Sembra che lo zio Gerry abbia voglia di cambiamento e di dare una sterzata alla sua carriera. Non che ne abbia propriamente bisogno, visto che viaggia sui binari (per lui, sicuri) del Biscione da alcuni lustri, ma oggi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, respiriamo aria nuova in casa Scotti, più carico che mai in passato: “un’illuminazione sulla strada di Damasco, che mi ha portato, a 53 anni, a rimettermi in discussione”.
Il riferimento è al nuovo attesissimo talent show targato Canale 5: America’s Got Talent (qui il numero per partecipare) Nei giorni scorsi Massimo Donelli aveva fornito prime anticipazioni (leggi qui). Ebbene, il conduttore, a dimostrazione del suo peso (all’interno dell’azienda), corregge, seppur indirettamente, il suo stesso direttore.
Queste le novità più importanti: il programma (che da noi potrebbe avere come titolo Italiani che Talento) non andrà in onda di sabato, avrà 120 concorrenti (e non 150) e, soprattutto, partirà a gennaio. Per il resto, nessun daytime e 9 puntate da mandare in onda (comprese due semifinali e la finale). In sostanza, se in un primo tempo in molti avevano pensato che il nuovo talent andasse ad occupare lo slot de La Corrida, sul palinsesto e nei cuori della gente, sbagliavano.
Lo stesso Scotti ci tiene a precisarlo in più punti dell’intervista: “Sarà un programma diverso dalla Corrida dove era più facile tifare per il meno bravo. Qui sarò il garante del talento dei concorrenti“. Di contro, trapela una certa stanchezza (e qualche ruggine) verso il suo neo-ex-show: “La Corrida ha una liturgia difficilmente ritoccabile. Il concetto è quello dell’arena, dei dilettanti allo sbaraglio. E’ un programma unico: cambiarlo per proporre novità al pubblico o anche esigenze mie era impossibile“. E se Donelli ha parlato di novità per la nuova edizione dell’autunno 2010, Gerry, perentorio, così dice: “Non l’hanno mai rinnovata con me, non vedo perchè dovrebbero farlo ora“. Se questo ancora non bastasse, ci rivela che con la sua ex produttrice, Marina Donato, stranamente, non si è ancora sentito; “sì, in effetti è strano. Però è andata così. Non so … magari ci sentiremo nei prossimi giorni ”.
Il caro Gerry è davvero un fiume in piena. Onorato della fiducia concessagli da Piersilvio Berlusconi e da Maria de Filippi (“abbiamo discusso con entusiasmo“, riferendosi alle trattative positivamente conclusesi), spiega meglio il suo ruolo di mediatore tra giudici e talentuosi: “immagino nasceranno dei contrasti con me quando li vedrò eliminare i talenti che ho selezionato. Prendo a cuore le cose: credo mi si vedrà in un’insolita veste litigiosa“ .
Ed il pensiero corre fino alle frequenze di RaiDue: “Con Facchinetti a X-Factor il problema non è mai esistito perchè si mette al servizio dei tre. Crescendo può essere che cambi … La fortuna di X-Factor è aver trovato quei due [Morgan e Mara Maionchi, ndDM]“. A riguardo, incassati i no della premiata ditta De Filippi-Costanzo, Gerry ha già qualche nome in mente da far sedere come giurato: Sabrina Ferilli, Renato Zero, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Carlo Vanzina e – udite udite – Luciano Moggi!
Curioso il premio in palio pensato: “una enorme somma di denaro. Sogno un vitalizio. L’equivalente di un buono stipendio al mese che dia l’agio ad una persona di coltivare la propria passione. Spero di trovare le vie legali. In Italia tutto è difficile.”
Ci sarà spazio, poi, per i suoi concorrenti prima maniera? Quelli, per interderci, tutti semafori, applausi e trombette? Assolutamente no: “I dilettanti allo sbaraglio vadano alla Corrida. Cerchiamo talenti veri“. Lo zio Gerry, forse, non è più “sempre quello”.
1. elenoireurgot ha scritto:
2 agosto 2009 alle 17:01