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LE TV ITALIANE VANNO A VENEZIA MA NE PARLANO POCO. TUTTE TRANNE COMING SOON.
di Francesco Lauciello
02/09/2009 - 18:06

Mancano poche ore all’inizio delle manifestazione della 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e spulciando i palinsesti dei broadcaster nostrani si nota un leggero ma significativo disinteresse per quello che è sicuramente l’evento di spicco e di maggior richiamo internazionale per la cinematografia italiana.
Iniziamo dalla Rai. Oltre ai rituali collegamenti in diretta con Tg1, che ha messo in campo gli storici inviati Mollica, Pinto e Sommaruga e Tg2, solo la terza rete Rai dedicherà spazio alla rassegna con un’edizione veneziana del Tg3 a mezzogiorno, condotta da Margherita Ferrandini, e con uno spazio in Linea Notte. Blob e Fuori orario, sempre su RaiTre, dedicheranno la loro programmazione interamente alla mostra del cinema insieme a Stracult, che parlerà su RaiDue dell’evento il 7 e il 14 settembre; non mancherà fortunatamente la classica rubrica notturna di Gigi Marzullo Cinematografo in onda sull’ammiraglia. Sul fronte digitale, RaiSat Cinema non trasmetterà, dopo anni, la cerimonia di apertura della kermesse mentre quella di chiusura avrà il suo spazio su Rai4 il 12 settembre in diretta dalle 18.50. Ma la mancata trasmissione della cerimonia d’apertura non ha preoccupato il presidente della Biennale che, anzi, ha commentato: “Le cerimonie sono sempre un po’ ripetitive quindi la diretta non è poi cosi’ indispensabile“. Contento lui, contenti tutti, ci verrebbe da dire. Anche le radio e le tv tematiche dedicheranno spazio alla kermesse con due programmi dedicati su Radio3, servizi in arabo su RaiMed e speciali nel corso dei notiziari di RaiNews 24.
Passando a Mediaset, la situazione non migliora. Il biscione dedicherà, infatti, pochissimo spazio alla mostra sui suoi canali generalisti (la maggior parte dei quali sarà limitato ai servizi degli inviati a Venezia nei tg), mentre i due canali digitali Mediaset dedicati al Cinema faranno, non a caso, la parte dei leoni. Iris trasmetterà ogni giorno alle 22.30 uno spazio sulla mostra curato da Anna Praderio, inviata del Tg5 mentre il 19 settembre alle 19.00 la programmazione ad hoc si chiuderà con un appuntamento speciale di 50 minuti con il meglio dell’edizione appena terminata. Premium Cinema, oltre a trasmettere i primi cinque minuti di Baarìa, film che aprirà la kermesse, proporrà giornalmente alle 20.50 e alle 22.30 uno spazio dedicato all’informazione e all’attualità da Venezia.
La7 trasmetterà, invece, due documentari dedicati alla mostra. L’8 settembre verrà proposto “Il Milione” di Marco Paolini, dedicato alla storia di Venezia mentre il giorno successivo, La7 ricorderà Vittorio De Sica con “Vittorio D.”, un documentario realizzato in occasione del trentacinquesimo anniversario della morte. Anche il TgLa7 coprirà la kermesse con finestre nelle varie edizioni.
Sul satellite Sky Cinema 1 dedicherà la programmazione alla trasmissione di alcuni film e speciali sulla mostra. Si parte il 4 settembre con “Katyn” in esclusiva e anteprima per poi proseguire con speciali dedicati ad “UP!”, film Pixar non ancora uscito nelle sale, con interviste e materiale inedito dal backstage.
Coming Soon sarà, infine, l’unica emittente che dedicherà quasi tutta la propria programmazione alla mostra veneziana. L’emittente, trasmessa gratuitamente sul digitale terrestre e sul satellite, garantirà l’informazione con aggiornamenti e collegamenti in diretta dal Lido mentre ogni sera a mezzanotte “Review” tirerà le somme della giornata appena trascorsa con Federico Gironi.
Quest’anno la Mostra del Cinema di Venezia passerà un po’ in sordina sulle tv italiane. Colpa della crisi o dei nuovi equilibri televisivi?
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alex dice:
certo biagio, è pessimo, stile garko ecc,peggio della bellucci cristian ha ragione sulla bellucci(che cmq a differenza di tante della tv che si sentono dive, per lo meno lei internazionale lo è, e in quanto a belelzza nulla da dire),oddio trovo che cmq siain uona compagnia
Cristian Tracà dice:
La Bellucci in termini tecnici è un selling element: basta che lei appaia un secondo per dare al film intantoe eco transnazionale essendo tra le poche star del nostro cinema 'vendibili' all'estero e poi perchè ha un suo pubblico che molo probbailmnt andrà a vedere il film già solo perchè c'è lei
Biagio Chianese dice:
@ alex: Permettimi, non c'è paragone! L'errore di Raul Bova è stato quello di cadere dalle stelle (Ozptek e la parentesi americana) alle stalle (Scusa ma ti chiamo amore)! Ma come attore non si può dire che non sia bravo!
alex dice:
si biagio, però allora vale pure per bova
alex dice:
innanzitutto grazie del consiglio, provvederò con piacere lo stesso piacere di poter condividere opinioni, idee, sempre nel rispetto ovviamnete come con te e tutti gli altri utenti del blog oddio sarà anche che ci abituano, o forse solo io, vedo sempre un cinema italiano descritto come tu stesso hai detto, commedie, o teenfilm, ma tornatore mi sembra il meno peggio, più che il meglio sia chiaro che cmq nn è che in america escono ogni giorno capolavori, e forse visto gli investimenti sono molto più quelli che nn funzionano di quelli che funzionano