Svecchiare, svecchiare e ancora svecchiare. I piani alti di Viale Mazzini da anni non hanno altro in mente per la prima rete pubblica: il vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano ha confermato a TvTalk che vi è l’assoluta necessità di “abbassare” l’età media del pubblico di Rai1 e il Consiglio di Amministrazione in una recente seduta ha addirittura approvato un “riordino” a cui potrebbe anche seguire un cambio ai vertici della rete.
Il problema è che – fino ad oggi – alle parole non sono mai seguiti i fatti, e il futuro non si prospetta affatto più roseo. Allargare la propria platea con un pubblico più giovane è una vera e propria mission impossible – e l’invasione di canali free sul digitale terrestre non aiuta – ma l’azienda pubblica non ha mai realmente studiato – eventi come Fiorello e il Festival di Sanremo e fiction come Tutti pazzi per amore e Un Medico in Famiglia a parte - una programmazione atta a convincere un pubblico volatile, difficile da intercettare (e intrattenere) e piuttosto esigente.
L’intenzione c’è, ma nessuno ai piani alti pare voglia prendersi la patata bollente e rischiare. Le occasioni buone in passato non sono mancate, e stavolta l’azienda potrebbe tentare proprio con quel talent che su tutte le reti ammiraglie del mondo che lo trasmettono sta ricevendo consensi bulgari (qui gli ascolti della première su BBCOne, qui quelli su TF1 in Francia) . Parliamo ovviamente di The Voice, che dalla prossima stagione televisiva sbarcherà anche in Italia.