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SANREMO SI CONFERMA CAMPIONE D’ASCOLTI. MESSI FUORI GARA, ALMENO PER IL MOMENTO, NICKY NICOLAI E CONSORTE, ALBANO E SAL DA VINCI
di Luigi Miliucci
19/02/2009 - 12:48

Orfano di Benigni, il Festival continua a veleggiare verso “magnifiche sorti e progressive”. Nonostante la sovrapposizione con la corazzata di Amici, Sanremo tiene e si accaparra uno share più che lusinghiero (41,6% nella prima parte e 44,78 nella seconda).
Chiamato a confermare gli ascolti boom della prima serata e dimostrare che essi non fossero frutto esclusivo degli attesissimi interventi di Mina e Roberto Benigni, Paolino ce la mette tutta e, da gran mattatore, confeziona una seconda serata piacevole e vincente.
Suggestiva l’apertura affidata a una toccante contaminazione fra Mozart e i Pink Floyd, affascinante, e non così spocchiosa come ci si attendeva, l’etoile Eleonora Abbagnato che ha vestito meravigliosi abiti dei conterranei Dolce & Gabbana, godibili i momenti comici con cui la rodata coppia Bonolis e Laurenti ha condito la lunga serata. Emozionante l’omaggio a De Andrè, nel giorno del suo compleanno, portato in scena dalla PFM, che accompagnata da Claudio Santamaria (bellissima voce) e Stefano Accorsi (apprezziamo le buone intenzioni, ma continui pure a fare l’attore), hanno eseguito due magiche “poesie” del mai troppo compianto autore genovese (Bocca di rosa e Il pescatore). Il pubblico dell’Ariston, tradizionalmente imbalsamato, ideali cavie per lo studio della crioconservazione post portem, ha, entusiasticamente, partecipato a quel toccante tributo.
Per quanto riguarda la gara, una giuria demoscopia, da prendere a cazzotti, ha sorprendentemente eliminato (almeno per il momento) Nicky Nicolai e Stefano Di Battista. Apprezzabili, invece, le eliminazioni di Albano-non ne possiamo più- Carrisi e del caria-denti Sal da Vinci. Fra i giovani, straordinaria Arisa che, senza timore di essere smentiti, crediamo abbia già prenotato un posto sul podio, e convincente la pur emozionatissima Karima.
Ecco le PAGELLE dei big.
Alexia feat. Mario Lavezzi Biancaneve: Coppia improbabile, canzone pure peggio. Voto 4 e 1/2
Povia Luca era gay : “Nessuno ha sempre ragione”, tantomeno lui. Voto 3
Albano L’amore è sempre amore: Sempre, drammaticamente, uguale a se stesso, eccezion fatta per la sorprendente assenza di esagerati virtuosismi vocali. Voto 4
Nicky Nicolai & Stefano Di Battista Più sole: Elegante e sofisticata. Straordinario, come sempre, Jovanotti (coautore del pezzo). Voto 7
Sal Da Vinci Non riesco a farti innamorare: La voce c’è, ma troppo spiccata risulta l’impronta del mentore D’Alessio. Voto 5+
Gemelli diversi Vivi per un miracolo: Giovane, radiofonica e impegnata. Voto 6 e ½
Pupo, Paolo Belli e Youssou N’Dour L’opportunità: Ci chiediamo, sgomenti, come e perché sia stata offerta loro “l’opportunità” di portare all’Ariston un brano così disgustosamente ruffiano. Voto 3
Francesco Renga Uomo senza età: Canzone “bocelliana”, interprete dalla voce superlativa. Look elegante e ricercato. Voto 8
Marco Masini L’Italia: Ballata urlata dalle tinte brutalmente realistiche. Voto 7
Patty Pravo E io verrò un giorno là: Semplicemente divina, non si discute, nonostante la voce sia ormai un lontano ricordo. Provocatorio e coraggioso nude look. Voto 8
Marco Carta La forza mia: Astuta costruzione di un brano destinato, ahinoi, a rimanere in testa ad aeternum. Pensavamo peggio. L’intonazione, però, va a farsi benedire (Jurman dove sei????). Voto 6 e ½
Fausto Leali Una piccola parte di te: Canzone “cutugnana” insopportabilmente nostalgica e melensa. Voto 4+
Dolcenera Il mio amore unico: Leggasi quanto detto a proposito di Marco Carta, eccezion fatta, ovviamente, per l’intonazione che qui non difetta, anzi. Voce e grinta straordinarie. Voto 7 e ½
E voi che ne pensate? Mandateci le vostre pagelle ed eleggete il vostro vincitore su DM.
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Biagio Chianese dice:
Sparo anch'io i miei voti, scritti durante la prima serata... DOLCENERA - Bel modo di iniziare il Festival. Lei è sempre bravissima, la canzone è molto carina. Bello l'arrangiamento, l'intro colpisce e mette carica. (7) FAUSTO LEALI - La sua voce sarà anche leggendaria ma la canzone è decisamente brutta. Il testo è banale, scritto senza alcun criterio, una serie di luoghi comuni di cui non si sentiva il bisogno. In alcuni passaggi imbarazzante. Faccio fatica a credere che non abbiano presentato alla commissione almeno un pezzo migliore di questa lagna. (3) TRICARICO - I finti intellettualoidi di turno diranno di lui tutto il bene possibile. A me sembra che Tricarico a Sanremo sia del tutto fuori posto. Lasciando da parte la sua voce, concentrandosi sul suo essere un cantautore, un cantastorie, direi che anche il testo lascia alquanto a desiderare. Che roba è? (4) MARCO CARTA - Che figa la direttrice d'orchestra (!)... Look da anzianotto della canzone per il giovanissimo Carta che si presenta con un pezzo che lascia alquanto indifferenti. Il testo sembra un puzzle composto di cose già sentite. Il bacio a labbra salate, il gancio in mezzo al cielo, il colpo al cuore, l'inferno e il paradiso... Riprova Marco, sarai più fortunato. (5) PATTY PRAVO - Performance non degna di questo pezzo. Bello il testo, finalmente qualcosa che valga la pena di ascoltare con attenzione. Progetto poco Sanremese probabilmente, ma sicuramente una canzone che prende di molto le distanze da quanto ascoltato fino ad ora (salvando Dolcenera, per quanto siano diverse le due realtà), ovviamente in positivo. (7) MARCO MASINI - Sempre bravo il Masini. Tante verità risapute, che potrebbero sembrare banali, ma che sono comunque delle verità. Uno sfogo che non mi ha lasciato indifferente. Bravo Marco! (6) FRANCESCO RENGA - Gran bell'arrangiamento, incredibile la voce di Renga, ma il pezzo mi ha un pò deluso. Forse è una di quelle canzoni che hanno bisogno di essere metabolizzate. Sicuramente originale, testo degno di nota. Ma... c'è un ma. Non mi ha entusiasmato. (6/7) BELLI, PUPO, YOUSSOU'N DOUR - Anche in questo caso risulta difficile credere che non ci fosse un progetto discografico, una canzone migliore fra quelle proposte in commissione. No comment. (3) GEMELLI DIVERSI - Se questa è una preghiera laica siamo messi male. Chiedersi dove sia Dio con quel fastidiosissimo effetto vocoder, elencando una serie di disgrazie messe lì a caso, non è proprio il massimo. Arrangiamento inesistente, scarno e senza consistenza. Brutta Brutta. (3) AL BANO - Che pesantezza. E poi caro Al Bano, l'amore non corrisposto è qualcosa di più che un amore che non ha quando e non ha dove. Sentire un tema del genere sminuito così equivale ad assistere ad un crimine. (2) AFTERHOURS - Bella l'intro ma sembra essere l'unica cosa a salvarsi. L'invito all'azione, che a quanto pare è il tema del pezzo, si perde in un testo che non brilla... Non mi sono piaciuti. (4) IVA ZANICCHI - Certo che dopo gli Afterhours ritrovarsi Iva Zanicchi è uno strano contrasto! Ma evidentemente Sanremo è anche questo... Grandissima voce la nostra Iva, ma il pezzo stenta a decollare. Apprezzato il tema, originale e totalmente fuori dal suo repertorio. Ha proposto di meglio. (5) NICKY NICOLAI & STEFANO DI BATTISTA - L'energia a cui ci ha abituati Jovanotti si sposa col Jazz di Di Battista e lo fa veramente alla grande. Peccato che Nicky Nicolai non abbia spinto di più con la voce come sa fare, ma il testo non le dava molto respiro. Un pezzo positivo e raffinato insieme, soprattutto nelle belle sonorità dell'inciso. Bello. (7) POVIA - Una vergogna che gli sia data anche solo la possibilità di cantare un pezzo del genere. Fortunatamente ci ha pensato Benigni a far capire quanto sia vergognoso il messaggio di questa canzone. Omosessualità non è infelicità, come questo pezzo vuole far credere. Non tutti gli omosessuali sono persone cresciute con una madre ossessiva e senza un padre. Non tutti i gay fanno del sesso una gara, non tutti i gay si tradiscono. L'alibi che questa è solo una storia non regge, il messaggio sbagliato passa, eccome se passa! Peccato, perchè il motivetto era anche carino! (0) SAL DA VINCI - Grandissima voce Sal, intro molto bella ma che suona di già sentito. Classica canzone melodica ma moderna, come da tradizione D'Alessiana. Niente di entusiasmante. (4) ALEXIA E MARIO LAVEZZI - Alexia ma in che progetti inutili ti vai a mettere? Non potevi cantarlo da sola questo pezzo? Non è così male... Ma Lavezzi lo rovina alla grande, tornasse a scrivere soltanto che è meglio. Peccato! (5)
Gabriele dice:
* non ridere, ma ridire!