tv movie



17
gennaio

Rinascere: la storia di Manuel Bortuzzo è diventata un film tv per Rai1

Manuel Bortuzzo, Giancarlo Commare

Un proiettile vagante, la corsa in ospedale, le delicate operazioni. La diagnosi, lesione midollare completa, seguita da una nuova vita in sedia a rotelle e dalla riabilitazione affrontata con incredibile forza. La drammatica vicenda d’attualità di cui è stato protagonista è diventata un tvmovie che andrà in onda prossimamente su Rai1. La produzione, realizzata da Rai Fiction e Moviheart per la regia di Umberto Marino, si intitolerà Rinascere, proprio come il libro scritto dal giovane atleta.

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19
novembre

UNA MAMMA IMPERFETTA: LA RAI PREMIA IL FLOP DELLE PRIME DUE SERIE CON UN TV MOVIE NATALIZIO!

Una mamma imperfetta

Se le vie del signore sono infinite, quelle di mamma Rai qualche volta appaiono del tutto incomprensibili. E a fronte di tutti quei programmi che vengono spostati, mortificati o addirittura cancellati se i risultati auditel non sono all’altezza delle aspettative, ci apprestiamo ad assistere ad un vero e proprio miracolo di Natale. Perché a Natale siamo tutti più buoni, anche la Rai che, piuttosto che sbarazzarsi di un flop, lo premia con un film.

Una mamma imperfetta: in preparazione il film natalizio

Rai Fiction è infatti impegnata con la Indigo film nella realizzazione di un tv movie di circa 100 minuti dal titolo “Natale di una mamma imperfetta“, ovvero la versione lunga e natalizia della web serie del Corriere della sera Una mamma imperfetta. Sbarcate su Rai 2 il 9 settembre 2013 con la prima stagione, e il 14 ottobre con la seconda, le brevi puntate che narrano la vita di una madre divisa tra figli, marito e lavoro si sono assestate su un’avvilente media compresa tra il 3 e il 4%. Come mai, allora, addirittura un film?

L’azienda pubblica evidentemente non accetta che questa volta il marchio Ivan Cotroneo (autore delle due serie e anche del film) non abbia colpito e affondato. L’autore negli anni ha infatti abituato la Rai a successi di pubblico, critica e auditel, quali Tutti pazzi per amore e Una Grande famiglia: ingiusto, penserà la Rai, che Una mamma imperfetta non abbia convinto il pubblico, visto che delle sorelle maggiori conserva rispettivamente l’originalità della forma narrativa e personaggi ben costruiti. Dunque, insistiamo?


21
febbraio

A FARI SPENTI NELLA NOTTE: QUESTA SERA SU RAI1 IL FILM TV SULLA DISLESSIA CON GUIDO CAPRINO

A fari spenti nella notte

Questa sera alle 21,10 su Rai1, andrà in onda A fari spenti nella notte, il film tv diretto da Anna Negri con protagonisti Guido Caprino, Francesca Inaudi e Anita Caprioli. Prodotta dalla Ocean production, la fiction affronta il difficile tema della dislessia, ispirandosi liberamente al libro di Ugo Pirro (nome d’arte di Ugo Mattone), Mio figlio non sa leggere. Un’opera dolorosa, nella quale il noto sceneggiatore raccontò l’odissea che lui e il figlio Umberto avevano vissuto in totale solitudine nell’universo di una patologia che all’epoca, spesso, non veniva neppure riconosciuta.

Oggi è proprio Umberto Mattone, quel figlio ex dislessico, insieme alla moglie neurologa Alessandra Murri,  a proporre il soggetto del film la cui sceneggiatura è stata affidata a Giovanna Koch e Fabrizia Midulla. Il tv movie, dalle atmosfere misteriose, racconta la vita di Stefano (Guido Caprino), un ragazzo che, dopo essere caduto dalla moto e aver battuto la testa, non ricorda più nulla del suo passato, neanche il volto della bellissima moglie Antonia (Francesca Inaudi).

La donna a sua volta, si comporta in un modo sempre più strano e sospetto, augurandosi che il marito non recuperi la memoria e rimanga per sempre su una sedia a rotelle. Stefano non prova nulla per lei. Si sente attratto invece da Chiara (Anita Caprioli), una giovane e brillante neurologa, che si prende cura di lui in ospedale: è l’unica di cui si fida. E ne ha motivo: con Chiara, prima dell’incidente ha vissuto un weekend appassionato e romantico, alla fine del quale hanno giurato di non lasciarsi più. Ma lui non lo ricorda e lei ha appena scoperto che Stefano ha una moglie e si sente ingannata.





24
settembre

L’AFFONDAMENTO DEL LACONIA: LA TRAGEDIA DEL TRANSATLANTICO RIVIVE DOMENICA 2 OTTOBRE SU CANALE 5

L'affondamento del Laconia

Le tragedie in tv ‘acchiappano’ sempre. Devono certamente pensarla così i responsabili delle fiction Rai e Mediaset, pronti in questa stagione a proporre al rispettivo pubblico, sotto forma d’imponenti kolossal, due dei disastri più grandi del secolo scorso. Da una parte la tv pubblica, che ha deciso di puntare sulla più che nota tragedia del Titanic, il transatlantico inabissatosi il 12 aprile 1912, dall’altra la tv commerciale, con la meno conosciuta ma altrettanto terribile sciagura del Laconia, il mercantile colato a picco il 12 settembre 1942.

Se per Titanic – Blood and Steel, co-produzione internazionale di ben 20 milioni di dollari, realizzata per l’Italia dai fratelli De Angelis, bisognerà attendere la messa in onda  il prossimo 12 aprile, centenario del disastro, per L’affondamento del Laconia, basterà invece sintonizzarsi su Canale5 domenica 2 ottobre. La fiction in un’unica puntata, frutto di una co-produzione anglo tedesca del valore di 13 milioni di dollari, vedrà nel nutrito cast internazionale oltre all’inglese Andrew Buchan, lo scozzese Brian Cox, e i tedeschi Ken Duken e Franka Potente, anche gli italiani Ludovico Fremont e Paolo Conticini. Fremont, diventato popolare con la serie I Cesaroni, vestirà i panni di uno dei prigionieri di guerra, Vincenzo Di Giovanni, un giovane tenente che cercherà disperatamente di aiutare i tanti italiani verso la salvezza.

Per chi non ricorda o non fosse a conoscenza della tragedia, val la pena fare un salto indietro a quella sera di fine estate del 1942.  Il Laconia sta risalendo le acque dell’Oceano Indiano, si dirige verso l’Inghilterra e si muove a zig zag per evitare di incontrare sommergibili tedeschi. Il transatlantico è pieno di italiani, 1800 prigionieri di guerra, rinchiusi nella stiva della nave, senza aria, cibo e acqua potabile. Il sole è appena tramontato e ai piani alti i passeggeri e gli uomini dell’equipaggio cantano e ballano. Sotto la superficie dell’acqua però c’è qualcuno che da qualche ora osserva il lento procedere del mercantile. Sono i marinai tedeschi che compongono l’equipaggio di un U-Boot. La loro missione è quella di affondare più navi nemiche possibili. Con il calare della sera, dal sommergibile tedesco escono tre siluri. Il Laconia si squarcia e un’enorme quantità d’acqua si riversa nella nave risalendo i corridoi fino ad arrivare sul ponte.


1
aprile

STORIA DI LAURA: ISABELLA FERRARI PORTA SU RAI 1 IL DRAMMA DELLA COCAINA

Storia di Laura

Nell’insolita collocazione del venerdì, generalmente destinata all’intrattenimento, andrà in onda questa sera  su Rai 1, Storia di Laura, film tv con protagonista Isabella Ferrari. La fiction, sceneggiata da Ivan Cotroneo – che per il piccolo schermo ha firmato successi come Tutti pazzi per amore e Sissi - è diretta da Andrea Porporati. Girata nel 2009 e prevista inizialmente per l’autunno del 2010, arriva finalmente in tv, dopo diversi rinvii.

Una reticenza forse dovuta al tema trattato, la droga e i problemi di tossicodipendenza, argomenti piuttosto spinosi da affrontare, verso i quali la tv di Stato ha da sempre mostrato più di una riserva.  Contrariamente all’immaginario collettivo, la fiction non ha nulla a che vedere con le classiche storie di persone disadattate o ai margini della società, ma racconta come la tossicodipendenza in realtà investa tutte le classi sociali, dai professionisti alle casalinghe, dagli impiegati agli studenti. La storia di Laura punta quindi a descrivere il disagio dovuto alla fragilità dell’essere umano, obbligato dalla società a essere perfetto, e spesso costretto per via di un senso d’inadeguatezza a percorrere strade sbagliate.

Isabella Ferrari nei panni di Laura, è una donna che grazie a un matrimonio borghese con Luigi (Vincenzo Amato), è riuscita a raggiungere una posizione sociale privilegiata: ha un marito che la ama, due figli, un negozio in centro a Roma. Ad un certo punto dentro di lei si spezza qualcosa e, in un momento di debolezza, cede alle insistenze di un amico Edo Martini (Andrea Gherpelli) che la invita a provare la cocaina e la ricatta fino a usarle violenza. Da questo momento Laura perde del tutto il controllo della sua vita piomba in una spirale di bugie e minacce, tanto da arrivare al punto di simulare un furto nel suo negozio per pagare i debiti di droga ed esaudire le pretese sempre più incalzanti di Edo.





22
settembre

HAYDEN PANETTIERE SARA’ AMANDA KNOX IN UN FILM TV

Hayden Panettiere sarà Amanda Knox

La vita negli Stati Uniti, gli studi a Perugia, la relazione con Raffaele Sollecito, la terribile accusa, le versioni discordanti, i cambi di look nelle aule di tribunale. E la tragica condanna: 26 anni di reclusione. La storia di Amanda Knox, accusata nel 2007 di aver ucciso Meredith Kercher, sta per diventare un film tv.

Il timbro sulla ricostruzione televisiva della vicenda che ha sconvolto l’ambiente universitario di Perugia è, ovviamente, statunitense: essendo la giovane studentessa americana. Oltreoceano, infatti, la vicenda è stata seguita con molta attenzione e la sceneggiatrice Wendy Battles (CSI New York e Law and Order) ha individuato all’interno dei tribunali nostrani materiale ghiotto per il piccolo schermo.

Al centro di The Amanda Knox Story l’estenuante percorso giudiziario che ha visto alla sbarra la Knox, Sollecito e Rudy Guede. Presterà il volto ad Amanda la bionda cheerleader di Heroes Hayden Panettiere. Dietro la macchina da presa il regista austriaco Robert Dornhelm. E’ molto probabile che il film tv dia spazio all’ipotesi, sostenuta negli States, secondo la quale Amanda è innocente e la giustizia italiana ha preso una colossale cantonata. In difesa della giovane, dopo la sentenza, si è schierata anche la Senatrice Maria Cantwell, convinta che l’antiamericanismo imperi nelle nostre aule di tribunale.


11
luglio

ROMA FICTION FEST, IN UN ECCESSO DI PREMIAZIONI LA FICTION ITALIANA RIMANE A BOCCA ASCIUTTA: FAVINO RIFIUTA IL PREMIO, PREMIATA SOLO “NON PENSARCI”. ALESSANDRA MASTRONARDI E GABRIEL GARKO I MIGLIORI ATTORI (PER I LETTORI DI SORRISI. E PER FORTUNA)

Roma Ficton Fest 2009 - Eric Dane e Justin Chambers

Si chiude stasera la terza edizione del Roma Fiction Fest, un’edizione segnata dal successo di pubblico (battuto ogni record di presenza con più di quarantamila spettatori) e dal trionfo, in qualità di miglior miniserie e prodotto in assoluto, di Burn up, thriller ambientalista della BBC. A tenere banco, però, a poche ore della cerimonia di chiusura, è il clamoroso gesto di Pierfrancesco Favino che, premiato nel corso della serata di ieri come migliore attore in una miniserie, per la fiction Pane e Libertà, nell’ambito del concorso Fiction italiana edita (qui tutti i vincitori), ha ringraziato ma ha rifiutato il premio, in segno di protesta per la scomparsa del Fondo Unico per lo Spettacolo. Un gesto forte, questo, ma compreso persino da Gesualdi, presidente della fondazione Lazio per lo Sviluppo dell’audiovisivo, vista la validità della motivazione addotta, e che siamo sicuri non mancherà di far discutere.

Ma Roma Fiction Fest è soprattutto sinonimo di premi e premiazioni, davvero un’infinità: più di cinquanta i riconoscimenti assegnati che, purtroppo, finiscono solo per nuocere, svilendo la manifestazione. Per quanta riguarda il Concorso Internazionale, quello più prestigioso, i cui premi saranno consegnati stasera, oltre a Burn up, a farla da padrone, con quattro premi, Buddenbrooks, coproduzione austriaca, tedesca e francese. Tre premi, invece, per Burn Up, e per il francese La Journee de la Jupe. A bocca asciutta o quasi la fiction italiana premiata solo con Non Pensarci, vincitore di un premio speciale.

Oltre ai suddetti riconoscimenti, stasera saranno assegnati i premi dei lettori di Tv Sorrisi e Canzoni che hanno scelto, udite udite, Alessandra Mastronardi e Gabriel Garko come migliori attori, I Cesaroni come miglior serie lunga, Belli Dentro e Un posto al sole, rispettivamente, come miglior sitcom e soap operas.


8
giugno

FRATELLI DETECTIVE, PROSSIMAMENTE IN ONDA MA “GIA’ VISTO”

Fratelli Detective (Enrico Brignano)

Single impenitente e  appassionato ispettore di polizia, Francesco Forti (Enrico Brignano) cambia improvvisamente quando, alla morte del padre (che l’ha abbandonato anni prima per farsi un’altra famiglia), si ritrova in “eredità” un fratellastro, Lorenzo (Marco Todisco), di cui ignorava l’esistenza. Quest’ultimo, però, non è un bambino qualunque, ma un piccolo genio che a soli 13 anni è già in procinto di iscriversi all’università e che è in grado di aiutarlo nella risoluzione dei più intricati casi di polizia. Questo, in sintesi, l’intreccio su cui si innescano le vicende di Fratelli Detective, puntata pilota per l’eventuale realizzazione di un progetto a lunga serialità, in onda questa sera, lunedi 8 giugno, su Canale 5. La serie è tratta dal format argentino Hermanos y Detectives e ha avuto altresì una versione spagnola, con lo stesso protagonista, in onda per sole 2 stagioni su Telecinco.

Fratelli Detective è prodotto, caso curioso che la dice lunga sul settore, da Eyeworks Cuatrocabezas Italia Srl società creata ad hoc nel febbraio del 2008 proprio per il beneplacito, avvenuto tre mesi prima, da parte di Mediaset alla produzione della fiction. Chiaramente, le produzioni dell’impresa non si fermeranno alla fiction in questione ma spazieranno dalle fiction ai programmi di intrattenimento e ai documentari, attingendo dal corposo catalogo Eyeworks Cuatro Cabezas, la multinazionale a cui l’azienda fa capo e che era già presente in Italia indirettamente grazie ad alcuni suoi format, come “Le Iene”, e “Test the nation” (Fratelli di test).

Commistione di generi unita a eccellenti perfomance attoriali, in particolare quelle dei protagonisti, sono a detta di Giulio Manfredonia, il regista di Fratelli Detective, gli elementi caratterizzanti di suddetto tv movie. Infatti, sempre secondo il regista, la fiction mescola il giallo classico, quasi enigmistico, alla commedia, lieve e sottile, mai volgare, capace di raccontare storie e sentimenti comuni. Sui protagonisti, invece, Brignano, qui presentato in una veste inedita, è capace di far ridere e commuovere, alternare momenti di tenerezza a momenti di ruvidità, rimanedo sempre credibilissimo. Anche Marco Todisco nonostante la giovane età riesce a calarsi perfettamente nella parte.


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