Immaginate una tv plasmata ad immagine e soglianza del Fatto Quotidiano, l’organo di stampa della vulgata anti-Silvio brillantemente diretto da Antonio Padellaro. Un’emittente televisiva in grado di sparare controinformazione a raffica, con le analisi irriverenti di Marco Travaglio e le inchieste scottanti che gli altri canali (quelli “diversamente liberi” per definizione) non oserebbero mai mostrarvi. Per molti sarebbe un sogno. Un desiderio covato da tempo che – leggete bene – potrebbe presto trasformarsi in realtà. A quasi due anni dalla sua fondazione, infatti, il giornale in questione registra una continua crescita di vendite e di ricavi, ed ora l’intenzione del suo editore sembrerebbe quella di espandersi in ambito televisivo.
La voce che circola, in particolare, riguarda l’idea di costituire un’emittente che si occupi di approfondimento giornalistico, di informazione, dibattiti e reportage in presa diretta, magari realizzati anche solo con una semplice videocamera. Il piano è tutt’altro che astratto e infatti, come riporta Milano Finanza, l’argomento sarebbe già stato affrontato nel Cda del Fatto tenutosi ieri. I vertici del giornale avrebbero però deciso di deliberare definitivamente sulla questione nel prossimo Consiglio, fissato per la fine di settembre. Allora sapremo se l’ambizioso progetto di espandere il Fatto al piccolo schermo si concretizzerà.
“Sicuramente ci interessa ampliare la nostra offerta puntando sul video. Questo almeno chiedono i lettori del giornale” ha dichiarato a Milano Finanza l’Amministratore Delegato del Fatto Giorgio Poidomani, rivelando: “al momento stiamo valutando 5-6 proposte avanzate da operatori del settore tv. Ci propongono soluzioni sia per il satellite che per il digitale“. Il problema della collocazione, dunque, sarebbe quasi risolto. Il nuovo approfondimento giornalistico di Travaglio & C. potrebbe perciò essere trasmesso da emittenti locali o da intraprendenti network a base regionale.
Ancora top secret, invece, possibili contenuti o eventuali idee sui programmi. Ma, senza particolari sforzi, potremmo immaginarci un mix giornalistico che spazi da Passaparola, l’appuntamento settimanale che Marco Travaglio tiene sul web, ai video in presa diretta pubblicati. Dal 20 luglio scorso, inoltre, il giornale di Padellaro ha inaugurato una web-tv che trasmette dibattiti e confronti registrati direttamente in redazione. Che sia una sorta di prova tecnica in vista del trasferimento sul piccolo schermo?
E chissà che l’emittente del Fatto non possa diventare la nuova dimora professionale di Michele Santoro, attualmente disoccupato ed estromesso dalla Rai. In fondo il giornalista ha più volte dichiarato l’intenzione di voler trasmettere da una piattaforma indipendente ed ora sarebbe seriamente intenzionato a replicare i format di Rai per una notte e di Tutti in piedi… entra il lavoro, le serate evento trasmesse sul web e rilanciate con successo da diverse tv locali. A riguardo, secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, il conduttore avrebbe già commissionato delle ricerche di mercato per carpire l’interesse del pubblico e avrebbe chiesto un appoggio concreto agli amici del Fatto, pronti a tendergli la mano con il loro progetto di una nuova emittente libera.
Entro il prossimo autunno il grande sogno, che a questo punto interessa direttamente Santoro, potrebbe concretizzarsi. Se tutto questo dovesse mai accadere ci troveremmo di fronte al più grande Fatto (televisivo) dopo il Big Bang.
1. pig ha scritto:
22 luglio 2011 alle 18:52