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Il Paradiso delle Signore continua. E menomale, dopo quel (non) finale

CVD: come volevasi dimostrare. Solo ieri scrivevamo del fatto che il terzo capitolo de Il Paradiso delle Signore era nell’aria ed oggi, all’indomani dell’epilogo della seconda stagione, siamo in grado di annunciarvi che sì, il terzo capitolo della fiction si farà. Per fortuna, aggiungiamo, considerato il finale per niente soddisfacente.
Il Paradiso delle Signore 2: un finale aperto e pieno di domande senza risposta
Dopo ben dieci prime serate, questa lunga serialità si è congedata con tante domande senza risposta, diversi colpi di scena ancora tutti da gestire ed il protagonista maschile riverso in una pozza di sangue, con la sua amata che un po’ sperava di riuscire a salvarlo e un po’ già piangeva la sua morte. E il pubblico? Si è dovuto accontentare, sperando che una terza stagione arrivasse a chiudere il cerchio e dare qualche spiegazione in più.
Il Paradiso delle Signore 3 ci sarà
Il fatto che Il Paradiso delle Signore 2 abbia vinto anche la serata di ieri, battendo la prima tv del film Cinquanta Sfumature di Nero su Canale 5, avrebbe convinto definitivamente i vertici Rai ad andare avanti e rimettere in piedi una produzione ormai ferma da quasi due anni. Ma quando la seconda stagione è stata girata questa certezza non c’era, anzi, sembrava che il progetto dovesse concludersi per sempre e, tuttavia, si è deciso di mandare in onda un “non finale” perseverando in una pessima abitudine dell’autorato seriale italiano di cui abbiamo già scritto tempo addietro.
A questo punto, per essere certi che elementi importanti non cadano nel dimenticatoio lasciando per sempre in sospeso i telespettatori, stiliamo una lista di domande a cui si spera la terza stagione dia risposta.
1) Pietro Mori è vivo?
2) Il suo socio Bruno Jacobi sarà arrestato per questo (tentato) omicidio e per quello di Rose?
3) Andreina Mandelli, nuova proprietaria del Paradiso, curerà il negozio ed il personale con la stessa attenzione di Pietro oppure sua madre farà in modo di distruggere tutto così da vendicarsi definitivamente di Mori che, secondo lei, è il responsabile della morte di suo marito?
4) Quinto e Anna riusciranno a rifarsi una vita con la piccola Irene, o il padre della bambina li troverà portando via con sé la figlia?
5) Letizia partirà davvero per l’Africa oppure riuscirà a ricongiungersi con l’amato Domenico?
Se avete altri dubbi, segnalateli. Ovviamente, qualunque risposta dipenderà dalla disponibilità degli interpreti a tornare o meno sul set per i nuovi episodi. Citando un’altra fiction Rai, nel futuro del Paradiso tutto può succedere.
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Ada dice:
Ma speriamo no, una noia mortale, banale altro che Velvet che era ben fatto ed emozionante, la Rai sta solo fallendo di questo passo.
xxxxx dice:
Ma ragazzi, voi la avete mai vista una vera serie TV? Non essendo davvero l'ultima puntata, è OVVIO che il finale di stagione abbia un finale aperto, cosi c'è ancora del materiale per la prossima stagione!
xxxxx dice:
Ma ragazzi, voi la avete mai vista una vera serie TV? Non essendo davvero l'ultima puntata, è OVVIO che il finale di stagione abbia un finale aperto, cosi c'è ancora del materiale per la prossima stagione!
Anna dice:
Vogliono proprio finire sotto i tre milioni. Contenti loro....
Jair dice:
Alcuni consigli per gli eventuali filoni narrativi da riprendere: * Elsa troverà l'amore o è destinata a non rientrare mai in alcun tipo di convenzione dell'epoca anche a costo di restare sola? La relazione col produttore sposato è davvero finita? (a me piacevano per quanto la situazione fosse brutta) * Roberto non tornerà più a Milano? O resterà per sempre lontano, magari in posti lontano dal suo mondo, in contesti dove vivere più facilmente la propria omosessualità? * La tournè di Silvana avrà successo o dovrà tornare a fare la commessa e rinunciare al sogno di fare l'attrice?
Jair dice:
Capisco il rischio di restare senza un finale se poi una serie non viene rinnovata (rischio più elevato qui in Italia che negli USA per i tempi decisionali e di produzione), il problema però nell'assicurare sempre un finale che potrebbe andare bene come esito ultimo è ricercare il lieto fine a tutti i costi o comunque qualcosa che sappia di finale e che mal si adatti ad essere riaperto a posteriori Inoltre a me piacciono i cliffangher ovvio quando si sa che da lì a pochi mesi o poco più (non due anni) si potrà vedere il continuo Il finale di ieri comunque si sarebbe prestato ad entrambe le possibilità, tranne i protagonisti gli altri hanno quasi tutto avuto dei finali passabili come definitivi, magari non tutti allegri, ma lo avrei trovato realistico, triste sì, ma realistico e diverso dalla zuccherosità a tutti i costi. Alla fine anche la morte di Mori poteva avere un senso come triste fine, proprio quando si era riabilitato da tutte le sue ombre Comunque contento per una terza stagione!
Sara dice:
Non finale? Tutt'altro. E' un finale che va bene sia che si faccia o non si faccia la terza stagione. E perchè le fiction non dovrebbero avere un finale aperto. Aperto o chiuso, purchè sia un finale sensato. E questo finale lo è perchè va bene sia in caso di proseguimento sia in caso di conclusione con la seconda stagione
Pongo&Peggy dice:
Non avevo avuto modo di leggere l'articolo del 2016 a cui rimanda il link, e l'ho fatto adesso. Standing ovation per l'autrice dei due articoli, e un sentitissimo ringraziamento per aver espresso perfettamente il pensiero di tanti noi poveri telespettatori vittime della grandeur di certi autori. Non ho seguito questa fiction ma condivido pienamente la necessità di rispettare il pubblico che segue un numero N di puntate con l'ansia di vedere e sapere "come andrà a finire". Ricordo ancora la delusione cocente per il finale della prima stagione di "Una grande famiglia", che infatti poi ho smesso di seguire. E non condivido affatto il pensiero di chi sostiene che la lunga serialità si debba nutrire di tanta carne messa al fuoco a casaccio e di situazioni irrisolte. Penso che un ottimo esempio in positivo sia stata L'Isola di Pietro, da poco conclusa. Una sceneggiatura coerente ma non scontata, colpi di scena mai fini a sè stessi ma funzionali alla storia, una narrazione che segue un filo logico dall'inizio alla fine e che si conclude dando una risposta non banale ma credibile a tutte le questioni aperte nel corso delle puntate. Sono queste le sceneggiature che vorrei vedere.
Peppe93 dice:
Concordo con l'articolo. Le fiction non sono soap opera e non ci deve essere il finale aperto. La storia deve inizare e terminare poi se si decide di proseguire si riapre. Lo si deve al telespettatore, davvero non se ne può più
aledan dice:
Per fortuna ci sara' una terza stagione anche se.... 1) speriamo sia un po meno scialba di questa che a parte qualche episodio il resto era un po noioso 2) non siamo in America dove le serie proseguono dopo pochi mesi, qui nella migliore delle ipotesi si deve aspettare un anno per scoprire come va avanti Non so se abbiano avuto la possibilita' di farlo ma sarebbe una buona cosa in questi casi e vale per tutte le fiction italiane che girasseri gia'degli episodi che possono proporre come una mezza stagione in attesa dei nuovi Comunque un clifhanger finale classico che lascia un po di amaro in bocca