20
febbraio

SERIE TV: SPAGNA BATTE ITALIA

Sin Tetas No Hay Paraiso

Una sola cosa accomuna serie di successo come Un medico in famiglia, I Cesaroni, Anna e i cinque e Raccontami: il paese d’origine del format, la Spagna. Attualmente, la penisola iberica rappresenta un vero e proprio eldorado per gli italici produttori del piccolo schermo, che avvezzi al rischio e famelici di nuove idee, privilegiano l’adattamento di serie televisive andate in onda con successo in un paese come la Spagna, affine per cultura e tradizioni, al self-made. Strategia, questa, che ha quasi sempre pagato, pochi i flop annoverati  (Giornalisti e Terapia d’urgenza) eclatanti i successi registrati (Un medico in famiglia  e I Cesaroni), e che non poteva far altro che continuare.

Tant’è che imperverseranno prossimamente sui nostri teleschermi: Tutti per Bruno, adattamento di Los hombres de Paco, con Claudio Amendola nei panni di un poliziotto, e La familia Mata (non ancora ufficializzato il titolo italiano) sulle reti Mediaset, e Fisica o chimica (Fisica o Quìmica) prodotta da Publispei. Chissà che, poi, non si aggiunga a questi titoli l’adattamento della versione spagnola di Sin Tetas no hay Paraíso, il telefilm rivelazione in Spagna nel 2008.

Non è solo l’omogeneità culturale a spingere i produttori italiani allo shopping nella terra della Corrida, ma anche il fermento creativo che da tempo caratterizza la televisione d’oltre Pirenei. Contenuti nuovi e originali, capaci di stare al passo coi tempi e talvolta anticiparli, mescolati ad un’accurata attenzione al sociale sono gli ingredienti chiave della fiction made in Spain, che altresì hanno consentito di strizzare l’occhio ad un pubblico più giovane. Oltre ai citati rifacimenti,  in Italia vanno in onda circa 160 ore di fiction spagnola (tra cui Paso Adelante su Italia 1, Mujeres e Countdown sul satellite); 18, invece, le ore di fiction italiana in onda in Spagna.

Ci sono due motivazioni principali al vassallaggio delle fiction lunghe nostrane. La prima è rappresentata dal fatto che gli spagnoli, storicamente, hanno preferito, sia per i gusti del proprio pubblico sia per ristretezze economiche, alle miniserie e ai tv movie (prodotti core della nostra fiction), la lunga serialità. Ciò ha permesso, negli anni, di acquisire e maturare una grande esperienza, un eccellente know-how nella scrittura e nell’ideazione delle serie lunghe non riscontrabile in Italia proprio per il minor impegno, sotto questo punto di vista, che una miniserie richiede. La seconda ragione, invece, si chiama concorrenza. La frammentazione e la vivacità del mercato spagnolo, rispetto a quello italiano, hanno inevitabilmente comportato una maggior propensione al rischio e al nuovo, al tutto o niente.

E’ assente, invece, la motivazione che potrebbe sembrare più banale e immediata, ossia quella che attribuisce la superiorità dei telefilm spagnoli a una superiorità nelle capacità degli addetti ai lavori. Perchè così non è. Paradosso vuole che maestranze italiane, in molti casi, si celino dietro le fiction di successo. Infatti, due tra i più importanti broadcaster iberici, Antena 3 e Telecinco, sono in mani italiane, rispettivamente di De Agostini  e di Mediaset. A ciò si aggiunge l’operato di attivissime case di produzione quali Grundy Italia, produttrice dei maggiori successi di quest’anno di Telecinco nel campo delle fiction (Sin Tetas no hay Paraiso, Yo soy Bea) e Magnolia che per Telecinco produce show di successo come Mujeres y hombres y viceversa (Uomini e Donne di terra iberica), Camera Cafè e Supervivientes.

Ed ora alcune curiosità:

  • Querido maestro (Caro Maestro) e Ris sono due esempi di fiction italiane da cui è stata tratta una versione spagnola, gran successo riscosso dal primo, flop per il secondo.
  • 70 minuti è la durata di un episodio della maggioranza delle serie spagnole.
  • DM è in grado di rivelarvi in assoluta anteprima che sia Elisabetta Canalis che Lucia Ocone hanno sostenuto un provino per entrare a far parte del cast della commedia La familia Mata.
  • Los hombres de Paco, in onda attualmente su Antena très con la sesta stagione, è la prima serie spagnola a raccontare le vicende della polizia in chiave comica. La serie si è distinta per lo humor nero. Fisica o química, invece, narra le vicende di un liceo di Madrid, dalla duplice prospettiva studenti-insegnanti. 
  • La versione italiana di Un medico in famiglia differisce dall’originale per i toni meno drammatici e più spensierati. Raccontami, invece, differisce per l’ambientazione storica: anni ‘60 per l’Italia, ultimi anni del regime di Franco (dal ‘68 in poi) per la Spagna. La motivazione sembra risiedere nel maggiore avanzamento economico e culturale italiano di quegli anni. 
  • La “Ferilli spagnola” ossia la protagonista di Ana y los siete (Anna e i cinque) per cinque anni altri non è che Ana Obregon, attrice e presentatrice cinquantatreene, con all’attivo un presunto flirt, molto discusso in Spagna, con Costantino Vitagliano.

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  • Ana Y Los Siete

Ana y Los Siete

  • Cuentame Como Paso

Cuentame Como Paso

  • Fisica o Quìmica

Fisica o Quìmica

  • Hospital Central

Hospital Central

  • La Familia Mata

La Familia Mata

  • Los Hombres De Paco

Los Hombres De Paco

  • Los Serranos

Los Serranos

  • Medico de Familia

Medico De Familia

  • RIS, versione spagnola

RIS - versione spagnola



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15 Commenti dei lettori »

1. Il Mio Reality ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 14:00

Interessante questo post.
Come si dice comunque il punto è che in Italia imperversano le miniserie o le fiction di breve durata (1-2 episodi), prodotti meno esportabili su mercati come quello spagnolo (come viene giustamente detto nello scritto).
Il fatto che le fiction iberiche a lunga serialità (da “Un medico in famiglia” in poi – ricordate “Giornalisti” anch’essa spagnola ma un flop in Italia?) da noi vengano trasmesse è solo un bene, se ben fatte. Ad ogni modo la stragrande maggioranza di fiction del nostro paese è di matrice americana o italiana, quindi un presunto “pericolo” di invasione non sussiste (posto che sia tale).
Tra l’altro sono preferibili queste rispetto a quelle francesi o alle soap tedesche.
Ribaltando il discorso: cosa dovrebbero dire gli spagnoli di tutti quei cantanti italiani che incidono nella loro lingua (in quel campo siamo in attivo!).
Ciao



2. Biagio Chianese ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 14:00

Fisica o Quìmica è un progetto molto interessante, spero sia adattato nel migliore dei modi!



3. Vic ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 14:48

Quando ho visto la foto del Duque e di Cata quasi mi stavo per commuovere :-) Io sono una fan sfegatata di questa serie che ho avuto l’opportunità di conoscere grazie ad un mio amico che aveva già visto la versione colombiana di sin tetas… :-) Che dire,la storia è intrigante ed appassionante sia sul piano sentimentale che per quel che riguarda il traffico di stupefacenti…E poi la consiglio specialmente alle donne…l’attore di questa serie,Miguel Angel Silvestre è un qualcosa di imperdibile :-)Grazie Mattia per aver fatto un post riguardante questa straodinaria serie…con la speranza che magari possa essere trasmessa anche in Italia.



4. Mattia Buonocore ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 14:57

@ Il mio reality, ben venga l’esportazione e/o il rifacimento quando sono originali e ben fatte (io auspico Sin tetas..perkè sono convinto avrebbe un gran successo) però è pur vero che l’Italia dovrebbe (e potrebbe visto le potenzialità) coprire la sua lacuna nelle fiction lunghe (al pubblico piacciono) e non ricorrere ossessivamente a format..Anche perchè per fare un esempio, i Cesaroni saranno anche carini e ben fatti ma non è che il soggetto sia così originale..



5. bea ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 15:18

vi siete dimendicati AIDA e aqui no hay quien viva, jkl primo ancora in programmazione su telecinco, e l’ altro terminato, che hanno avuto ascolti altissimi.



6. Mattia Buonocore ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 15:33

aida fa parte di quelle 160 ore..è in onda su sky show. e probabilmente Magnolia ne farà una versione italiana.



7. Zoro! ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 18:08

molto interessante, che differenza però di ore!



8. Biagio Chianese ha scritto:

20 febbraio 2009 alle 18:12

A ben pensarci avrei preferito che Fisica o Quimica fosse stato comprato e doppiato! Mi ha molto incuriosito la presenza nel cast di Angy, seconda classificata ad X Factor, uscita sul mercato discografico spagnolo con un progetto molto interessante, e le tematiche della serie. Speriamo bene.



9. elena ha scritto:

3 giugno 2009 alle 22:53

rimane il fatto che una volta portate in italia le fiction spagnole vengono in molti casi epurate di quella meravigliosa ironia dissacrante che le rende godibilissime in spagnolo. per non parlare poi di temi scottanti in qui la spagna è avanti anni luce come le coppie omosessuali che da noi non si possono mostrare. penso a cose viste di recente in los hombres de paco, o anni addietro in hospital central come lo stesso aqui no hay quien viva (troppo geniale per essere rifatto). anche fisica o chimica ha lo stesso problema se non sbaglio.
staremo a vedere.



10. Emanuele ha scritto:

16 marzo 2010 alle 18:20

Ma si sa già quando e dove verrà trasmessa fisica o quimica in italia…. ho letto su un sito internet che dovrebbe essere trasmessa su rai 4… Ho chiesto conferma alla rai e mi hanno risposto proprio oggi dicendo che attualmente non dispongono delle info da me richieste… se tu ne sai qualcosa di più fammi sapere per favore… Grazie in anticipo…
Ps Sei sempre efficientissimo!!!



11. Foq ha scritto:

23 marzo 2010 alle 12:00

Salve a tutti,

curiosando in rete ho trovato la vostra discussione.
Stavo cercando le date di messe in onda di Fisica o Quimica, e non pensavo che pur non essendo ancora stata trasmessa in Italia, la serie avesse già dei fan (oltre me e tutti gli altri che hanno lavorato all’edizione italiana).

Forse non dirò niente di nuovo, ma di “Foq” sono state acquistate le prime due stagioni da rai4, e sono già pronte per la messa in onda.

Se conoscete la serie, sapete anche che il linguaggio non ne permette la trasmissione in fascia protetta, quindi teniamo d’occhio la seconda serata.

Incrociamo le dita e speriamo di vederla in onda al più presto!
Aggiorniamoci!



12. Emanuele ha scritto:

23 marzo 2010 alle 21:11

Grazie foq… che bella notizia…. mi raccomando se hai altre notizie, informaci tempestivamente…. sono così impaziente di vedere questo telefilm…



13. CRISTIANO ha scritto:

28 marzo 2010 alle 17:31

Fisica o Quimica, sarà trasmessa doppiata all’italiano da RAI 3



14. Foq ha scritto:

1 aprile 2010 alle 11:10

L’azienda ha deciso di cambiare emittente?

Mi sembra una decisione illuminata, nelle regioni in cui non c’è ancora il digitale terrestre rai4 non visibile da tutti.

Grazie Cristiano!
Sai anche quando inizierà la messa in onda?



15. Emanuele ha scritto:

11 settembre 2010 alle 10:56

bastardi… la mandano in onda da stasera alle 19:50 su rai4… e io come faccio a vederla….. che qualcuno la registri e poi la metta in streaming su megavideo o dovunque gli pare. vi pregooooooooooooo



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