Se le Grazie devono ringraziare il buon Fabrizio, c’è chi, al contrario, medita vendetta. Motivo? Il forzato esilio dalla televisione, coinciso con l’ascesa inarrestabile di giovani donzelle onnipresenti sul primo canale della Tv di Stato.
Se, infatti, da un lato, l’ex direttore di RaiUno è stato magnanimo e fiducioso verso le nuove leve, dall’altro lato, non si è fatto molti problemi a levare volti cari ma, a suo giudizio, forse un po’ usurati. O meglio usurate. Perchè Del Noce non è stato sempre così gentile verso il gentil sesso. Se escludiamo, infatti, Fabrizio Frizzi, messo a lungo da parte, confinato a casa della sorella più povera (RaiTre) e scongelato solo durante la calura estiva (I Soliti Ignoti e La Botola), tre grandi signore del piccolo schermo hanno ricevuto in questi ultimi anni intimazione di sfratto per finita locazione catodica.
Iniziamo con la signora dei salotti televisivi: Mara Venier. Mara, prima di dover chiedere ospitalità sui divani di mezza tv, era la signora della domenica (in). Ma, in un pomeriggio (sonnolento) come altri, arrivarono due strani esemplari a spezzarne le carriera (per le gambe ci aveva pensato quel matt…acchione del suo amico Giurato): lo Zequila, specie in via d’estinzione che si distingue per le mutande ascellari e l’immaginetta di Frate Indovino al seguito, ed il Pappalardo, omone dalla voce sgraziata, che, quando una cosa non gli va bene, è solito urlartelo in faccia (se ti va bene).
A Mara, infatti, nonostante anni di onorata carriera domenicale, non è stato perdonato di non aver imbavagliato i due strani tipi, di non essersi precipitata ad andare a nero e di non aver simulato, lì per lì, un infarto o essersi battuta il (prosperoso) petto. Prenderne semplicemente le distanze non è bastato, infatti, a riabilitarla. E, allora, è stata sbattuta, bagagli e bagattelli, trousse ed orecchini, fuori di casa.
Da quel momento, Mara si è data ai lavori più umili: dal taglia e cuci isolano con commare Giurato (sì, sempre lui) a fare la contadina in Sudamerica, come da brava regina senza più la sua corona. Mara, però, a questo punto, espiata l’ingiusta pena, potrebbe tornare a casa sua. Per il prossimo anno è rimasto sfitto, infatti, un piccolo appartamento alla domenica tra i due vicini di casa (famiglia Giletti e famiglia Baudo).
Anche la Raffa nazionale ha avuto vita difficile e, nonostante l’anzianità, non era riuscita ad usucapire nemmeno un orticello in Viale Mazzini. La Carrà, infatti, è stata mandata in onda ad intermittenza, giusto per non dimenticarcela del tutto, ma quanto basta per mandarla in una sorta di pre-pensionamento.
Davvero scarno il suo curriculum vitae in questi ultimi anni: Sogni poco tranquilli, Amore a distanza (specie con il telespettatore), e Carramba senza sorprese ed alcuna fortuna. Ma Raffaella, in questo periodo, sollevato il suo ex direttore, ha iniziato a tirare un respiro di catodico sollievo e vorrebbe tornare a palazzo, al più presto. Prima che sia troppo tardi.
Infine, la show-girl (un tempo sicuramente) più amata dagli italiani: Lorella Cuccarini. La Cuccarini dopo i sonori tonfi a Mediaset, è decisamente rinata, assente l’Auditel, a Sky. Ma la più grande delusione di Lorella è stata certamente il non essere stata accolta a braccia aperte da Mamma Rai, come lei si sarebbe aspettata all’inizio degli anni 2000.
Narra la leggenda, infatti, che Lorella volesse riprendere il suo posto di principessa più amata dagli italiani e che per farlo cercasse un principe. Il problema fu, però, che il principe non era propriamente innamorato di lei quanto più della sua immagine (Gianni Morandi), mentre la “strega cattiva” (Fabrizio Del Noce) non la difese a sufficienza dall’ingerenza del primo, tutto acuti e mutande al vento. A quel punto, la mandò in soffitta a rispolvere un vecchio giocattolo (Scommettiamo Che?), richiamò dal fronte il primo amore, quello che non si scorda mai (Marco Columbro), ma la scintilla non riscattò.
E da quel momento la nostra erra per l’etere cercando di ritrovare la pace catodica perduta. Ma a quanto pare la nuova dirigenza sembra ben intenzionata a “salvare” la piccola fiammiferaia del tudo catodico e forse è arrivato il momento per farsi forza e bussare a casa di mammà per ritrovare, almeno, un posto letto; ma non ai piani bassi intendiamo, ché per seminterrato e portierato avremmo già qualche graziosa idea!
1. emanuele ha scritto:
3 agosto 2009 alle 12:30