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VANESSA INCONTRADA AL VELENO CONTRO LA TV: “SONO ANNI CHE NON L’ACCENDO. QUAL E’ IL SENSO DELLE VELINE?”
di Fabio Fabbretti
20/06/2011 - 13:18

Non è proprio un periodo da incorniciare, professionalmente parlando, per Vanessa Incontrada. Finita l’era Zelig, che l’ha vista una degna padrona di casa al fianco di Claudio Bisio, e saltata la partecipazione a La notte degli chef con Alfonso Signorini, alla simpatica conduttrice (tornata a guidare i Wind Music Awards) sembra proprio non andar giù la tv di oggi che, a detta sua, da poco spazio alle donne che hanno qualcosa da dire, preferendo chi invece ha molto da mostrare.
In un’intervista a La Stampa, accusa senza mezze parole l’utilizzo che la tv nostrana fa del ruolo della donna:
“Rispetto alla tv spagnola, che ha un lato gossipparo allucinante, in Italia usano le donne come oggetto in maniera spudorata. Qual è il senso delle due veline che ballano a Striscia la Notizia? Antonio Ricci dice che è un modo di fare ironia, a me non sembra. Sono due belle ragazze che fanno un ballettino, ma cosa vuol dire? I format sono sempre gli stessi e Striscia c’è anche in Spagna, però lì non vedi tutte queste ragazze. Per il varietà c’è un conduttore e basta”.
La schiettezza non le è mai mancata, ma quella della Incontrada ha tutta l’aria di un’insofferenza che poco ha a che fare con le belle in tv che non ballano (stacchetti a parte). Forse non si sente gratificata quanto merita, non vede all’orizzonte possibilità di ricoprire ruoli più importanti, annusando il rischio di doversi “riciclare” al solo mestiere di attrice di teatro (che non è certo una passeggiata). E così passa dalla parte di chi punta il dito, magari anche giustamente, nei confronti di chi non fa più del curriculum un fattore essenziale:
“Vuoi cantare? Canta. Vuoi ballare? Balla. Ma cos’è far la velina? E non mi venite a raccontare che Cristo è morto dal sonno. Qui l’ironia non c’entra nulla”.
Insomma, Vanessa Incontrada questa tv proprio non la digerisce, anzi “sono anni che non l’accendo” dice. Ed è qui che sbaglia, perchè qualora l’avesse accesa avrebbe senza dubbio capito che a volte ci si guadagna a non esserci, a prescindere dalle veline che sicuramente non rubano il posto a nessuno.
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mats dice:
@Luca: un conto è una scena di un film, un conto sono gli sculettamenti gratuiti nelle trasmissioni tv (che non ha mai fatto)
ALE dice:
Non è snob è sincera , e poi bisogna vedere se ha detto proprio così o se è tutto "condito" tanto per puntarle il dito contro . Comunque è una brava attrice e mi auguro che continui così alla faccia di chi le vuole male , e credo che nel mondo dello spettacolo ce ne sia più di uno ..... che non vede l'ora di aggredirla
Andrea dice:
Polemica sul ruolo delle donne a parte, ma quanto è snob fare la TV e dichiarare di non guardarla?
Luca dice:
Intanto lei le scene di sesso e il ruolo della "donna di strada" le ha fatte nei film..ma che stia zitta!! Si è venduta anche Lei.. Quando è acida..complice il flop di Let's Dance, dei WMA e della mancata conferma a Zelig e nel programma di Signiorini???
filippo dice:
Evito di approfondire una questione tutta interna al femminile, e cioè di quelle femministe cesse che temono la concorrenza sessuale delle ragazze più giovani, le quali mettendosi in mostra fanno inflazionare il "valore" di quelle più in là con gli anni e poco gradevoli alla vista (oltre che all'udito e all'olfatto), che poi si lamentano della "mercificazione" del corpo delle donne perchè a non venire "mercificato" è il loro di corpo. Sono le stesse femministe che si lamentano delle prostitute, perchè queste vendono a basso prezzo una cosa che le femministe vorrebbero vendere a peso d'oro. Anche qui, a preoccupare le femministe è l'inflazione del Potere Sessuale Femminile: un uomo dovrebbe "sputare sangue", secondo queste megere, prima di infilare l'uccello in un buco. Parlare, come fanno le femministe, di "mercificazione del corpo delle donne", riferito a delle ragazze che guadagnano cifre assurde solamente mostrando una scollatura o una mezza coscia, è un insulto e un'offesa a tutti quegli uomini, operai, muratori, pontisti, carpentieri, minatori, che ricevono una paga da fame e rischiano ogni giorno la vita facendo lavori pericolosi e usuranti. Far passare le veline come "vittime" di una presunta "oppressione patriarcale" è una delle vaginate più repellenti e offensive partorite dalla feccia femminista. Offensiva in primo luogo contro i lavoratori di sesso maschile, che muoiono in silenzio per costruire le case di queste me#de ingrate che cianciano di "mercificazione del corpo delle donne". E che i giornalisti maschi prendano atto di questa Verità, e la smettano una volta per tutte di farsi complici di queste ripugnanti e volgari farneticazioni femministe.
mats dice:
Di certo, se ci fossero meno di queste vallettucole la tv non perderebbe niente. E Ricci la smettesse di dire che sono parodie delle copertine degli anni 80 perché sono passati quasi 25 anni e ancora ce le propina, e certo non con immagine acqua e sapone come la Freddi o Miriana.. fino a due anni fa si facevano pure le docce durante i balletti!!
mocjso dice:
:D
Fabio Fabbretti dice:
@mocjso abbastanza :D
mocjso dice:
ma quante volte ho usato l'espressione tv? aiuto.
mocjso dice:
Ci mancava solo che si tornasse a parlare sull'uso della donna in tv. Alla fine le veline sono consenzienti di fare quello che fanno in tv, nessuno le costringe...nella tv c'è moooolto peggio che due ragazze scosciate che ballano.