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CENTOCINQUANTA: RIUSCIRANNO BELEN RODRIGUEZ E IL DUO MUSSOLINI – FILIBERTO A FRENARE L’EMORRAGIA DI TELESPETTATORI?
di Salvatore Cau
30/03/2011 - 14:01

Il 17 marzo è ormai solo un lontano ricordo, lo spirito patriottico è stato riposto dentro i cassetti insieme a coccarde e bandiere tricolore, pronto a esser ritirato fuori non prima del campionato europeo del 2012. Passata la festa, gabbato lo santo, suggerirebbe il noto proverbio. Dei grandi discorsi sull’Italia e delle promesse su un futuro sempre più unito del Paese, sembra non importare più nulla a nessuno. Anche la televisione dopo i doverosi festeggiamenti è tornata alla sua normale programmazione, fatta eccezione per Rai1, dove al mercoledì prosegue l’avventura di Centocinquanta, il varietà dedicato all’unità nazionale, condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa.
Il programma, dopo una puntata d’esordio (concisa con la serata inaugurale delle celebrazioni) in grado di ottenere 5.401.000 spettatori e il 24,11% di share, con picchi di oltre 7 milioni e del 26%, nel suo secondo appuntamento ha visto letteralmente crollare gli ascolti. Soltanto 3.521.000 mila spettatori (14.15% di share) hanno seguito Baudo e Vespa nel loro viaggio dedicato agli ultimi centocinquanta anni del nostro Paese. Priva di quell’aurea da grande evento, fatta di collegamenti con il Quirinale e con le più importanti città d’Italia, la trasmissione ha perso tutto il suo appeal, mostrando numerosi limiti, a partire dai due conduttori.
La coppia Baudo-Vespa appare decisamente poco assortita; entrambi, da sempre primedonne nei rispettivi campi, non riescono a trovare un affiatamento, coprendosi l’un l’altro in più di un’occasione. Non aiuta di certo la formula del varietà amarcord ormai più che abusata in tv. Idee e formule puzzano di visto, rivisto e stravisto, anche per un pubblico di bocca buona come quello di Rai1, abituato da anni a cenare con la stessa minestra. Ai balli e canti in costume in pieno stile Bagaglino, frutto dell’apporto autorale di Pier Francesco Pingitore, di ritorno in Rai dopo diversi anni d’assenza, si aggiungono continue gaffe e amnesie storiche.
A Baudo il ritorno in quel Teatro Delle Vittorie, sede di “fantastici” ricordi, potrebbe lasciare l’amaro in bocca. Il flop di Centocinquanta, salvo miglioramenti in corso d’opera, andrebbe ad aggiungersi agli insuccessi di Sabato Italiano e Serata D’onore, ultime fatiche in prima serata del Pippone nazionale, entrambe sonoramente bocciate dal pubblico. Viene allora spontaneo chiedersi come in Rai, a fronte di tali risultati ottenuti in passato, si continuino a proporre offerte lontane dai gusti televisivi dei telespettatori, dove lo stesso Baudo è il primo a mostrare segni di stanchezza. Un anniversario importante come quello dell’Unità d’Italia, vista la molteplicità di spunti offerti, meritava maggiore impegno creativo da parte della tv di Stato.
Nel terzo appuntamento in onda questa sera, a risollevare gli animi sopiti del pubblico a casa e chissà, magari anche gli ascolti, ci sarà Belen Rodriguez, ormai onnipresente nel palinsesto televisivo. Reduce dal Festival di Sanremo e dalla vittoria del Premio TV 2011 come Personaggio Rivelazione dell’anno, tra un debutto d’attrice ne Il Commissario Montalbano, un’ospitata a Domenica Cinque, la partenza dello show Ciak, si canta e un viaggio a Disneyland, trova anche il tempo di andare in visita da Baudo e Vespa. Del resto, quale idea migliore da parte degli autori del programma, se non quella di rendere omaggio all’Italia chiamando sul palco nei panni di Anita Garibaldi un’argentina?
Nel corso della serata, nella quale si parlerà delle donne italiane che si sono contraddistinte nel corso di questi 150 anni di storia, ma anche di Miss Italia e della Seconda Guerra Mondiale, un altro momento degno di nota sarà rappresentato dallo spazio Fratelli d’Italia, in cui esperti e storici metteranno a confronto Benito Mussolini e Vittorio Emanuele III. A dare il proprio parere anche due habitué dei salotti televisivi come Alessandra Mussolini ed Emanuele Filiberto Di Savoia, presenti in studio in veste di diretti interessati.
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marci dice:
concordo marco belen ha svelgiato un po' sti due moscetti.. peccato che poi si sono addormentati di nuovo!
marco dice:
finalmente la solarità e la simpatia di Belen ha rallegrato un pò l'inizio della trasmissione Bellissimaaaaaaaaa
Dantonio Alex dice:
sono messi proprio male se hanno dovuto sulla Belen (che p....., sembra ci sia solo lei in Italia), il principe Emanuele (!!!??? di male in peggio), ma mussolini...... per cercare di migliorare l'auditel. E, nel mezzo, quell'ameba inutile del Ginepro. Un programma senza filo conduttore, senza approfondimento, mah..... A casa tutti, specialmente Pingitore, Zavattini e Gino Landi!
Ale dice:
@AnTo infatti il programma doveva iniziare a Gennaio e finire il 17 Marzo, solo che Baudo ha avuto problemi di salute con conseguente ricovero in ospedale e Vespa non voleva condurlo da solo, allora si e' deciso di spostarlo di qualche mese e farlo iniziare il 16 marzo.
Kamilla dice:
Vedo che per questa sera hanno messo insieme il peggio che potevano trovare, dai prezzemolini della tv a quelli della politica. Almeno gli ospiti delle scorse puntate avevano un senso.
Nina dice:
Toh, Belen...
Phaeton dice:
Per mia fortuna non ho mai visto questo programma dall'inizio alla fine... mah non si era detto che doveva essere un gioco per tutta la famiglia, sulla storia dell'unità d'italia? Mi ricordo i tanti crawl sparsi nei vari programmi... invece mi sembra di non aver visto alcun gioco. Comunque anche questo programma secondo me va ad aggiungersi a quel problema della rai che ho sempre denunciato, gli show della rai sono spesso inappropriati perchè dettati non tanto dai gusti del pubblico quanto dall'idea di un voler riportare programmi ( e personaggi) vecchi!
marcko dice:
vorrei capire come si può mettere un DUO d'antiquariato alla conduzione di un programma sui 150anni d'italia, pure mia nonna si sarebbe annoiata. e il caro pippone nazionale dovrebbe smetterla di fare questi show liturgici, lunghi e noiosi, ke oramai sono assolutamente fuori moda. se insiste su questa direzione suo malgrado in pensione ce lo manderanno una volta x tutte.
AnTo dice:
Il programma è, di per se, lungo e noioso, a cui si aggiunge, come detto nell'articolo, il primeggiare di una primadonna sull'altra, le cui età, messe insieme, supereno pure i 150 anni. Io credo che avrebbero dovuto cominciare prima con la programmazione e concluderlo in concomitanza dellle celebrazioni del 17 marzo, in modo da non far calare l'attenzione. E' chiaro (e prevedibile) che dopo un mese e con tutto quello che succede, l'interesse sia scemato. E cmq io ho ancora il tricolore alla finestra :-D :-D :-D