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BOOM! RAI: BLOCCATA LA CONFERENZA STAMPA DI SANTORO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA?
di Davide Maggio
06/06/2011 - 20:57

E’ ancora prevista per domani mattina alle 11 la conferenza stampa di Michele Santoro nello studio 3 di Via Teulada. Indiscrezioni giunte a DM, però parlano di un veto posto dalla Direzione Generale della TV di Stato affinchè l’incontro con i giornalisti si tenga all’interno degli studi RAI.
Se, infatti, le motivazioni ufficiali della conferenza risiedono nella chiusura della stagione di Anno Zero, è pacifico che l’occasione sia assolutamente ghiotta per discutere con Michele Santoro della ‘separazione consensuale’ con Mamma Rai e del suo probabile approdo a La7.
Non solo. Quale migliore opportunità, infatti, per fare quattro chiacchiere con Massimo Liofredi, uno dei ‘furiosi’ Direttori di rete (Lettera43.it parla già di possibili vie legali che potrebbero essere adite da questi ultimi nei confronti dell’azienda di Viale Mazzini) all’indomani della riunione di fuoco di quest’oggi e a 24 ore dalla seduta del CdA per l’approvazione definitiva dei palinsesti per l’autunno 2011?
I maligni sostengono che potrebbe essere proprio questa la reale motivazione in base alla quale si starebbe cercando di portare lontano dalla sede di Via Teulada Michele Santoro e i giornalisti chiamati a raduno alle 11 di domani. Riuscirà a spuntarla Santoro o l’avrà vinta Lei?
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Giovanni dice:
@ roland Questa mattina Aldo Grasso a proposito di Santoro si faceva la stessa domanda. Certo la Lei è stata abilissima a trattare con Santoro cosa che non era riuscita a Masi.
roland dice:
Non capisco una cosa. Santoro, portatore di audience e quindi di denaro, lascia la RAI e va a LA7. Qual è il vantaggio della RAI che perderà un bel pò di introiti pubblicitari? E non si può nemmeno pensare che la decisione sia stata presa per avvantaggiare Mediaset, visto che, come detto, sarà LA7 a giovarsene.... insomma, qual è il criterio con il quale è stato adottato questo programma?
boop dice:
Perdonami, forse ho letto male... non sapevi che fosse così berlusconiana la RAI o la Lei? Per la prima, forse solo tu ancora non l'avevi capito? per la seconda, era già stata chiacchierata durante la prima cacciata di santoro dalla rai... che non fosse la paladina della giustizia (come è stato scritto su vari giornali qualche settimana fa) lo si sapeva in pochi
boop dice:
10. Davide Maggio ha scritto: 6 giugno 2011 alle 21:55 Warhol: non pensavo fosse cosi’ berlusconiana. . Meglio tardi che mai :)
Davide Maggio dice:
boop: perche', tu sapevi gia' tutto prima?
Daniele Pasquini dice:
ahahah edmond. La Carlucci è intervenuta purtroppo nel momento sbagliato, e mi dispiace (ha ragione, anche se andrebbe visto il programma dal momento che si baserà su un format differente).
boop dice:
Mamma mia che schifo, non se ne può veramente più
edmond dice:
che tristezza! concordo perfettamente con warhol... e la carlucci si aspetta pure tutela contro io ballo! si mettesse l'anima in pace!
Warhol_84 dice:
Esatto, nelle aziende private funziona cosi. Nelle aziende pubbliche (magari manovrate dal padrone delle aziende pubbliche) si manda via chi cura uno dei programmi di maggior successo e chi dirige la rete che ha fatto una valanga di ascolti, superando spessissimo durante l'anno le ammiraglie. Tutto cio' e' deciso da uomini che prendo ordini dal proprietari dell'azienda concorrente. E' tutto normale? Sono gerarchie queste?
Davide Maggio dice:
Ragazzi, nelle aziende private sappiamo tutti come funziona. In un'azienda pubblica le cose stanno diversamente. Pensate poi in un'azienda pubblica fortemente politicizzata come la RAI. warhol: per una volta sono d'accordo :-) Lorenzo: quindi, sulla base del tuo discorso, anche Santoro se ne sarebbe dovuto andare quando Masi voleva mandarlo via. O no?
Lorenzo dice:
Scusate ma io credo nelle gerarchie e se il Direttore generale di un'azienda decide una cosa e il Consiglio di amministrazione è daccordo chi sta sotto si deve adeguare come i Direttori, non capisco in base a che cosa uno può adire le vie legali, poi qui mica stiamo parlando di poveri lavoratori, ma di conduttori strapagati per raggiungere risultati che non sono stati raggiunti, io non credo che si possa assicurare un posto a vita nella tv italiana a chiunque. Semmai mi meravigliano i Direttori che confermano chi non raggiunge gli obiettivi e allora è giusto l'intervento di un organo superiore. Ovviamente il mio discorso vale in generale. Nelle aziende private si fa così.
luke dice:
C'è del movimento in RAI! :D
Davide Maggio dice:
luke: na botta di vita :D @ Lorenzo: credo che tu non conosca i regolamenti.