Exit Poll



20
aprile

ELEZIONI, LA RAI RINUNCIA ALLE PROIEZIONI DELLE AMMINISTRATIVE. MASI REPLICA ALLE CRITICHE: POLEMICA SU NIENTE

Elezioni amministrative 2011

La scomparsa delle proiezioni elettorali” è il nuovo giallo che appassiona i piani alti di Viale Mazzini. Come thriller è un’anteprima assoluta, mai vista prima in Rai: in occasione delle prossime elezioni amministrative la tv pubblica non trasmetterà i dati elettorali dei capoluoghi chiamati alle urne. La notizia, diffusa da Repubblica, appare senza precedenti e, se confermata, creerebbe un ‘vulnus‘ (per dirla in politichese) nella macchina informativa che solitamente si mette in moto ad ogni consultazione elettorale. Una scelta analoga a quella della Rai l’ha presa Mediaset – che però è un’emittente privata - e quindi a seguire lo spoglio delle schede in tempo reale rimarranno solo La7 e SkyTg24.

La scelta dell’azienda pubblica ha lasciato di sasso molti suoi giornalisti e direttori di testata, Bianca Berlinguer in primis, visto che i dati statistici a cui si dovrebbe rinunciare sono quelli ‘certificati’, e non i sondaggi approssimativi o gli exit poll. L’assegnazione dell’incarico di realizzare le proiezioni elettorali spettava ad DG Mauro Masi, il quale però ha lasciato che trascorressero i 40 giorni entro i quali va indetta la gara d’appalto che affidi il compito ad un istituto di ricerca. Ora siamo fuori tempo massimo, e pare difficile che si possa intervenire in direzione opposta. Sul dirigente Rai sono così piovute le critiche dell’opposizione e del sindacato.

Il Consigliere di minoranza Giorgio Van Straten ha definito la scelta di Masi “negligente, inaudita, dannosa“, mentre secondo l’Usigrai l’azienda “getta la spugna e rinuncia al ruolo di servizio pubblico“. Il DG ha risposto alle accuse affermando che qualcuno confonde le proiezioni con gli exit poll e che proprio per questo si sta facendo “polemica su niente“. Sulla questione Masi informerà il prossimo Cda, “come peraltro previsto da tempo“. Intanto, però, il Presidente Paolo Garimberti avrebbe chiesto delucidazioni in merito, dal momento che sarebbe stato tenuto all’oscuro di tutto.




28
marzo

ELEZIONI IN TV: IL REALITY PIU’ ATTESO

Sarà più trash del Gf e dell’Isola messi assieme, spassoso quanto Uomini e donne e più demenziale di Ciao Darwin. Roba per chi ha lo stomaco forte, insomma. Domani, a partire dalle 16 fino a notte fonda, in contemporanea su più canali inizierà un reality show atteso con ansia dai feticisti del genere: i risultati elettorali in diretta tv.

Instant ed exit poll, sondaggi, grafici, percentuali che oscillano come Valeria Marini su un tacco 20, scene di euforia alternate a momenti di panico. Uno spettacolo emozionante che raccoglierà l’interesse di aficionados e curiosi. Sarà un reality a tutti gli effetti, rispettoso delle caratteristiche essenziali di questo genere. Ci saranno i concorrenti-politici, casi umani disposti a tutto pur di arrivare in finale. Ci saranno pure i loro ‘fan club’ (vietato chiamarli partiti!), con striscioni, canzoncine patetiche e slogan. Inutile dirlo, l’elemento chiave sarà ancora il (tele)voto! Uno strumento che permette ai candidati di far fuori i loro avversari in un colpo. Dal ‘confessionale’ alla cabina elettorale il passo è breve. In studio, accanto al conduttore di turno, troveremo una schiera di commentatori in grado di parlare per ore, anche del nulla.

DM segnala alcune performance che potranno mandare in delirio il telespettatore: non perdetevi le estasi di Emilio Fede mentre osserva i dati elettorali sul Pdl. Probabile, in prima serata, una telefonata di Berlusconi al direttore, durante il suo Tg4. Sarà un momento ad alto tasso erotico, altro che i baci lesbo tra Veronica e Sarah al Gf. Si prevedono pure scazzottate mediatiche tra Vittorio Feltri e Concita de Gregorio, rispettivamente direttori de Il Giornale e L’Unità. I diverbi tra Aldo Busi e Loredana Lecciso all’Isola non saranno nulla a confronto. Il ronzìo di un Bruno Vespa arrapato (torna in onda dopo settimane di stop causa par condicio) a Porta a porta non vi farà sentire la mancanza di Alessia Marcuzzi. Poi, con l’avanzare delle ore e l’arrivo dei primi dati certi dai seggi, si passerà all’artiglieria pesante.