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LA7 PUNTA IN ALTO CON CROZZA, MICHELE SANTORO E GREY’S ANATOMY

di Thomas Tonini

21/10/2012 - 11:22

LA7 PUNTA IN ALTO CON CROZZA, MICHELE SANTORO E GREY’S ANATOMY

Grey's Anatomy - La7

In queste settimane la media del prime time ha oscillato tra il 3.50% e il 4% di share ma ora La7 potrebbe fare il salto di qualità, o meglio di quantità, potendo contare su tre assi nella manica. Il primo è Maurizio Crozza che al debutto (venerdì), con il suo Crozza nel Paese delle meraviglie, ha totalizzato il 7.71% di share con 2.149.000 spettatori. Un’ora di satira e imitazioni, un risultato ben sopra la media che Crozza potrebbe regalare alla rete per mesi: il programma è previsto, infatti, fino a giugno.

A dare una svolta nei palinsesti de La7, pregni di news e attualità, ci penserà la serie Grey’s Anatomy che da Italia1 sbarca appunto sul canale Telecom da martedì 23 ottobre con gli episodi inediti in chiaro dell’ottava stagione. In attesa di scoprire il gradimento dei telespettatori per uno dei medical drama più amati, Cristina Parodi, anche lei alla ricerca di un pubblico più ampio con i suoi Live e Cover, lancerà il nuovo acquisto con uno speciale in onda stasera con i primi due episodi della prima stagione della serie.

Terzo asso nella manica sarà il debutto di Michele Santoro con Servizio Pubblico giovedì 25 ottobre. Preso il testimone (e un’ottima media di ascolto) da Formigli, ci sono molte aspettative e già le prime polemiche attorno al ritorno in video del giornalista campano. Da un “leone” dell’informazione come lui è facile aspettarsi un numero a due cifre ma da una serata come quella del giovedì sera niente è prevedibile.

Ricapitoliamo allora i nuovi appuntamenti de La7:

  • Domenica 21, ore 21.30: Speciale Grey’s Anatomy (1×01, 02)
  • Martedì 23, ore 21.10: Grey’s Anatomy (8×01, 02)
  • Giovedì 25, ore 21.10: Servizio Pubblico
  • Venerdì 26, ore 21.10: Crozza nel Paese delle meraviglie (2^puntata)

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21 commenti su "LA7 PUNTA IN ALTO CON CROZZA, MICHELE SANTORO E GREY’S ANATOMY"

  1. errata corrige: ...a non stravolgere in corso di stagione...

  2. @ Davide: i dati di ascolto sono indubbiamente sotto le aspettative, sia perché da l'anno scorso - quando La7, ricca di trasmissioni di approfondimento, aveva nel suo punto di forza il fatto di riuscire a raccontare meglio il delicato momento politico che L'Italia viveva - ci si aspettava una costante crescita di ascolti e non un calo, sia perché con lo switch off dovrebbe essere cresciuto il numero assoluto di famiglie che ricevono decentemente il segnale del canale. Il fatto è che non è facile adattarsi al veloce mutare del Paese che dalla venuta di Monti è come se avesse perso in parte interesse per i programmi politici - sicuramente ritenuti più paludati e criptici con il governo dei tecnici e i temi prettamente finanziari ed economici di cui si parla spesso - e La7 era proprio nel 2010/2011 riuscita a raccogliere i primi frutti di un canale generalista ma attento all'attualità di cui gli altri erano spesso carenti. Ora sta correndo ai ripari costruendo spazi fino ad ora inimmaginabili - come il palinsesto del pomeriggio - puntando anche a target di ascolto non indirizzati all'informazione politica come appunto le casalinghe o le persone che per varie ragioni si disinteressano di politica, questo senza però perdere l'identità marcata di rete attenta ai fenomeni sociali. Ci sono nuovi programmi nel fine settimana e in prima serata non sufficientemente pubblicizzati che a fronte di costi contenuti vanno a riempire una serie di ambiti anche molto trascurati da altre reti. Sicuramente ci vorrà tempo per consolidare un intero palinsesto, consideriamo che è una rete che fino a pochi anni fa non era forse neanche rilevata dall'Auditel mentre oggi riesce a far parlare di sé. Sicuramente anche la situazione economica non è rosea perché potendo non penso che La7 replicherebbe i Menù di Benedetta prima del Tg delle 13.30 quando potrebbe inserire a quell'ora un talk oppure qualcos'altro di inedito. Diciamo che dovrebbe apprendere da Mediaset e Rai a non stravolgere Impedirme corso di stagione il palinsesto del daytime altrimenti il pubblico non lo fidelizzi perché non sa mai quando va in onda e quello che va in onda.

  3. Vedremo con Santoro, Crozza e Grey's Anatomy in prima serata cosa succederà e se i risultati saranno bassi. Il daytime ha dei problemi ovvi perchè la7 non ha mai avuto un palinsesto di approfondimenti di cronaca o rubriche di cucina e la gente non si schioda facilmente al pomeriggio da Beautiful, Centovetrine, De Filippi e Vita in Diretta. Non a caso telefilm in replica consolidati come un appuntamento fisso fanno anche share più alti..

    1. Pippo76: il mio commento e' su cio' che e' andato in onda sino ad ora. Quello che andrà in onda lo valuteremo a tempo debito.

  4. Errata corrige: ...con la Rai che cacciando volti popolari...

  5. ottobre 2012 alle 00:06 @ Marcko: forse tu non hai seguito La7 che da qualche mese a questa parte. L’emittente sono anni che investe proponendo trasmissioni e serie tv (chi ha fatto conoscere Sex and the City al grande pubblico?) da quando fu fondata da volti quali Gad Lerner e Fabio Fazio. Ha vissuto per anni in sordina sia per questioni politiche (l’avversità di B.e.r.l.u.s.c.o.n.i. editore Mediaset allora al governo il quale aveva un ministro alle comunicazioni – prima G.a.s.p.a.r.r.i poi R.o.m.a.n.i – che decideva a chi dare le migliori frequenze su piazza) che per motivi di management, che fino a quando orbitava non in aperta competizione con Mediaset e Rai non aveva grandi spazi di crescita. L’emittente ha colto il momento sulle falle degli altri gruppi, con la Rai che cacciano volti popolari ha segato il ramo sul quale sedeva. Il gruppo ha incrementato in controtendenza con gli altri la raccolta pubblicitaria – sponsor attirati da un progetto generalista e un palinsesto che via via si arricchiva di nomi altisonanti – e così ha potuto verosimilmente continuare ad investire su nuovi prodotti.

  6. @ Marcko: forse tu non hai seguito La7 che da qualche mese a questa parte. L'emittente sono anni che investe proponendo trasmissioni e serie tv (chi ha fatto conoscere Sex and the City al grande pubblico?) da quando fu fondata da volti quali Gad Lerner e Fabio Fazio. Ha vissuto per anni in sordina sia per questioni politiche (l'avversità di Berlusconi editore Mediaset allora al governo il quale aveva un ministro alle comunicazioni - prima Gasparri poi Romani - che decideva a chi dare le migliori frequenze su piazza) che per motivi di management, che fino a quando orbitava non in aperta competizione con Mediaset e Rai non aveva grandi spazi di crescita. L'emittente ha colto il momento sulle falle degli altri gruppi, con la Rai che cacciano volti popolari ha segato il ramo sul quale sedeva. Il gruppo ha incrementato in controtendenza con gli altri la raccolta pubblicitaria - sponsor attirati da un progetto generalista e un palinsesto che via via si arricchiva di nomi altisonanti - e così ha potuto verosimilmente continuare ad investire su nuovi prodotti.

    1. Valerio: posso essere anche d'accordo sulle difficoltà iniziali, ma ora? I risultati sono davvero bassi.

  7. un'unica cosa non mi torna, mentre tutte le altre tv puntano al risparmio e a tagliare il tagliabile, la7 investe molto e sperimenta cose nuove. quello ke mi kiedo è, se sia sostenibile questa strategia, o se sia solo un strategia per fare un pò di fumo, giusto per rendere più appetibile la vendita dell'emittente (perennemente coi conti in rosso..)

  8. Daniele anche io non ho apprezzato molto L'Infedele dell'ultimo anno: sarà perché c'è Monti al governo ma la trasmissione è diventata da filosofica ed interessante a noiosa e troppo settaria (le puntate in cui argomenti già esauriti - tipo il caso Gabriele e il Vaticano - vengono ritrattati come fosse qualcosa che susciti ancora interesse). Non è «falsamente culturale» perché è una trasmissione raffinata che sì pone di arrivare ad un pubblico diverso da quello dei soliti programmi populisti (te lo dice uno che stima Santoro) e francamente mettere il lunedì Piazza Pulita non è entusiasmante. Già siamo subissati da programmi di approfondimento, almeno Lerner può fare qualcosa di diverso da quello che viene fatto nel giovedì, ma alla sua trasmissione urge un restyling perché sennò finirà per non seguirla più nessuno. Le dirette dall'esterno possono anche funzionare, ma lui deve abituarsi a far parlare le persone senza quella spocchia che lo rende antipopolare.

  9. Bravo Lucas, condivido. Ho sempre sostenuto anche io che non ci di può aspettare grandi numeri da lady Parodi perché prima di lei in quello slot su La7 andavano in onda vecchi film! Questo è un errore che mi auguro Telecom Italia non ripeta: se vuoi fare un programma in quella fascia devi sempre tenerla occupata da qualcosa, al massimo puoi fermarti d'estate. Bisogna darle il tempo di farsi conoscere. Un mio amico l'altro giorno mi ha domandato: «già, ma quella che faceva Cotto e mangiato, che fine ha fatto?» Io: «lavora su La7 ora, ha un programma di cucina tutto suo» Lui: «Veramente? Quando lo fa?» Io: «Ogni pomeriggio» E pensare che Benedetta Parodi è già in onda dall'anno scorso. Questo la dice lunga sul grado di popolarità di La7. Molte persone sono purtroppo abituate - quando va bene - a pigiare solo i primi sei tasti sul telecomando. Le abitudini dei telespettatori sono difficili da cambiare. La7 ha una copertura peggiore di Rai e Mediaset e già il bacino di utenza è ridotto ai più fortunati. Col passaggio al digitale ci sono molti canali in più ma i più abitudinari e pigri fanno poco zapping e faticano a pensare che dove prima c'erano orribili canali di televendite h24 ora ci sia qualcosa di degno da seguire. Il cambiamento sarà molto lento (come per ogni cosa in Italia), ma confido ci sarà. Concordo anche nel merito della trasmissione di Cristina Parodi: è ben fatta e non è solo gossip perché sì occupa anche di temi più seri ma senza morbosità. E poi sa essere leggera senza essere superficiale. Certo bisognerebbe dare consigli di moda tenendo conto anche per le tasche di tutti però è davvero alternativa rispetto a Venier, De Filippis e D'Urso anche se se pure dalla Parodi ultimamente il pubblico in studio incensa con troppi applausi anche inopportuni certi ospiti vip (penso all'intervista con Miguel Bosé in cui lui si è comportato malissimo con una telespettatrice collegata via webcam e il pubblico di tifose invasate lodava la sua arroganza).