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NOMINE RAI, SANTORO E FRECCERO CRITICANO MONTI: “HA IN TESTA UNA BANCA, SCELTI DUE ALIENI”. IL PREMIER REPLICA
di Marco Leardi
09/06/2012 - 11:21

Morso dalla Tarantola, Michele Santoro non si è trattenuto ed ha esternato tutta la sua contrarietà alle nomine presentate dal Governo per i nuovi vertici Rai. Il giornalista, che si era candidato assieme a Carlo Freccero per assumere la guida della tv pubblica, non ha gradito la decisione del premier Mario Monti di collocare Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi rispettivamente alla Presidenza e alla Direzione Generale dell’emittente di Viale Mazzini. I personaggi in questione sono infatti esperti di economia e si sa, Santoro non ha molta simpatia per i Tecnici.
“Dal governo regole nuove per indicare i nomi: zero. Fantasia: zero. Mi pare che Monti abbia una banca al posto del cervello” ha dichiarato il giornalista al Manifesto. Una critica serrata al Presidente del Consiglio, al quale Santoro ha anche rimproverato di non aver mai messo piede negli studi del suo programma Servizio Pubblico e di aver invitato i Ministri a fare altrettanto. A stretto giro, anche Carlo Freccero ha bacchettato il premier sulle nomine Rai, dicendosi “sorpreso e stralunato” per le proposte avanzate.
“Ha scelto due alieni che secondo me vedono poco la tv, e leggeranno solo giornali economici. Bisogna verificare se hanno il televisore a casa, se la guardano, quali programmi. Monti ha confuso la Rai con una banca. E’ come nominare un romanziere presidente di un istituto di fisica nucleare. La reazione più giusta è quella di essere stupiti“
ha detto Freccero a Radio24. Chiamato in causa, il Professore ha replicato a distanza alle critiche.
Il Premier, in particolare, ha liquidato le candidature di Santoro e Freccero ai vertici Rai dicendo di aver preso in esame i loro curricola e rivendicando la correttezza della propria scelta. “Non si trattava di un concorso di abilità giornalistica o di direzione di canali o prodotti televisivi” ha commentato Monti.
Con la stessa algida ironia, il Professore ha freddato Freccero e le sue accuse:
“Se le persone che abbiamo nominato abbiano la tv in casa non lo so perché non frequento la loro casa e non posso certificarlo: mi sento più sicuro della loro competenza e indipendenza che sul possesso di un piccolo o grande televisore. Sul fatto che siano alieni, la definizione mi sfugge nella sua portata operativa“
ha chiosato Mario Monti. Commenti e polemiche di diverso colore sono arrivate anche dalla politica, ma sulle nomine avanzate nomine ieri dal Governo l’unica parola valida sarà quella che verrà pronunciata dal CdA Rai.
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Pippo76 dice:
Mah.. dove sta finendo? Arriverà alla scadenza. Il problema principale sono i partiti
Nina dice:
Comunque anche questo governo sta finendo malamente.
Pippo76 dice:
In parte capisco e posso anche concordare con Santoro. Dall'altro lato però condivido le osservazioni di Paolo Conti sul Corriere ---- Le scelte compiute ieri per la Rai da Mario Monti rappresentano un salto di qualità nella storia delle nomine per la Tv pubblica: quindi per il suo futuro. Anna Maria Tarantola, vicedirettore generale della Banca d’Italia, alla presidenza e Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni e oggi alla Bank of America (e Marco Pinto consigliere indicato dalministero dell’Economia) incarnano un universo lontano milioni di anni luce dal ristretto giro di nomi prossimi alla politica che, per intere legislature, hanno capillarmente imposto l’appartenenza partitica in ogni settore del servizio pubblico, alterandone il senso, il fine, la natura stessa e inevitabilmente la qualità della programmazione e l’equilibrio dell’informazione. Dopo mesi di attesa, Monti ha voluto indicare per la Rai una strada diversa da quella fin qui percorsa: al punto da infrangere formalmente la norma in base alla quale è il Consiglio a proporre al ministero dell’Economia una rosa di candidati per la direzione generale, e sui quali cercare un’intesa. Non è difficile immaginare qui l’esigenza di non parcellizzare le designazioni e di proporre un pacchetto a prova di progressive interferenze, ovviamente politiche. (..) Monti ha anche tracciato la strada per una nuova governance: più poteri a presidente e direttore generale (e con ogni probabilità qui ha ascoltato i suggerimenti del presidente uscente Paolo Garimberti). Cioè un presidente non più solo rappresentativo che, su proposta del dg, possa approvare da solo impegni di spesa fino a 10 milioni di euro e decidere nomine di dirigenti non editoriali di primo e secondo livello. Una rivoluzione, per chi conosce (e in azienda subisce) gli stanchi riti di viale Mazzini. Tocca ora alla politica, con i sette consiglieri di competenza della Vigilanza, dimostrare quanto sia autentica la loro intenzione di «fare un passo indietro» rispetto alla Tv pubblica. L’occasione c’è, i nomi anche(..)
david dice:
beh se vogliono alzare il canone dovrebbero almeno informare i gentili telespettatori che la rai ha perso quasi tutti gli eventi sportivi piu seguiti, che santoro non torna, che forse l'isola non la fanno piu, e che gli unici show saranno quelli della per adesso pessima dirigenza leone... e che ovviamente ferrara bianchetti e co resteranno al loro posto pagati dallo stato e cioè da noi
Gabriele90 dice:
Ah bé se alzano il canone tanti saluti....
MisterGrr dice:
Dò ragione a Freccero, senza se e senza ma, soprattutto dopo la (solita) non risposta di SuperMarioMonts. Master: è ovvio.
Master dice:
Giusto Magari questi, per risolvere i conti in rosso della Rai, alzeranno il canone , come ha fatto lui?
Nina dice:
Devo ammettere senza alcun rimorso che ha ragione Santoro. Prima di leggere le sue dichiarazioni avevo pensato alla mancanza di fantasia.
david dice:
questa volta santoro e freccero hanno ragione, e la solita NON risposta di monti la dice lunga...
WHITE-difensore-di-vieniviaconme dice:
ma scusate non ha ragione Santoro? secondo me si. devono finirla di infilare gente brava in altri settori (se tutto va bene) a dirigere la TV.