“Non vogliamo fare solo ascolto ma tendenza”. Non manca l’ottimismo a Giancarlo Scheri nel presentare alla stampa gli obiettivi di Fashion Style, il nuovo talent modaiolo de La5. E, del resto, verrebbe da dire che in casi estremi l’unica cosa a cui appigliarsi è proprio la speranza.
I flop de La5
E’ vero che parliamo della produzione più ambiziosa mai realizzata dal canale ma è altrettanto assodato che la recente storia di La5 è costellata da flop e “mancati successi”. Il nuovo corso della rete, che predilige i programmi homemade, è al momento un sonoro fallimento. Nessun programma è riuscito ad ottenere ascolti all’altezza, nè tanto meno è riuscito a far parlare o creare brand awareness. Non ha pagato, insomma, la strategia di inseguimento e imitazione attuata nei confronti dei rivali del digitale terrestre. Sulla scia di celebri successi della concorrenza sono nati programmi come Non aprite quell’armadio, Vite in Apnea, The Chef, Torte d’autore; show che sin da subito il pubblico ha percepito male proprio per il tentativo di emulare l’altrui palinsesto. E’ bene ricordare, infatti, che i nanospettatori hanno un forte attaccamento verso le produzioni delle reti all digital. Come se non bastasse, tutte (o quasi) le produzioni – vuoi per contenuti, vuoi per realizzazione, vuoi per promozione e collocazione – hanno lasciato a desiderare (anzi diciamo che alcune di queste sono proprio inguardabili).