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SANREMO 2013: STEFANO, FEDERICO E IL BACIO GAY SVENTATO
di Mario Manca
13/02/2013 - 00:43

Capiamo che la promessa della restituzione dell’Imu possa destare meraviglia e sospetto, così come le dimissioni di Joseph Ratzinger dal soglio di Pietro e l’inconsueta tappezzeria indossata da Adele ai Grammy Awards, ma di certo che l’amore, in qualsiasi sua forma, possa provocare “scandalo” e “indegno” è sicuramente irragionevole. Stefano Olivari e Federico Novaro, la coppia gay torinese insieme da 11 anni, sono pronti al “si” in quel di New York perché, come recita l’ultimo dei cartelli sollevati dai due nel video messaggio diffuso in rete, “le leggi di questo Paese non ce lo lasciano fare”.
La coppia, su invito del conduttore, calca il Teatro Ariston per raccontare la propria storia servendosi della testimonianza dei cartelli che hanno già esibito in rete. Una storia semplice, come qualsiasi altra, che inizia da un incontro, prosegue con una frequentazione e termina con un fidanzamento. Malgrado qualche omissione nei commenti, come il riferimento all’approccio sessuale nel corso degli appuntamenti che illustrano mediante i cartelli, i due lanciano il loro appello all’Italia e alla mancata legittimazione delle coppie di fatto migrando fino alla Grande Mela per convolare a nozze.
A questo punto, nel video di Repubblica, i due si lasciavano andare a un bacio appassionato e sincero, gesto d’amore che nell’esibizione al Festival di Sanremo è mancato. Poco importa comunque, bravo Fabio Fazio ad aver permesso a Federico e Stefano di salire sul palco per “spiegare” il loro amore, in un’Italia in cui fa clamore un semplice coming out all’Eredità di Carlo Conti e che si mostra ancora restia a riconoscere più somiglianze che differenze in uno dei campi più semplici e complicati del genere umano: l’amore.
- Tutti dettagli sulle cinque serate del Festival di Sanremo 2013:
- Tutte le foto da Sanremo 2013:
Settimana di preparazione prima dell’inizio kermesse
Almamegretta – Mamma non lo sa
Elio e le storie tese – Dannati forever
Chiara Galiazzo – L’esperienza dell’amore
Max Gazzè – I tuoi maledettissimi impegni
Raphael Gualazzi – Sai (ci basta un sogno)
Raphael Gualazzi – Senza Ritegno
Modà – Se si potesse non morire
Annalisa Scarrone – Non so ballare
Simona Molinari e Peter Cincotti – Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Simona Molinari e Peter Cincotti – La Felicità
Maria Nazionale – Quando non Parlo
Maria Nazionale – E’ Colpa Mia
Daniele Silvestri – Il Bisogno di Te (Ricatto d’onor)
Daniele Silvestri – A Bocca Chiusa
- I testi delle canzoni dei Giovani di Sanremo 2013:
Blastema – Dietro l’intima ragione
Il Cile – Le parole non servono più
Antonio Maggio – Mi servirebbe sapere
Renzo Rubino – Il postino (amami uomo)
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Ilaria dice:
Il matrimonio può essere LAICO e RELIGIOSO. tralasciando un attimo il secondo tipo che ci sarebbe da aprire una discussione che non finisce più.......rispettando dunque i valori religiosi..........perchè due persone omosessuali non possono sposarsi in Comune tranquillamente????? Il matrimonio non è solo in Chiesa....
elodie dice:
Hanno fatto bene a non baciarsi, perché il bacio avrebbe potuto causare le solite critiche. Hanno scelto di dire quello che dovevano dire (la cosa più importante era proprio il messaggio) senza dare ai soliti provocatori "narrow-minded" la possibilità di strumentalizzare il loro intervento. Bravi... e auguri!
dumurin dice:
concordo con vittoria, ma che cosa c'entra questo con la canzone italiana?
Nimo dice:
Il momento migliore della serata.
liberopensiero dice:
XPaolo,perché non sarà mai matrimonio nella forma e nella sostanza.Dovrebbe essere unione di diritto oltre che di fatto dando la medesima possibilità di scelta per gli etero.Chi si sposa in Chiesa e non ne rispetta o codici è ipocrita e io odio l'ipocrisia.
Nina dice:
Secondo me i gay invece di parlare di diritti civili (non so se il termine rende l'idea) dovrebbero parlare di diritto di "sogno". Infatti, se gli eterosessuali hanno diritto al sogno di un matrimonio, di una festa che celebri il loro amoro, perchè loro no?
Paolo dice:
@liberopensiero sei un po' confuso. Prima dici che matrimonio è un termine del diritto romano (quindi pagano), e poi parli di Chiesa (ma ci si sposava ancora prima del Cattolicesimo). Ma perché il rito civile non è matrimonio? E poi che c'entra la Chiesa? Sei di libero pensiero ma non pensi che qualcuno potrebbe non essere cattolico? Nessuno sta chiedendo di sposarsi in chiesa secondo rito religioso. E poi dici che il matrimonio è solo tra persone vergini. Allora per essere onesto dovresti annullare tutti i matrimoni che non lo sono stati e non ti basterebbe una vita. Sono invece d'accordo su non strumentalizzare Lucio Dalla, perché durante la vita non si è mai dichiarato pubblicamente, quindi non sono sicuro che avrebbe gradito tanto clamore. Per concludere ti faccio una domanda: a te che ti cambia se due persone che si amano e vivono giò da 11 anni insieme nel tuo palazzo si sposano secondo rito civile e chiamano la loro unione matrimonio anziché DICO? Sono tanto importanti le parole?
Andrea dice:
liberopensiero, mi pare ovvio che parlando di "matrimonio gay" ci si riferisca genericamente ad un'unione "contrattuale" tra due persone. Nessun omosessuale sta chiedendo di potersi sposare in chiesa. E' un marchionimo, esattamente come dicendo Scottex ci si riferisce alla carta da cucina (e non alla sola carta Scottex), come dicendo Scotch ci si riferisce al nastro adesivo (e non al solo nastro Scotch), come dicendo Post-It ci si riferisce a dei foglietti adesivi (e non ai soli foglietti di marca Post-It) e così via. Matrimonio è diventato anche una parola generica.
Nina dice:
Tutto giusto liberopensiero, bravo. Infatti la storia di Dalla è sbagliato utilizzarla come "se ci fosse stato il matrimonio", ma chi ve lo dice che Dalla lo avrebbe mai sposato il suo compagno? Conosco coppie in cui l'uomo ha una nuova compagna più giovane di 30 anni dopo un divorzio che non sposerà mai.