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agosto

MAURO MASI CI RIPENSA: SANTORO E’ UN GRANDE PROFESSIONISTA. LASCIARE LA RAI? UNA LIBERAZIONE

Mauro Masi

Scusa ma ti chiamo amore. A sentire le parole gentili di Mauro Masi uno rimane spiazziato: da quando ha abbandonato Viale Mazzini, l’ex DG Rai non sembra più lo stesso. Il ’Don Chisciotte’ della tv pubblica (oggi Amministratore Delegato della Consap), è rimasto talmente folgorato da rivalutare nientemeno che la figura del suo mulino a vento preferito. Alias, Michele Santoro. In un’intervista rilasciata al settimanale Chi, l’ex dirigente televisivo ha parlato del giornalista con toni che sarebbero stati impensabili solo pochi mesi fa, quando tentava invano di domare le scorribande a tutto share di Annozero.

Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa” ha dichiarato Masi.

L’ex DG Rai ha così lasciato intendere di conoscere un lato nascosto del teletribuno, che nemmeno i telespettatori più zelanti avrebbero mai colto. ”Sto scrivendo un libro, che si chiamerà ‘Viale Mazzini’  (stesso titolo – Viale Mazzini e dintorni - di un altro libro sulla Rai, a breve in uscita, quello della “nemica” Monica Setta, ndDm) che uscirà in autunno, da cui credo emergerà un rapporto inedito e inaspettato tra me e lui” ha poi aggiunto. In realtà si fatica ad immaginare a cosa si riferisca esattamente Masi, anche perché i contatti diretti tra i due sarebbero stati rari. Almeno stando a quanto Santoro ha sempre testimoniato.

Piuttosto, il pubblico ricorda il braccio di ferro tra il conduttore di Annozero e l’ex DG, culminato con una telefonata in diretta tv da parte di quest’ultimo. Ancora oggi Masi non rinnega quell’intervento, “ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona” valuta. Poi parla del suo rapporto col faccendiere Luigi Bisignani: “un amico da trent’anni. Con cui parlavo di tutto, tipo quattro amici al bar. Ascolto tutti, ma poi decido sempre con la mia testa” spiega.

Secondo i pm di Napoli, Bisignani sarebbe il capo della cosiddetta loggia P4 ed i suoi contatti con l’amico Mauro non sarebbero stati del tutto trasparenti. Il potente lobbysta avrebbe addirittura dettato a Masi una lettera per licenziare Michele Santoro (maggiori dettagli qui). Oggi l’ex DG Rai si trova ai vertici della Consap – Concessionaria servizi assicurativi pubblici - e con il senno di poi può stilare un bilancio dell’attività svolta nella tv pubblica. 

Quella di viale Mazzini è stata un’esperienza professionale importante, ma, per come era andata ultimamente, uscirne ha significato davvero una liberazione. Amo le sfide. Anche se questa è stata più difficile del previsto. Il tempo mi renderà giustizia. Non ho digerito il fatto di passare come un censore. Non sono riuscito a far arrivare il mio messaggio: la volontà di far applicare le stesse regole a tutti. Da Bruno Vespa a Giuliano Ferrara, a Michele Santoro. Lo ammetto, non ci sono riuscito

Masi si sente come incompreso, ed ha il rimpianto di non essere riuscito a comunicare ciò che voleva. Il valoroso soldato Mauro combatteva tra mille nemici. E noi non lo capivamo.



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1 Commento dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

9 agosto 2011 alle 16:09

L’articolo dice tutto e bene. Il personaggio e le sue dichiarazioni si commentano da sole. Non si sentiva proprio la mancanza dell’annuncio di un ulteriore libro sulle poco commendevoli recenti vicissitudini della nostra tv di Stato. Ridotta allo stato di “bagnarola” (come ha detto recentemente il vecchio Arbore, responsabile di aver avvicinato alla Rai, tramite raccomandazione, Lorenza Lei) anche dall’operato del dottor Masi.



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