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gennaio

Rai, piano industriale 2019/2021: arrivano Rai Format, Rai Doc e il canale in inglese. Ecco i dettagli

Fabrizio Salini

Non solo nuove nomine e altrettante strategie di razionalizzazione dei costi. Il piano industriale 2019/2021 che l’AD Fabrizio Salini ha illustrato ieri al CdA Rai (la cui effettiva approvazione è fissata entro marzo) prevede anche la nascita di due nuove strutture interne al servizio pubblico, Rai Format e Rai Doc. L’obiettivo delle suddette direzioni è positivo: dare impulso all’industria creativa italiana, coinvolgere produttori indipendenti e giovani autori creativi. Ci auguriamo che si passi dalle parole ai fatti.

Rai, piano industriale 2019/2021

Dopo sei mesi di lavoro, Salini ha presentato ai consiglieri un piano ambizioso, che nelle sue intenzioni dovrà mettere al centro il prodotto, attraverso la definizione di specifiche direzioni di contenuti concentrate sull’innovazione di genere e sulla multifruibilità, sul modello dei principali broadcaster internazionali. Le già citate Rai Format (anticipata nei mesi scorsi dallo stesso Salini) e Rai Doc lavoreranno proprio a questo proposito. Inoltre, l’offerta sarà ampliata con un canale in inglese (se ne parlava ormai da anni), che conterrà l’informazione in lingua inglese, e uno di natura istituzionale.

Nello specifico, l’AD ha auspicato che le reti televisive del servizio pubblico diventino “interpreti dei bisogni dei consumatori focalizzandosi su palinsesti sempre più cuciti su misura, nel miglioramento dell’esperienza di visione“. A coordinamento delle reti è prevista una direzione di distribuzione.

Il progetto, che dovrà essere votato entro marzo, sul fronte informativo prevede tre fasi. La prima consiste nel rafforzamento di un polo all news con la creazione di una testata digitale, la seconda contiene il potenziamento della testata digitale con lo sport e l’informazione istituzionale, la terza predispone l’integrazione dei poli informativi in una newsroom di flusso, mantenendo però i brand di punta dell’informazione Rai con la loro storica identità.

Novità anche per Rai Play, che si trasformerà in una piattaforma in grado di produrre contenuti esclusivi e nativi digitali, utilizzando le nuove tecnologie. Al riguardo, il piano prevede la creazione di una nuova struttura interna all’azienda dedicata ai nuovi format contemporaneamente al potenziamento del Centro ricerche e innovazione tecnologiche di Torino.

Rai, nuove nomine: Marcello Foa Presidente RaiCom, Monica Maggioni AD

Nel corso del CdA, il presidente della Rai ha assunto anche la carica di presidente di RaiCom (nuovi consiglieri Igor De Biasio e Roberto Ferrara, confermata Silvia Calandrelli). Il giornalista ha però annunciato di rinunciare al secondo emolumento che il doppio incarico gli avrebbe garantito, portando il suo stipendio vicino alla soglia dei 240 mila euro. Monica Maggioni è stata nominata Amministratore Delegato di RaiCom, mentre il nuovo Amministrato Delegato di Rai Pubblicità è Gian Paolo Tagliavia (Antonio Marano confermato presidente, nuovi consiglieri Beatrice Coletti, Giampaolo Rossi e Maria Pia Ammirati).

Rai Parlamento e Rai Sport, nuovi vice direttori

Novità anche a Rai Parlamento e Rai Sport. Per Rai Parlamento i vicedirettori sono Alfonso Samengo, Fulvio Meconi, Susanna Petruni e Iman Sabbah. Per Rai Sport: Bruno Gentili, Alessandra De Stefano, Raimondo Maurizi, Enrico Varriale, Marco Civoli (Milano) e Gianni Cerqueti.

Durante la riunione è stato affrontato anche il tema dei diritti calcistici. Su proposta dell’AD Salini, la Rai ha deciso di esercitare l’opzione per l’acquisto del pacchetto collegato ai diritti per la Champions per la stagione 2019/2020.

Il finanziamento del piano avverrà tramite ottimizzazione dei conti (senza alcuna contrazione occupazionale, si precisa in una nota del servizio pubblico), una minore sovrapposizione dei palinsesti, la riduzione delle inefficienze e dei fabbisogni del settore informazione.



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