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A RISCHIO IL DIVANO ROSSO DI SERENA DANDINI. IL DIRETTORE DI BELLA MINACCA LE DIMISSIONI.

di Thomas Tonini

26/05/2010 - 13:42

A RISCHIO IL DIVANO ROSSO DI SERENA DANDINI. IL DIRETTORE DI BELLA MINACCA LE DIMISSIONI.

Serena Dandini (Parla con me)

Si stanno definendo in questi giorni gli ultimi tasselli per i palinsesti della prossima stagione tv. In casa Rai, oltre a un restyling del day time di Raiuno e Raidue, si sta lavorando al caso Dandini. Il programma Parla con me nella seconda serata di Raitre verrà ridimensionato a una sola puntata in settimana (dalle quattro attuali). Ebbene sì, anche il divano rosso di Serena Dandidi è nel mirino dei vertici Rai per via dello spiccato orientamento politico.

Ma non è tutto: se in autunno Parla con me potrebbe avere una cadenza settimanale, da marzo potrebbe addirittura essere cancellato dai palinsesti, accontendando così il premier Berlusconi che ha chiesto l’allontanamento della conduttrice (in un’intercettazione con Trani). E a rimetterci, oltre che alla libertà di informazione e satira, sarebbe la rete che ospita il programma, che ottiene buoni ascolti attorno al 10% di share medio. Le polemiche intanto non si placano, da parte di entrambi i poli.

Sulla questione, il direttore di rete Antonio Di Bella ha deciso di non soprassedere e ha minacciato di dimettersi nel caso la Dandini non fosse confermata insieme al suo programma. Anzi, contro il volere del dg Masi, vorrebbe portare Parla con me in prima serata nel 2011.

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12 commenti su "A RISCHIO IL DIVANO ROSSO DI SERENA DANDINI. IL DIRETTORE DI BELLA MINACCA LE DIMISSIONI."

  1. @ lauretta e Martina Pennisi: forse avete ragione, ma secondo me il potere della TV non va sottovalutato. Da Majakovskij in poi i media sono stati usati come strumento di "propaganda di massa" dalle varie dittature!

  2. @EmilioZ Avevo capito cosa intendessi dire per linea editoriale, ma forse ti sfugge la differenza tra linea editoriale e manipolazione artificiosa della realtà.Nel primo caso la questione è assolutamente opinabile, ognuno finchè è direttore fa le scelte EDITORIALI che vuole, nel secondo caso la questione non è editoriale ma di merito contenutistico, perchè, ripeto, se il direttore del prinicpale tg per compiacere il presidente del Consiglio modifica dolosamente la realtà per renderla gradita al governo, la cosa è GRAVE, è, per riprendere un'intercettazione di qualche tempo fa, una cosa che neanche nello Zimbawbe!Per essere più chiaro: Minzolini può dedicare il 90% del tg al governo e il 10% all'opposizione.Questa è una scelta editoriale.Opinabile, ma legittima, finchè è direttore lui.Ma se Minzolini titola "Mills è assolto",alterando dolosamente una realtà che sa perfettamente essere diversa (Il reato di Mills è andato in prescrizione)solo per compiacere il padrone, beh la questione non è più editoriale, ma di verità e dentologia giornalistica.Se non riesci a cogliere questa differenza, sono dispiaciuto per te.