“La scomparsa delle proiezioni elettorali” è il nuovo giallo che appassiona i piani alti di Viale Mazzini. Come thriller è un’anteprima assoluta, mai vista prima in Rai: in occasione delle prossime elezioni amministrative la tv pubblica non trasmetterà i dati elettorali dei capoluoghi chiamati alle urne. La notizia, diffusa da Repubblica, appare senza precedenti e, se confermata, creerebbe un ‘vulnus‘ (per dirla in politichese) nella macchina informativa che solitamente si mette in moto ad ogni consultazione elettorale. Una scelta analoga a quella della Rai l’ha presa Mediaset – che però è un’emittente privata - e quindi a seguire lo spoglio delle schede in tempo reale rimarranno solo La7 e SkyTg24.
La scelta dell’azienda pubblica ha lasciato di sasso molti suoi giornalisti e direttori di testata, Bianca Berlinguer in primis, visto che i dati statistici a cui si dovrebbe rinunciare sono quelli ‘certificati’, e non i sondaggi approssimativi o gli exit poll. L’assegnazione dell’incarico di realizzare le proiezioni elettorali spettava ad DG Mauro Masi, il quale però ha lasciato che trascorressero i 40 giorni entro i quali va indetta la gara d’appalto che affidi il compito ad un istituto di ricerca. Ora siamo fuori tempo massimo, e pare difficile che si possa intervenire in direzione opposta. Sul dirigente Rai sono così piovute le critiche dell’opposizione e del sindacato.
Il Consigliere di minoranza Giorgio Van Straten ha definito la scelta di Masi “negligente, inaudita, dannosa“, mentre secondo l’Usigrai l’azienda “getta la spugna e rinuncia al ruolo di servizio pubblico“. Il DG ha risposto alle accuse affermando che qualcuno confonde le proiezioni con gli exit poll e che proprio per questo si sta facendo “polemica su niente“. Sulla questione Masi informerà il prossimo Cda, “come peraltro previsto da tempo“. Intanto, però, il Presidente Paolo Garimberti avrebbe chiesto delucidazioni in merito, dal momento che sarebbe stato tenuto all’oscuro di tutto.
Col prossimo Cda capiremo quindi se, effettivamente, la Rai resterà senza proiezioni elettorali e in quel caso vedremo come si comporteranno le testate giornalistiche che abitualmente seguivano lo spoglio delle schede con interviste e analisi in diretta. Qualora i dati statistici non venissero trasmessi dalla tv pubblica, questa dovrà attendere i risultati ufficiali del Viminale lasciando così campo libero all’informazione ‘live’ del TgLa7 targato Mentana e di SkyTg24 diretto da Emilio Carelli.
E dire che le elezioni del 15 e 16 maggio si annunciano importanti ed utili a rilevare i gargarismi emessi dell’elettorato locale in un periodo politicamente delicato come questo. Sarebbe una grave mancanza se la Rai si privasse di un qualsiasi strumento utile a garantire un’informazione completa.
1. tinina ha scritto:
20 aprile 2011 alle 13:31