Siamo tutti d’accordo nel ritenere che il periodo televisivo non sia dei più facili da capire e gestire; possiamo allo stesso tempo ammettere che un avvicendamento di volti e idee per rinverdire i palinsesti sia più che legittimo. Ma la strategia del direttore di Raidue Massimo Liofredi, in questi primi “mesi di reggenza”, ci lascia un po’ perplessi. Antonio Marano (ora potentissimo vicedirettore generale a Viale Mazzini) gli aveva lasciato in eredità una rete che voleva agganciare il target giovane, ma a quanto pare il successore non ha particolarmente gradito quanto seminato dal precedente Direttore di rete. E ha pensato bene di assestare una serie di colpi che si stanno rivelando un vero e proprio boomerang.
Escludendo la decisione di salvaguardare “l’isola di Guardì” ( I fatti vostri e i programmi del week end “…In famiglia”), Liofredi è riuscito a: “mettere in panchina” la Senette (già contrattualizzata e promossa dal pubblico), reciclare due illustri esponenti della “Domenica in rosa” flop dello scorso anno (Lorena Bianchetti e Monica Setta), approvare un nuovo talent show (Scalo 76 Talent). I risultati? Imbarazzanti! I programmi del daytime della rete raramente superano, dalle 14 alle 18, il 6% di share.
Ecco che giunge ora (fonte: dagospia) un nuovo “to do” sulla lista di Liofredi: “Liberarsi di Daria Bignardi“. La giornalista fortemente voluta da Marano (voci di corridoio parlarono di un cachet di oltre 1 milione di € a stagione, anche se la diretta interessata smentisce), sembra proprio essere prossima alla partenza e con lei il suo format “L’era Glaciale” (in onda stasera in seconda serata, tra gli ospiti Ciro Ferrara).
Le due edizioni ravvicinate del programma lasciavano già presagire la volontà della rete di “velocizzare” gli adempimenti contrattuali, gli ascolti buoni ma non ottimi (se si esclude la puntata monografica con Saviano) hanno fatto il resto. Troppo glaciale, troppo chic, troppo “stile La Sette“? Di sicuro la Bignardi non incarna il modello televisivo voluto da Liofredi e continua ad essere confinata ai margini del palinsesto, lei che l’anno scorso doveva essere uno dei volti nuovi della rete.
Voci della penultima ora, stando a Dago, parlavano di trattative avanzate, del presidente di Endemol Bassetti, per portare nel 2010 format e conduttrice su Sky. Le stesse voci però sono state smentite direttamente da Endemol, che si è affrettata a comunicare che il format non sarà venduto ad altri network: una strategia dissimulatoria di tv-mercato? Semplici rumors che incrementeranno l’audience? A voi l’interpretazione: di sicuro se continuano a girare notizie di questo genere, qualche malcontento di fondo c’è.
Ragionando sull’ipotesi al momento smentita, probabilmente la Bignardi su Sky sarebbe più libera e tornerebbe ad esprimere quel giornalismo distaccato e arguto, che tanto successo aveva riscosso con “Le invasioni barbariche“; sul fronte Rai invece, il buon direttore Liofredi potrebbe continuare a dare il suo “imprinting innovativo” alla rete. Pare infatti che, al Prix Italia di Torino, abbia annunciato la fase di studio di un nuovo programma basato su duetti tra mostri sacri della canzone italiana intitolato “Due”, descrivendolo senza troppa enfasi, come “un programma destinato a restare nella storia della Rai“.
Dopo quest’annuncio, la rete ha già preso contatti con Jimmy Fontana ed Edoardo Vianello per assicurarsi la presenza massiccia del pubblico giovane, che Raidue ha tutt’ora intenzione di conquistare.
1. Peppe ha scritto:
9 ottobre 2009 alle 16:31