Esattamente come le polacchine e i programmi di cucina, da un anno a questa parte anche l’arte in tv è tornata di moda. Il piccolo schermo ha dimostrato di saper trattare Gauguin e Caravaggio con la stessa dignità di un’inchiesta giornalistica o di un’edizione straordinaria del telegiornale. E così, quando abbiamo saputo che Geppi Cucciari sarà il nuovo volto di Dopotutto non è brutto – La scoperta dell’Italia, il nuovo programma culturale della seconda serata di Rai1 da fine novembre, non ci siamo stupiti più di tanto.
Dopotutto non è brutto: l’esordio di Geppi Cucciari su Rai1
In compagnia del critico d’arte Francesco Bonami, Geppi, reduce dall’insuccesso di G’Day e dalla brevissima quanto poco stimolante Agenda Geppi all’interno delle Invasioni Barbariche, intraprenderà un viaggio itinerante alla scoperta delle bellezze del Belpaese toccando quattro città: Torino, Roma, Napoli e Venezia. Bonami e Geppi indagheranno le testimonianze artistiche contemporanee e antiche, senza tralasciare le strutture architettoniche e uno sguardo clinico verso le bellezze realizzate in “casa nostra”.
Dopotutto non è brutto: Geppi Cucciari sulla scia di Alessandro Cattelan
Tutto sembra molto interessante, se non fosse che il nuovo esperimento lanciato da Rai1 ci ricordi qualcosa. Rammentate Potevo farlo anch’io, il contenitore culturale di Sky Arte dove Alessandro Cattelan indagava le opere di arte contemporanea scoprendo quanto lavoro ci fosse dietro una creazione apparentemente alla portata di tutti. E chi guidava il conduttore di X Factor in questo viaggio straordinario? Sempre il critico Francesco Bonami che cambia la rete, ma non la mansione. Persino il titolo dei due programmi ha la stessa provenienza, e cioè entrambi prendono il nome da libri scritti dall’esperto d’arte. Riuscirà Dopotutto non è brutto a conquistare gli appassionati d’arte del servizio pubblico e non solo?