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febbraio

SANREMO 2013: PRIMA SERATA DEL FESTIVAL

Sanremo 2013 - Fazio e Littizzetto

Sanremo 2013 - Fazio e Littizzetto

Dopo gli spot canterini girati a Torino con Luciana Littizzetto, siamo ormai agli sgoccioli dell’inizio della 63esima edizione del Festival di Sanremo che, dal 12 al 16 febbraio alle 20.30 su Rai1, monopolizzerà l’attenzione di pubblico e critica. Ma come si svolgeranno le cinque serate della kermesse canora elaborate da Fabio Fazio e la sua squadra?

La prima serata, quella di martedì 12 febbraio, vedrà l’esecuzione di sette dei quattordici Big che canteranno entrambi i brani con cui parteciperanno alla competizione. Come anticipato dalla scaletta postata dal conduttore via Twitter, i sette cantanti che si esibiranno la prima sera sono: Chiara Galiazzo, Raphael Gualazzi, Maria Nazionale, Marta sui Tubi, Marco Mengoni, Simona Molinari con Peter Cincotti e Daniele Silvestri. Le due canzoni saranno votate tramite un sistema misto che prevederà il televoto del pubblico e la valutazione della Giuria della Stampa del Festival. Sia per i voti del pubblico che per quelli della Giuria della Stampa, ci sarà la percentualizzazione dei voti: entrambi peseranno il 50% nella sezione della canzone che rimarrà in gara.

Non solo i Big, ma anche gli otto cantanti della categoria “Giovani” calcheranno il palco dell’Ariston la prima sera senza, però, esibirsi. Toccata e fuga, quindi, per Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Blastema, Il Cile, Ilaria Poerceddu, Irene Ghiotto, Paolo Simoni e Renzo Rubino che proporranno le proprie canzoni nel corso della seconda e della terza serata fino ad arrivare alle quattro migliori che si batteranno nella finale di venerdì 15 febbraio.

Certo, la selezione della canzone e non dell’artista “Campione” in gara è una bella novità per la kermesse canora, ma riuscirà ad aver presa sul pubblico scegliendo, in un lasso di tempo relativamente ristretto, quale dei due brani proposti meriti di andare avanti? Buona, poi, la presentazione dei “Giovani” al debutto del Festival che, già all’inizio, potranno farsi conoscere dagli spettatori per poi riscaldare la voce e dominare il palco dell’Ariston già dalla serata successiva. Formula vincente?

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8 Commenti dei lettori »

1. robertac ha scritto:

9 febbraio 2013 alle 09:05

E’ sicuro che le canzoni che passano si sapranno al termine della serata? Io avevo capito che, alla fine di ogni esibizione delle due canzoni dei big, c’era l’ospite denominato “presenter” a dire quale canzone viene “promossa”



2. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

9 febbraio 2013 alle 10:24

certo che televotare la migliore canzone al primo ascolto è un pò difficile.



3. Gege ha scritto:

9 febbraio 2013 alle 11:46

Anche Sanremo e’ cambiato!!!!! Non sono contro i

Cambiamenti, ma in questi momenti di continui cambiamenti ,che si riscontrano sempre negativi , anche Sanremo appare con cambiamenti negativi. Proprio ora avevamo bisogno di un Sanremo tradizionale con i suoi gossip con le sue incongruenze ma con le sue consuetudini che debbo dire a me personalmente mancano. Sanremo io non lo vedrò mi intristisce solo a leggere i nomi dei cantanti così risparmio in “prozac”.Saluti a tutti “Sanremo e’ Sanremo “



4. Marco89 ha scritto:

9 febbraio 2013 alle 13:35

Chiamare i 7 cantanti che si esibiranno la prima sera al festival come dei big ci vuole fegato, molto fegato. Mi convince poco questa festival, ho poco entusiasmo. Poi si vedrà. Di certo è un meccanismo e una selezione un pò troppo laboriosa.



5. Francesco ha scritto:

13 febbraio 2013 alle 02:06

Il commento di Gegè mi riempie di profonda tristezza.
Desiderare “in questo tempo di crisi la consuetudine di sanremo ci vuole” vuol dire che a questo paese mancano proprio le energie, che c’è qualcosa che non va.
Sia chiaro non ho nulla contro il signor Gegè, che sicuramente incarna il pensiero di molti, ma è proprio quando c’è la crisi e l’ora è più nera del nero che è il momento di scardinare e cambiare.
Altrimenti se quando è brutta non cambiamo perché “abbiamo bisogno di certezze”, quando va bene non cambiamo perché “squadra che vince non si cambia”…
Ma poi sinceramente, di che si sentirà mai la mancanza? Delle solite canzoni, nate già morte con questa visione dell’amore trita e ritrita, parole scontate, musiche al limite dell’accanimento terapeutico, un genere musicale che non esiste e non ha un perché (salvo pochi eletti).
Neanche io impazzisco per i talent show e i loro prodotti, ma sinceramente se l’alternativa sono Cutugno, la Oxa e simili mummie egizie, personalmente quasi meglio Marco Carta, tanto il livello di contenuto è lo stesso.



6. Francesco ha scritto:

13 febbraio 2013 alle 02:07

Mi viene da ridere per la “novità” di votare la canzone anziché il cantante.
Novità una ceppa: era così che si faceva nei primissimi Sanremo.



7. verona petrescu ha scritto:

14 febbraio 2013 alle 16:51

-mama mia sono da Romania ,ma che brutta prezentatrice voi avete……



8. VERONA ha scritto:

14 febbraio 2013 alle 16:53

-come e posibile una brutta cosi a Sanremo…..



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