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MURDOCH, AMMAR E BERLUSCONI: ARRIVEDERCI! LE FREQUENZE TELECOM NON SONO PIU’ IN VENDITA. MA IN FUTURO…
di Daniele Pasquini
07/11/2009 - 14:30

Non bastano i buoni risultati dei primi 9 mesi del 2009 a migliorare la situazione finanziaria di Telecom Italia Media. L’avventura televisiva di Telecom, annunciata come un evento colossale, si è rivelata un vero buco nell’acqua che ha portato l’azienda a dover fronteggiare un debito superiore ai 300 milioni di euro. Oltre ai prevedibili licenziamenti, non ultimi quelli di La7 e MTV, Ti Media ha tentato di risollevare le proprie casse vendendo la piattaforma pay agli svedesi di AirPlus TV.
Ma tutto ciò, comunque, non è stato sufficiente. E ad aguzzare la vista ai primi segnali di fumo è stato l’amico di tutti Tarek Ben Ammar: socio di Telecom Italia, coproprietario con Mediaset della tunisina Nessma TV, amico di Silvio Berlusconi e di Rupert Murdoch. Un personaggio chiave, quindi, che ha avuto l’arduo compito di spostare le pedine del digitale terrestre evitando di danneggiare i colleghi. Il risultato è un quadro piuttosto curioso e interessante: Telecom ha affittato la propria banda ad Ammar per Sportitalia e Sportitalia 2 e a Mediaset per Mediashopping, Ammar – invece – ha affittato l’intero multiplex di cui è proprietario (DFree) a Mediaset per i canali Mediaset Premium.
Un quadro temporaneo, sia chiaro, che andrà a modificarsi con gli switch-off regionali. Nel frattempo si è concretizzata l’ipotesi – per Telecom – di abbandonare totalmente il mercato televisivo e vendere a terzi le proprie frequenze, mantendendo in vita le sole La7 e MTV. Interessati all’acquisto figurano i soliti noti: Sky e Tarek Ben Ammar. Alla prima, monopolista sul satellite (e al lavoro sul canale Cielo, in partenza il 1 dicembre), non è permesso scendere direttamente sulla Terra fino al 2012. Ma il suo nome tra i “papabili acquirenti” ha impaurito i piani alti di Mediaset che, di tutto punto, hanno incarito l’onnipresente Tarek Ben Ammar ad avanzare una controproposta d’acquisto. “Solo rumors” hanno sentenziato i diretti interessati e la stessa Telecom Italia, per non far torto agli amici, ha puntato ad un’altra soluzione…
“Del doman non v’è certezza”, diceva Lorenzo De’ Medici, ma v’è sicuramente speranza. Giovanni Stella, AD di Telecom Italia Media, ha infatti deciso di sospendere la vendita del reparto “Broadcasting” ritenendo le offerte “non adeguate” dal punto di vista economico. La speranza, in realtà, è che i 3 mux in possesso possano crescere di valore con la diffusione dei decoder nelle case degli italiani. Non solo: Telecom ha presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per la mancata assegnazione di un quarto mux digitale richiedendo un risarcimento di 240 milioni di euro oppure di 1 milione e 640 mila euro per ogni anno di ritardo nell’assegnazione (pari, non a caso, al debito che l’azienda porta sul groppone).
Un futuro ancora tutto da delineare, dunque, per Telecom Italia stretta nella morsa dei giochi politici. Qualsiasi decisione, infatti, sembra possa provocare lo scoppio dell’ennesima guerra televisiva tra i due colossi commerciali, Mediaset e Sky. Gli interessi che ruotano attorno all’affaire Telecom (e al settore Media) si spostano da destra a sinistra indifferentemente e giungono addirittura oltreconfine: aspettare, dunque, è l’unica soluzione.
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Daniele Pasquini dice:
Secondo me? Bon, sinceramente non lo so. Questa mossa, quella di richiedere un altro mux, era già nota diversi mesi fa. Ma sembrava che, per non toccare i nemici/amici Rai e Mediaset, Telecom non facesse ricorso. Invece l'ha fatto, e quando si attuano certe mosse ci sono fior fiori di avvocati dietro. Se lo fanno è perchè probabilmente sanno di poterlo ottenere. Non ci resta che attendere.
amedeo dice:
caro daniele pasquini ma io so che telecom ha fatto ricorso per avere un 4 mux visto che in sardegna c'è l'ha. secondo te come andrà a finire?
Daniele Pasquini dice:
@amedeo Credo non ci sia ancora una gara. I mux in asta sono 5, ma 2 andranno quasi certamente a Rai e Mediaset. Bisogna capire chi si proporrà per gli altri 3...
amedeo dice:
intende dire se sta aumentando il segnale del mux timb2. ma caro daniele pasquini quando si farà l'asta dei mux rimanenti?
Daniele Pasquini dice:
@Fantaboy: i mux di Telecom Italia non si vedono in tutta Italia perchè non coprono con i ripetitori tutta Italia. Con gli switch off la situazione migliorerà nettamente. @AleJonica: il mux TIMB2 non è di proprietà di Dahlia ma di Telecom. Telecom ha venduto solo la piattaforma pay Cartapiù. @AleJonica: nuove frequenze? E' una domanda mal posta e non capisco cosa intendi dire, sinceramente. Forse chiedi se è aumentata la diffusione del mux...
AleJonica dice:
ma da Marzo 20009 il mux TIMB 2 (quello di Dahlia) ha attivato nuove frequenze ?
amedeo dice:
il mux timb 2 è di proprietà di telecom.
AleJonica dice:
il mux TIMB 2 è di proprietà di Dahlia TV ?
Fanta-Boy dice:
Quindi a causa di questa situazione i mux TIMB per ora non si vedono in tutta Italia?
stefano66 dice:
Fonte il Sole 24 ore: "Trasmetteremo dall'inizio per venti ore al giorno. La pubblicità la raccoglie Sky Pubblicità con un team dedicato a Cielo. La campagna di lancio non sarà sulle tv ma sugli altri media, da Internet ai quotidiani. Faremo poca promozione incrociata con Sky. Cielo HD arriverà su Sky, sul terrestre no.". Viva la concorrenza. Da sottolineare che per pubblicizzare Cielo non useranno la tv generalista. Ripicca pubblicitaria nei confronti di Mediaset? Comunque,Cielo sarà gratis sul dtt nazionale,ma per chi lo vorrà vedere meglio sarà disponibile in HD su Sky. Questi la tv la sanno fare e la sanno vendere.