7
novembre

SOLO FLOP PER LA5

Fashion style

Il cast di Fashion Style con Giancarlo Scheri

Non vogliamo fare solo ascolto ma tendenza”. Non manca l’ottimismo a Giancarlo Scheri nel presentare alla stampa gli obiettivi di Fashion Style, il nuovo talent modaiolo de La5. E, del resto, verrebbe da dire che in casi estremi l’unica cosa a cui appigliarsi è proprio la speranza.

I flop de La5

E’ vero che parliamo della produzione più ambiziosa mai realizzata dal canale ma è altrettanto assodato che la recente storia di La5 è costellata da flop e “mancati successi”. Il nuovo corso della rete, che predilige i programmi homemade, è al momento un sonoro fallimento. Nessun programma è riuscito ad ottenere ascolti all’altezza, nè tanto meno è riuscito a far parlare o creare brand awareness. Non ha pagato, insomma, la strategia di inseguimento e imitazione attuata nei confronti dei rivali del digitale terrestre. Sulla scia di celebri successi della concorrenza sono nati programmi come Non aprite quell’armadio, Vite in Apnea, The Chef, Torte d’autore; show che sin da subito il pubblico ha percepito male proprio per il tentativo di emulare l’altrui palinsesto. E’ bene ricordare, infatti, che i nanospettatori hanno un forte attaccamento verso le produzioni delle reti all digital. Come se non bastasse, tutte (o quasi) le produzioni – vuoi per contenuti, vuoi per realizzazione, vuoi per promozione e collocazione – hanno lasciato a desiderare (anzi diciamo che alcune di queste sono proprio inguardabili).

La5: sta fallendo la strategia di “affrancamento” da Canale 5

E così la soglia dell’1% è diventata un miraggio. Allo stesso tempo la rete non è riuscita nemmeno a centrare l’obiettivo di affrancarsi da Canale 5. Non stupisce, perciò, che l’unica fascia in cui la rete supera stabilmente l’1% è la seconda serata, quella in cui viene proposta la replica di Uomini e Donne. Per il resto a funzionare su La5 sono i film di prima serata. A pensarci, forse, per Fashion Style il compito non sarà poi così arduo: basterà fare meno peggio dei colleghi di palinsesto.

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13 Commenti dei lettori »

1. Luna90 ha scritto:

7 novembre 2013 alle 14:21

Real Time è unica e inimitabile



2. Nina ha scritto:

7 novembre 2013 alle 14:46

Vabbè fanno fare un programma di moda ad una delle più malvestite.



3. scaluzzi ha scritto:

7 novembre 2013 alle 15:09

The chef ha una produzione di rara povertà.



4. tinina ha scritto:

7 novembre 2013 alle 15:25

Luna90

E’ vero, Real time è inimitabile ma mi sembra che ora con i factual stia un po’ esagerando

Nina

hai ragionissima!



5. mugnezz ha scritto:

7 novembre 2013 alle 19:30

Non guardo la5 ( se non per extreme makeover) ma real time ha stufato , sempre i soliti programmi , sempre la solita solfa



6. saro zappalà ha scritto:

7 novembre 2013 alle 19:38

LA5 doveva essere una RETE4 2.0 ed è invece diventata la mistura tra RealTime e Dmax. I “factual” potrebbero piazzarli al pomeriggio dalle 13.00 alle 17.00, mentre negli altri orari potrebbero fare:
07:00 – MATTINA IN ROSA
10:30 – DAWSON’S CREEK
11:20 – GREY’S ANATOMY
12:10 – UNA MAMMA PER AMICA
13:00 – LA5 FACTUAL
15:00 – LA5 FACTUAL
17:00 – DAWSON’S CREEK
17:50 – GREY’S ANATOMY
18:40 – UNA MAMMA PER AMICA
19:30 – COSI’ FAN TUTTE
20:00 – LOVE BUGS
20:30 – WILL & GRACE
21:00 – LE NUOVE MOSTRE
21:15 – PRIMA SERATA.



7. dumurin ha scritto:

7 novembre 2013 alle 19:43

La 5 dovrebbe diventare una rete incentrata su soap opera e telenovele.



8. Mattia Buonocore ha scritto:

7 novembre 2013 alle 20:04

Io credo che telefilm come Una Mamma Per Amica e Grey’s Anatomy incarnano appieno quello che deve essere La5.



9. Sanfrank ha scritto:

7 novembre 2013 alle 23:35

Sono fermamente convinto che Mediaset sia andata totalmente nel pallone.
Tra i canali generalisti si ostinano a voler dare a Rete 4 un taglio informativo, facendole fare concorrenza a La 7. Ma se gli ascolti dovessero continuare a scendere, sarà probabile che il nuovo competitor diverrà Tele Norba. Sembra che non si rendano conto che il pubblico si aspetta di vedere altro su una rete che ha sempre proposto una programmazione rivolta al pubblico over ed alle donne. E non si rendono conto neanche che in due anni lo share medio della rete si è dimezzato (e già prima non brillava).
Poi c’è Canale 5 in cui hanno fatto uno slot di tre ore con soap e teleromanzi (che non è male, visti i risultati ottenuti), mentre in alcune fasce cercano di trasmettere programmi di informazione o contenitori targati Video News che possono essere giustificati solo dal fatto che in questo momento di crisi (visto che sono dei programmi low-cost) sarebbe difficile proporre altro e, per finire, in prime time cercano di proporre film che forse sarebbero più da Italia 1, oltre ad alcune partite di calcio che sguarniscono la rete giovane del gruppo. Contesto l’accozzaglia dei generi.
Ma la più sfigata delle tre reti generaliste è Italia 1, che è stata saccheggiata a piene mani dall’ammiraglia, vive un periodo nero con le fiction seriali che arrivano in prima visione free totalmente bollite, quasi fossero i film di Don Camillo e, a causa di una politica di riduzione dei costi totalmente sballata, si trova a dover affrontare la prossima stagione senza Moto GP (salvo che Sky decida di vendere i diritti free a Mediaset, come gira voce in questi giorni). Bei tempi quelli in cui Italia 1 trasmetteva lo SPORT vero come la Formula 1, la Champion’s League e il Giro d’Italia ….
Non che con le digitali vada meglio visto che la palma della rete più camaleontica spetta di diritto a Italia 2 (oppure 2.0 ???), ma anche La 5 non scherza visto che è partita come una semigeneralista con un target femminile giovane e, sembra, vogliano convertirla in una Real Time brutta, con produzioni poverissime che hanno l’unico merito di aver sperimentato programmi nuovi.
Boing l’hanno svuotata quando è nato Cartoonito ed entrambe le reti stentano a trovare un pubblico che le preferisca a Rai Yoyo, che in questa manovra ha raddoppiato il proprio share, piazzandosi tra i canali digitali nativi più seguiti.
Le uniche perle Mediaset sono sicuramente Iris e Top Crime, che hanno un’identità certa e facilmente riconoscibile, forse perché sono le uniche reti tematiche, insieme a Tgcom24 (quest’ultima sembra non decollare, confermando che il pubblico non premia l’informazione a Mediaset, forse perché non credibile).
Fa molto bene anche Mediaset Extra che dispensa una seconda possibilità al proprio pubblico, nel caso in cui si voglia rivedere un programma andato sulle generaliste.



10. Sanfrank ha scritto:

8 novembre 2013 alle 00:00

Vorrei fare una proposta a Mediaset per il prossimo canale digitale.

Quando il digitale terrestre era ancora sperimentale, Mediaset propose un servizio molto interessante (mi sembra si chiamasse PLUS) che permetteva di utilizzare i servizi interattivi dei decoder (sono presenti sulla maggior parte dei decoder, ad eccezione degli zapper). In pratica, premendo il tasto rosso del telecomando del decoder DTT, si accedeva ad una programmazione sperimentale che veniva trasmessa su Canale 5 ed Italia 1 (mi sembra che Rete 4 la usasse solo per il Tg4).
Da quanto ricordo, Italia 1 decise di trasmettere la differita di Studio Aperto e la vecchia serie dei Visitor’s, mentre Canale 5 trasmetteva le edizioni differite di mezz’ora dei telegiornali e la riproposizione del programma di prima serata (tra i programmi, mi ricordo un concerto di Raf o di Eros Ramazzotti, che fu proposto differito rispetto alla normale programmazione, senza alcuna pausa pubblicitaria!!!).

Tornando ai canali digitali potrebbero raddoppiare i tre canali generalisti con questo servizio “PLUS”, proponendo una programmazione alternativa che, nel caso avesse successo, possa permettere la realizzazione di in un canale digitale autonomo.
Ad esempio, visto che la rete più stravolta tra le generaliste è Rete 4, potrebbero accendere una programmazione “PLUS” proponendo solo soap e teleromanzi, recuperandoli dai magazzini (tipo Cuore Selvaggio, Milagros, Pantanal, Sentieri e Febbre D’Amore) e magari trasmettendo in orari diversi Beautiful, Tempesta D’Amore, Il Segreto e Centovetrine.
Per Canale 5 potrebbero riproporre solo le fiction che hanno nei magazzini, quelle storiche, che non vengono replicate da una vita, tipo Donna D’Onore, Uccelli di Rovo, La Dottoressa Giò (per gli estimatori della D’Urso), La Voce Del Cuore (strepitoso successo con Mara Venier e Gianni Morandi), La Montagna Dei Diamanti ….

Va detto, anche, che potrebbero applicare le stesse pause pubblicitarie della rete ufficiale, ottenendo una share maggiore, vista la doppia opportunità data al telespettatore.



11. Germano ha scritto:

8 novembre 2013 alle 11:11

Secondo me La5 dovrebbe prendere spunto dal canale digitale spagnolo Divinity (di Mediaset Espana), composto unicamente da soap e serie tv al femminile.
Il palinsesto potrebbero realizzarlo interamente con telefilm in rosa tipo “Gossip Girl”, “Beverly Hills, 90210″, “Melrose Place”, “Dawson’s Creek” e magari altri serial tipici di Italia1.



12. manusmile ha scritto:

9 novembre 2013 alle 13:40

Sono d’accordo, la5 al femminile con fiction alla italia1, funzionerebbe benissimo. Eliminando i factual andrebbe alla grande! Io lo guardo sempre! ma solo per makeover, grey’s e Una mamma per amica ecc



13. fra ha scritto:

15 novembre 2013 alle 00:50

No ma se questi di fashion style rappresentano i migliori parrucchieri i migliori stilisti e truccatori… siamo messi proprio male!!! Sono tutti personaggi e basta… pure ridicoli….. ha ha ha…



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