Sfida a distanza a colpi di paranormale tra il restauratore Basilio Corsi di Rai1 e il Padre Gabriel di Canale5. Lando Buzzanca, protagonista della fiction Rai Il Restauratore, in onda domenica e lunedì prossimo con gli ultimi due appuntamenti, commenta dalle pagine de Il Giornale il successo della sua serie, senza risparmiare critiche a Claudio Gioè, interprete de Il Tredicesimo Apostolo, la cui ultima puntata sarà trasmessa martedì 7 febbraio (qui le anticipazioni). Nell’ambito dell’intervista rilasciata a Paolo Scotti, l’attore siciliano dichiara:
“Dai tempi del Segno del comando in poi il paranormale in tv ha sempre sfondato. Perché fa parte della natura dell’uomo, questo desiderio di cogliere l’oltre, l’altro, che si spera si nasconda dietro le cose. Certo: un argomento simile bisogna anche saperlo raccontare… Guardi cosa sta succedendo al Tredicesimo apostolo di Mediaset, ad esempio“.
Il riferimento di Buzzanca è ovviamente legato al notevole calo di ascolti che la fiction di Canale5 ha subito nel corso dei vari episodi. Un calo per la verità giustificato, almeno in parte, dalla concorrenza delle altre reti al mercoledì sera. Una situazione ben diversa da quella de Il Restauratore, la cui messa in onda alla domenica, da sempre presidiata con successo dalla fiction Rai, ha facilitato la riuscita della serie.
Per Buzzanca, invece, la spiegazione risiede nella poca credibilità del prodotto a marchio Taodue:
“Appena Mediaset seppe che stavamo girando Il restauratore, anche loro hanno voluto fare una storia sul metafisico. Sennonché la gente ha avvertito presto che si trattava di due prodotti molto diversi. Quello è sostanzialmente poco credibile; il nostro, invece, è sincero. Quello piace solo ad alcuni telespettatori. Noi piacciamo a tutta la famiglia. E a maggio inizieremo le riprese di altre otto puntate”.
Più che di credibilità di soggetto e sceneggiatura, sarebbe opportuno sottolineare la diversità dei due prodotti nell’affrontare il non semplice argomento del paranormale. Se ne Il Tredicesimo Apostolo si è cercato – non senza errori – di realizzare un prodotto nuovo e ben curato, dalla scrittura più ricercata e originale, ne Il Restauratore si è semplicemente cavalcato l’ormai più che collaudato canovaccio della serialità made in Rai. Il paranormale con le sue “luccicanze” è servito solo come spunto per dare vita al solito mix di giallo e commedia, tanto caro ai telespettatori di Rai1. In altre parole, il restauratore non è altro che l’ennesimo eroe della tv, pronto a far compagnia a preti, suore, guardie forestali e professoresse con l’hobby della caccia all’assassino. A differenziare il personaggio di Buzzanca dai restanti beniamini del pubblico, è soltanto il tempismo. Il suo Basilio, grazie alle “luccicanze” arriva prima del delitto, gli altri (ma non sempre), quando il cadavere è già freddo.
L’attore non sembra però condivide le critiche, al contrario appare lusingato dall’eventuale titolo di erede di Don Matteo.
“Chi ha scritto che nei panni di Basilio sembrerei un Don Matteo in jeans, ad esempio, forse credeva di criticarmi. E invece m’ha fatto un complimento.”
Non ci resta ora che aspettare la reazione dei protagonisti de Il tredicesimo apostolo.
1. Pippo76 ha scritto:
3 febbraio 2012 alle 12:53