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DIMMI QUANTO MI COSTI E TI DIRO’ CHI SEI. IL MINISTRO BRUNETTA PROPONE DI RENDER PUBBLICI I COMPENSI DEI PERSONAGGI RAI

di Cristian Tracà

03/12/2009 - 12:35

DIMMI QUANTO MI COSTI E TI DIRO’ CHI SEI. IL MINISTRO BRUNETTA PROPONE DI RENDER PUBBLICI I COMPENSI DEI PERSONAGGI RAI

Renato Brunetta

Tenete a portata di mano le lenti di ingrandimento: la programmazione Rai potrebbe diventare presto una vetrina con tanto di cartellini e prezzi. Una  riedizione di Ok il prezzo è giusto? No, quello lo lasciamo a Iva Zanicchi. Trattasi, invece, della nuova proposta dell’indomita fucina di idee targate Brunetta: considerato che lo Stato è azionista della tv pubblica i cittadini devono essere informati in maniera trasparente sulle dinamiche del mercato dell’azienda.

E allora perché non inserire nei titoli di testa e di coda il bilancio dei costi della trasmissione per lasciare ai cittadini-sovvenzionatori il giudizio sulla convenienza di determinate scelte di palinsesto? E’ questo che sta pensando il Ministro, consapevole che anche stavolta i cittadini apprezzeranno questo ennesimo scacco alle parti più paludose della burocrazia dello Stato.

Il progetto è ben articolato, e le trattative con Masi sarebbero già ad un livello avanzato. E’ previsto anche un ‘riequilibrio salariale’ secondo le dichiarazioni rilasciate da Brunetta a Cominciamo bene: il Ministro, stavolta infischiandosene delle logiche di mercato, ritiene che, in barba ai risultati dell’auditel, non si possa continuare con un gap così elevato tra i conduttori all’interno dell’azienda.

Garbata ma incisiva è la prima reazione tra i diretti interessati: Carlo Conti ritiene la “minaccia” un’amabile provocazione e si permette di suggerire un’ulteriore proposta; oltre alla paga dei protagonisti perché non inserire anche gli introiti pubblicitari che si procurano alla rete con le proprie prestazioni?

Tra le righe Conti ricorda che i conduttori non sono solo sanguisughe ma fattori produttivi di primaria importanza. E’ un po’ un paradosso insomma sindacare sul lusso delle lampade dello stakanovista toscano ignorando invece gli introiti che garantisce all’azienda con i successi de L’eredità e de I Migliori Anni.

In effetti, se l’idea – sulla carta – risulta certamente interessante in nome di quella trasparenza tanto desiderata da chi è legittimamente curioso di sapere come viene investito il canone pagato annualmente alla TV di Stato, è allo stesso tempo vero che si potrebbe facilmente cadere in erronee valutazioni dettate dall’ignoranza nel valutare tutta una serie di fattori che probabilmente giustificarebbero delle “voci di spesa” apparentemente esose e, agli occhi dei più, ingiustificabili. Forse, unitamente ai titoli di coda “chiarificatori” sarebbe necessario un approfondimento preventivo che spiegasse anche e soprattutto il perchè di determinati cachet e fornisse un know-how di base per una valutazione più critica e meno “casereccia”.

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33 commenti su "DIMMI QUANTO MI COSTI E TI DIRO’ CHI SEI. IL MINISTRO BRUNETTA PROPONE DI RENDER PUBBLICI I COMPENSI DEI PERSONAGGI RAI"

  1. Penso che un milione e 800 mila euro sia il suo contratto annuale con la rai. ^_^

  2. comaresulbalcone dice:

    sono d'accordo con chi chiede il guadagno mensile dei politici accanto al nome quando vanno in televisione! No, scusate... la Ventura un milione e 800 a puntata?? La lavagnaaaatta, il gatto in tangenziale, mi ciurli nel manico, la gnagnaaaaa... insomma quella Ventura lì che da ANNI dice sempre le solite tre frasi in croce urlando e auto-applaudendosi sbattendo violentemente la cartelletta? Quella che non riconosce gli ospiti e scambia un musicista per l'altro perchè non si è minimamente preparata prima? Quella che idolatra un essere come Rossano Rubicondi?? O_O Ho letto male, vero?? o_O

  3. Condivido il pensiero espresso nell'articolo: l'idea potrebbe anche essere interessante, ma "noi da casa" non abbiamo i mezzi e le competenze per stabilire se un compenso sia effettivamente adeguato, dinnanzi alla vista di tanti zero si rischierebbe un'indiscriminata quanto populistica (e pericolosa) "caccia agli untori". Certo è che in vari settori girano decisamente troppi soldi (vedi calcio). Non condivido in pieno quando si criticano i compensi alti di chi si fa portavoce in tv delle "fasce deboli", perchè secondo questo ragionamento allora nessuno avrebbe il diritto di parlare di cassa integrazione o simili in televisione. Sulla De Filippi... non la seguo, i suoi programmi non mi piacciono, ma è indubbiamente una numero uno. L'unica che riesce a sfondare il video senza bisogno di urlare (lascia che lo facciano i suoi ospiti però ;-) ), trasmettendo un grande senso di rispetto e delicatezza. Riguardi all'annoso problema degli stipendi politici: non ho nulla in contrario che un politico guadagni anche 20mila euro al mese, è un lavoro fondamentale, impegnativo, alcuni lasciano carriere anche più fruttifere per farlo, implica un trasferimento e potenzialmente alla fine del mandato potresti ritrovarti a terra e dover ricominciare con fatica ciò che avevi lasciato... quello che mi fa schifo è che in realtà quanto appena scritto non succede mai, il parlamento è aperto 2 giorni a settimana, le aule semideserte e tutti svolgono doppi o tripli incarichi, allora anche 1000 euro al mese sono troppi!

  4. Sirio, ma hai perfettamente ragione. Infatti è la mia opionione che Maria DeFilippi non sia una brava presentatrice. Non ho MAI detto che non sia una brava "signora" e che questo porti il pubblico a identificarsi in lei. Questo è un suo ENORME punto di forza, non ho mai detto il contrario. Nel mio intervento ho sottolineato come non sia una donna di televisione, perchè per me per fare televisione ci vuole altro. Effettivamente la mia critica a chi guarda i suoi programmi è stata eccessiva, ma era più una battuta volgare, figurati se voglio offendere chi guarda i suoi programmi, che a volte ritengo anche interessanti in alcune svolte.

  5. Wahrol t sei rovinato attaccando la de filippi in maniera superficiale...se condividevo una tua critica a certe idee del ministro e a certi presentatori molto discutibili, non posso assecondare il tuo stereotipo delle nonne e bimbe vogliose. Non cadere nella cecità snobistica...fai solo il gioco di chi la pensa diversamente da te a livello politico. La De Filippi è indiscutibilmente la migliore professionista tv ed è lei l'autrice dei suoi programmi. Il suo stile poco esornativo è un plus di merito non di demerito

  6. Peccato, vorrà dire che non interverrò più...perchè evidentemente come ti ho difeso da alcuni attacchi di qualche giorno fa che accusavano questo blog di accettare commenti prevalentemente di una parte politica...a questo punto dovrò dare ragione a loro. Il mio non è stato un attacco, ma una risposta a un commento che trovo irritante quanto tu hai trovato irritante il mio. Vedi, i pesi e le misure si dovrebbero usare in egual misura, Maggio. Per quanto mi riguarda, visto che possiamo dircele, usi una supponenza disarmante da quando ti hanno fatto entrare in tre studi televisivi. Ma questo è un parere personale e ti consiglio di scendere un po' perchè se adesso ti ci fanno entrare non è detto che fra qualche mese lo faranno ancora.

  7. lista nutrita, ops.

  8. @ warhol_84: la convinzione non e' che sia una grande donna di televisione ma che sia una grande donna e, per questo, la gente ha piacere di vederla in televisione dove la concretezza e la "verità" delle persone sono quasi sempre un optional. Per quanto mi riguarda, poi, usi sempre dei toni che mi infastidiscono nei commenti. Critica pure chi vuoi e come vuoi ma sempre rispettando tutti. Sia chi la pensa diversamente sia i personaggi contro i quali punti il dito.

  9. warhol : Ma infatti io quei tre nomi non li ho presi a caso! :) Quando si predica bene bisogna razzolare meglio di altri o capiterà d'essere scelti in una lista, pur nitrita, e non sottoposti a sorteggio casuale.

  10. In quanto alla DeFilippi.....non capisco da dove provenga questa convinzione generale, un po' di tutti, che sia una grande donna di televisione. Ma dico: ma l'avete vista presentare? In una qualunque televisione estera non le farebbero lavare nemmeno il pavimento di uno studio televisivo. Non ha ironia, ha un carisma paragonabile a una colata di cemento armato, non sa tenere il microfono, non sa parlare con gli ospiti stranieri, non è interessante. Ha solo degli ottimi autori che le cuciono addosso programmi per nonne e bimbe vogliose.