolis, non hanno mai rinunciato ad una presenza (parlante o semi-parlante) che accompagnasse e creasse movimento intorno a loro, perché quest’anno Antonellina ha voluto fare tutto da sola? Scelta coraggiosa, per carità, ma purtroppo non entusiasmante in quano a ritmo ed eterogeneità dello spettacolo. Gli ospiti non sono mancati è vero, ma è altrettanto vero che per un’ “inutile e intonata” Susan Boyle e un’ “inutile e spogliata” Dita Von Teese, solo un sorprendente e spigliato Antonio Cassano è riuscito a dare un valore aggiunto al parterre selezionato per l’occasione.
Un’ultima riflessione infine sulla scenografia dell’Ariston. Firmata da Gaetano Castelli, il palco era sicuramente avveniristico: niente scale, tante luci, un pannello ovale ad alta risoluzione ed in continuo movimento. Un dubbio però rimane: perché di fronte a tanta modernità e sobrietà scenica, l’aggiunta degli sfiatatoi sotto l’oblò, che ad ogni movimento davano l’idea di un vaporetto in partenza? Mistero della fede (catodica). Appuntamento a stasera, per il secondo capitolo della serie e per scoprire se Alba Parietti ha trovato il modo di accavallare le gambe in prima fila, visto che con la dipartita (dirigenziale) di Del Noce è stata confinata ad una fastidiosa seconda linea.
LA GARA
La gara dei 15 “Artisti” inciampa inevitabilmente nell’handicap del “primo ascolto” e sono quindi pochi i brani che riescono ad emergere in questa serata inaugurale. Irene Grandi (con una canzone di Francesco Bianconi dei Baustelle) e Malika Ayane (con una canzone scritta insieme a Pacifico) rimangono molto, forse troppo, fedeli ai rispettivi clichè. Orecchiabile e probabile futura suoneria di molti cellulari “Malamorenò” di Arisa, latino e a suo modo coinvolgente Nino d’Angelo (anche se la sua “Jammo Jà” sembra un’eco della sua stessa “Senza giacca e cravatta”). Troppo sanremese Toto Cutugno, troppo banali i Sonohra. La platea ha poi riservato dei clamorosi fischi a Pupo e Emanuele Filiberto anche perché non basta un inno (patetico) all’Italia per entrare nelle classifiche e, passi la conduzione mista del venerdì sera, ma scomodare l’amor patrio per far breccia nei cuori è stata un’operazione davvero poco riuscita.
Povia dal canto suo ha fatto “bis”. Anche quest’anno tema scottante (“La verità” sul caso Englaro) a favor di pubblicità e canzonetta orecchiabile e inoffensiva; un progetto musicalmente non malvagio se dietro non ci fosse l’astuzia di cavalcare degli argomenti troppo poco “pop”, per stare in una canzone pop. “Il mondo piange” per Irene Fornaciari, ma la figlia di Zucchero con i Nomadi non lascia il segno, così come Cristicchi e Fabrizio Moro; interessante invece “La notte delle fate” di Ruggeri, peccato solo per gli arrangiamenti troppo (ri)evocativi del sound degli U2.
Capitolo “figli di talent show”: in gara ci sono Marco Mengoni, Valerio Scanu e Noemi, ma nessuno dei tre è stato in grado di conquistare una menzione d’onore tra le varie esibizioni. Bravissimo per doti vocali e presenza scenica, Mengoni ha portato un brano troppo rock e fintamente ambiguo (“Credimi ancora”) per convincere a pieno. Legato e prevedibile invece Valerio Scanu, che si è fatto portavoce del classico romanticismo italico con la sua “Per tutte le volte che” (firmata da Pierdavide Carone), senza con questo trasmettere però particolari emozioni. Piacevole in ora tarda, Noemi con “Per tutta la vita”. Brano più oscuro e meno immediato rispetto a quelli che l’hanno portata al successo, rimane sicuramente quest’ultimo il progetto più interessante dei tre.
Ore 00:20: la Clerici tiene fede al suo impegno di non fare troppo tardi e finalmente arriva la classifica della giuria demoscopica che condanna all’esclusione (temporanea) Toto Cutugno, Nino D’Angelo e prevedibilmente il duo Ghinazzi (Pupo)-Savoia, consacrando i rimanenti dodici al turno successivo.
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alessandra dice:
a me è piaciuta molto Noemi,era molto emozionata ma ha cantato da dio come sempre..è stata fantastica la sua canzone è orecchiabile e adatta a lei.Ma anche Marco non è stato da meno anche se il pezzo non è un granchè l' interpretazione è stata formidabile.Valerio mi ha deluso,la canzone è noiosa e poco originale,niente a che fare con Ricordati di me(il singolo precedente)che è una canzone con la c maiuscola.Anche le canzoni di Malika e di ruggeri fanno pena. che delusione!E la Clerici come stava male con quei vestiti!camminava come una papera e non aveva il senso del ritmo.è dimagrita troppo,ma è vero che è finita all' ospedale a causa della dieta?
Giggiola dice:
MA MODERNIZZIAMOLO QUESTO FESTIVAL..CON IL ROCK DI MARCO MENGONII!
luigino dice:
concordo con il post...sanremo deludente. all'inizio l'ospite sembrava la Clerici e non Bonolis...qualcosa di imbarazzante. canzoni poche.... per ora la mia favorita è quella di povia.... l'unica che ho già orecchiato. secondo me al festival dovevano esseri melodie più orecchiabili... le altre canzoni non sono da sanremo... quello lo si fa con un progetto radiofonico ecc.... non si può in così poche serate portare certe cose... anche se dopo possono rivelarsi belle.
Martina dice:
A me è piacuto molto Marco Mengoni..è un Cantante con la C maiuscola e ha una presenza formidabile a soli 20 anni..Scanu noioso e anonimo come sempre..credo che tiferò Mengoni.
Emy dice:
Ieri sera ho visto Sanremo solo alla fine, ma mi è bastato x trarne le stesse conclusioni che ne avete tratto voi: 1) Antonella Clerici troppo ingessata e scarsamente dotata di senso del ritmo. A me ha anche annoiato l'intervista a Cassano, sarà perchè gli sono state fatte le stesse domande che gli ha fatto Fazio l'anno scorso (con ben altri risultati, Fazio è un esperto di interviste, a differenza di Antonella Clerici!). Insomma, il barese sarà anche simpatico e genuino, ma di nuovo non ha detto nulla! 2) Manca, è vero, una spalla alla conduttrice che ne avrebbe bisogno "come il pane!". Argomento cantanti e canzoni: ho visto e sentito ben poco e quei cantanti che mi sono persa ieri e che mi incuriosivano, li ho visti ora sul sito di sanremo. Fino ad ora mi ha convinto pienamente solo Irene Grandi, sarà che a me i Baustelle piacciono tantissimo x cui ho apprezzato molto la canzone , pur riconoscendo che lo stile di questo gruppo non sempre piace, soprattutto a primo impatto. Malika Ayane mi è piaciuta x la voce e x come ha interpretato, ma la canzone x ora non mi convince del tutto. Stessa cosa vale x Noemi. Marco Mengoni davvero bravo , come avete scritto voi di dm, come presenza scenica e come voce, ma la canzone è troppo rock, le parole, secondo me, non si addicono bene alla melodia. Valerio Scanu impalpabile,la canzone non mi piace cantata da lui e Pierdavide, comunque, ha scritto di meglio! Povia no comment: la stessa melodia dell'anno scorso e poi sempre la solita solfa volta a scatenare polemica! Vabbè, tanto Povia è ubno di quegli artisti che finito Sanremo ritornano nei loro bei sarcofagi x un anno intero!
MARIUS dice:
ho letto alcuni dei vostri commenti messi insieme, pezzo pezzo, da ogni vostra opinione, il risultano è palese: ieri la serata è stata abbastanza scarsina. buone però le canzoni, almeno la maggior parte. permettetemi di dire che la canzone di scanu sabbere potuta essere benissimo eliminata e dirò di più, possibile sia antipatico anche quando canta? lo trovate coinvolto e coinvolgente? le mie preferite : irene grandi, noemi, povia, cristicchi e moro. ma giacchè presumo che anche stasera lo spettacola abbia quel sapore di finto, di veloce, di standardizzato, farò a meno di sintonizzarmi sulla tv, e le riascolterà sul tubo, o su altri siti. ultima considerazione: in quanto a ovvietà, provincialismo e scadente, cassano merita menzione a parte ... vi esorto ad analizzare il contenuto di alcune frasi: a 17anni, cafone arricchito, ho comprato la "macchinona" che in seguito mi hanno sequestrato (evidentemente la guidava senza patente !!! che idozia !!!) la persona + importante è la mamma non posso commentare, la mia fidanzata è gelosa ma era necessario invitare cassano x sciorinare tali banalità (senza volere immaginare quale sia stato il suo cachet)?? se tanto mi da tanto, leggere un manuale di diritto ecclesiastico sarebbe risultato più emozionante!!!!
divina97 dice:
Sanremo,ank se era un po vekkio stile,mi è piaciuto e ho fatto d tt x resistere fino alla fine e x fortuna c'è l'ho fatta. M sn piaciuti tt in partikolare: FABRIZIO MORO(divino km smp e kn kanzoni divine),POVIA(kn una kanzone molto signifikativa), VALERIO SCANU,MARKO MENGONI E IL PRINCIPE FILIBERTO ank gli altri nn se l hanno kavata male. :-) I LOVE SANREMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! T AMO FABRIZIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I LOVE!! JE T'AIME!! 6 UNIKO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! by DIVINA 97
MAX 69 dice:
Non vorrei essere ripetitivo, ma la Clerici non è una conduttrice adatta per un evento del genere. Va bene essere lineari, asciutti senza troppo divagare, ma Antonellina non sa cosa sia il ritmo, non è stata capace di improvvisare nei momenti di vuoto; passi la tensione e l'emozione dell'inizio, ma dopo 10 minuti "dacci dentro"!!! Le canzoni, si sa, al primo ascolto lasciano perplessi, bisogna aspettare prima di giudicarle, anche se ho condiviso a pieno la scelta degli eliminati. Come ogni anno, sul palco arrivano ospiti dai nomi altisonanti ma che poco c'entrano con la serata. Ho come l'impressione che sarà un festival, come si suol dire "senza arte ne parte", non esaltato, ma neanche troppo criticato...finirà presto nel dimenticatoio come una buona parte delle canzoni che ascolteremo in queste serate
Max dice:
Per FORTUNA hanno eliminato Cutugno... ( spero solo che non lo ripeschino) cosi non dovremmo sopportare BELEN !!!!! La Clerici cmq sentiva troppo il peso del festival... Penso che stasera la conduzione sia piu' sciolta!!! I compensi inoltre sono pagati quasi interamente con gli introiti pubblicitari, che all'interno di una manifestazione del genere raddoppiano, e vi posso dire x esperienza che una televendita dentro il festival non costa alla ditta pochi euro ma svarati miglioni di euro!!!
1qualunque dice:
Reazione Rai, parla il direttore generale Mauro Masi: "Morgan ha dato un messaggio non compatibile con una vetrina come quella di Sanremo che rappresenta più di altre la Rai stessa. Il suo è un messaggio che non ci potevamo permettere. La Rai è gestore del servizio pubblico radiotelevisivo e questo comporta obblighi e doveri che riguardano in senso lato anche il tema della droga. Non è una decisione che è stata presa a cuor leggero, ma non ci lasciava alternative. "Se arrivasse un messaggio autentico da Morgan in questo senso lo valuteremmo con la massima attenzione". Egregio direttore masi, che patata bollente. Credo di aver visto e sentito più volte Morgan, chiedere scusa e parlare male della droga. Illudere i veri artisti, quelli che hanno dedicato la vita allo studio e all’arte, mostrando in televisione miglia di incompetenti ed analfabeti come spesso e volentieri fate, è un pessimo messaggio. Ho ascoltato ragazzine svogliate dire; da grande andrò in rai, dove la bravura è un optional, mi rifaccio le tette per il resto sono disposta a tutto. Avete dato una visione del mondo artistico contorta ed irreale, eppure andavate sulla giusta via con programmi come: I migliori anni della nostra vita, X Factor col grande Morgan,la Maionchi e la pessima sventura, per grazia ricevuta , rimpiazzata dalla Mori, non dimenticando il magnifico Francesco. Cosa volete insegnare ai giovani; non dite mai di aver consumato droga altrimenti anziché al festival vi mandiamo al parlamento. Smettetela di offendere la cultura con i vs. raccomandati, mandate la clerici in cucina e per pietà non fatela ballare, date spazio a giovani anche se non raccomandati, come Morgan sciegliete i migliori, lui ha ottenuto ottimi risultati non voi . Come disse il giornalaio minoli “che sta bruciando e palpando con la complicità di…. i soldi della regione Siciliana dovuti alla cultura”, la storia siamo noi, ed io aggiungo sarebbe ora di cambiarla