Web TV



29
settembre

SUPER G: IL LIBANESE E SCROCCHIAZEPPI DIVENTANO SUPEREROI GAY

Super G

Dalla conquista di Roma al salvataggio dell’intero pianeta; dai pantaloni a zampa d’elefante alle tutine elasticizzate; da burberi e violenti a docili ed effeminati. Se pensavate che la “banda della Magliana”, protagonista della serie cult Romanzo Criminale, si fosse definitivamente sciolta, dovrete ricredervi. Il Libanese, Scrocchiazeppi e Fierolocchio, più uniti che mai, hanno infatti deciso di rifarsi il look e tornare all’opera, in un contesto piuttosto diverso da quello in cui li abbiamo visti sinora muoversi.

L’occasione arriva grazie a Super G, la divertente serie web che vedrà gli attori Francesco Montanari, Riccardo De Filippis e Mauro Meconi trasformarsi in improbabili supereroi. Definita una via di mezzo tra X Men e Casa Vianello, la sit com in 8 puntate della durata di 10 minuti ciascuna, racconterà le prodezze di una coppia di supereroi gay, composta da SuperCane (Montanari) e SuperCicala (De Filippis).

Il primo è un tipo fedele, leale, onesto, talvolta geloso; il secondo è invece più estroverso, fashion victim, innamorato dello stile di Audrey Hepburn e del capitano della Roma Francesco Totti. A mettere i bastoni tra le ruote ai due innamorati arriva puntuale SuperBotta (Meconi), un supereroe senza senso della misura, che rischia sempre di giocarsi la carriera a causa dei suoi vizi. Come in tutte le storie caratterizzate dalla presenza di supereroi, non può mancare il cattivo da combattere, in questo caso, la Madre Nera, interpretata da Paolo Sassanelli.




22
luglio

IL FATTO QUOTIDIANO PRONTO A SBARCARE IN TV: AL VAGLIO 6-7 PROPOSTE. E SE ARRIVASSE SANTORO?

Marco Travaglio, Michele Santoro

Immaginate una tv plasmata ad immagine e soglianza del Fatto Quotidiano, l’organo di stampa della vulgata anti-Silvio brillantemente diretto da Antonio Padellaro. Un’emittente televisiva in grado di sparare controinformazione a raffica, con le analisi irriverenti di Marco Travaglio e le inchieste scottanti che gli altri canali (quelli “diversamente liberi” per definizione) non oserebbero mai mostrarvi. Per molti sarebbe un sogno. Un desiderio covato da tempo che – leggete bene – potrebbe presto trasformarsi in realtà. A quasi due anni dalla sua fondazione, infatti, il giornale in questione registra una continua crescita di vendite e di ricavi, ed ora l’intenzione del suo editore sembrerebbe quella di espandersi in ambito televisivo.

La voce che circola, in particolare, riguarda l’idea di costituire un’emittente che si occupi di approfondimento giornalistico, di informazione, dibattiti e reportage in presa diretta, magari realizzati anche solo con una semplice videocamera. Il piano è tutt’altro che astratto e infatti, come riporta Milano Finanza, l’argomento sarebbe già stato affrontato nel Cda del Fatto tenutosi ieri. I vertici del giornale avrebbero però deciso di deliberare definitivamente sulla questione nel prossimo Consiglio, fissato per la fine di settembre. Allora sapremo se l’ambizioso progetto di espandere il Fatto al piccolo schermo si concretizzerà.

Sicuramente ci interessa ampliare la nostra offerta puntando sul video. Questo almeno chiedono i lettori del giornale” ha dichiarato a Milano Finanza l’Amministratore Delegato del Fatto Giorgio Poidomani, rivelando: “al momento stiamo valutando 5-6 proposte avanzate da operatori del settore tv. Ci propongono soluzioni sia per il satellite che per il digitale“. Il problema della collocazione, dunque, sarebbe quasi risolto. Il nuovo approfondimento giornalistico di Travaglio & C. potrebbe perciò essere trasmesso da emittenti locali o da intraprendenti network a base regionale.


19
marzo

L’ARTE DELLA VENTURA…

Ormai, Simona Ventura si è lanciata sul web. La conduttrice più trendy della tv italiana ha snasato che la rete è il luogo più figo dove fare personal branding. Non certo numeri da tv ma se a clikkare le immagini dei suoi piedi su YouTube sono in qualche centinaia di migliaia, vale la pena dedicarsi ai fans internauti. I “Simonauti” infatti vogliono sapere tutto della sua vita e, come dice lei nella su web tv, “chi fa tv ha tanti impegni, non è che se la gratta da mattina a sera”.

In effetti, nelle clip pubblicate fino ad oggi, vediamo Simona impegnata nella ginnastica quotidiana, nel corso di inglese con i compagnucci per niente vips, e alle prese con la fisioterapia. Ma poi anche la diva, con il suo mega-guardaroba fetish (che invidia!) e i suoi strambi viaggi: fantastico quello al carnevale di Rio dove la Simo realizza il sogno di ballar la samba sul carro.

E fin qui niente di strano, ma poi lunedì, la nuova perla: nientemeno che l’anteprima della mostra di Goya. Inaugurata il 17 marzo a Palazzo Reale a Milano la mostra “Goya e il mondo moderno”. Ed ecco la sorpresa: la Simo, a due giorni dall’inaugurazione, è riuscita a farsi aprire il Palazzo Reale e con l’assessore Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, ci ha proposto la visita al museo.





25
febbraio

MAN IN BOX, L’ULTIMA PROVOCAZIONE DEI REALITY: SPIARE UN UOMO “SEPPELLITO” IN UNA SCATOLA PER UN MESE

Show senza confini, e stavolta non è un’apertura a nuovi orizzonti che lascia ben presupporre. Arriva da una web tv del Regno Unito l’ultima audacia creativa in fatto di reality. Man in box, si chiama così il gioco sconvolgente lanciato. Le regole sono poche e chiare: un uomo chiuso in una scatola angusta è stato abbandonato in un luogo molto significativo per la sua vita ma di cui adesso non sa nulla. E’ stato, infatti, bendato e portato a spasso per dieci ore prima di essere ’seppellito’.

Attraverso due telecamere è possibile spiare il mese di permanenza del recluso. Gli internauti possono vincere un montepremi di 30 mila sterline se riescono a trovarlo. Nel caso in cui nessuno riuscisse nell”impresa macabra’ sarebbe il sepolto vivo a portarsi a casa il gruzzoletto. Ci sono ancora 19 giorni per capire come andrà a finire, ma il senso di angoscia nel vedere una tale crudeltà cognitiva è forse più forte di ogni esigenza di soldi e intrattenimento.

Fortemente sconsigliato ai claustrofobici, il reality è forse il primo caso di diretta non pilotabile in alcun modo. Nessuna censura e poco ossigeno: più inquietante che spettacolare. L’ennesima diavoleria che sposta ancora più in avanti il confine tra piacere e paura, tra spettacolo e sadismo?

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14
dicembre

IL DECODER UNICO E’ QUASI REALTA’: TELECOM ANNUNCIA L’ARRIVO DI “CUBO”

Cubo, decoder unico Telecom Italia

Il decoder unico che permetterà interazione tra la tv tradizionale, il web e le nuove tecnologie  è quasi realtà. Nella puntata di ieri di In Mezz’ora su Rai3, l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia, Franco Barnabè, ha presentato al grande pubblico “Cubo“, un decoder che metterà insieme tv e Internet, la cui partenza era stata subodorata dagli internauti che si sono imbattuti, pochi giorni fa, nel sito www.cubovision.it.

«L’annunceremo mercoledì prossimo – spiega Bernabè – e sarà un’innovazione molto importante, un oggetto che presenteremo prima di tutto alla comunità di Internet, un oggetto che noi chiamiamo «Cubo» e che avrà l’obiettivo di trasformare il modo in cui vediamo la televisione». «Sarà - aggiunge – una specie di coder unico con un modo diverso di fruire la tv, con servizi innovativi». «Non sarà – dice ancora – un oggetto di commercalizzazione di massa, ma sarà un oggetto che noi speriamo si evolverà».  «Probabilmente - spiega - si riqualificherà il modo in cui tutti quanti fanno televisione. Forse i broadcaster dovranno trovare un modo diverso…».

Secondo alcune indiscrezioni tecniche, il nuovo decoder dovrà contenere un hard disk interno da circa 500 GB, utile per memorizzare i dati dei video on demand (VoD), delle trasmissioni TV via Internet e del digitale terrestre, comprese le funzionalità interattive offerte dalla stessa piattaforma. Cubo racchiuderebbe, quindi, in un solo “scatolotto” la maggior parte della tecnologia disponibile ad oggi sul mercato italiano, nella quale Telecom intende investire per i prossimi anni.





26
ottobre

PIANI STRATEGICI 2010: LA RAI VUOLE RENDERE OBBLIGATORIO IL CANONE, MEDIASET PUNTA TUTTO SU WEB E PAY-TV

rai_mediaset

La crisi, i nuovi scenari tecnologici ed economici, gli avversari (su tutti, Sky) sempre più agguerriti, stanno spingendo il management di Rai e Mediaset verso forti cambiamenti e rivalutazioni delle strategie finora attuate. Le due aziende sono ovviamente strutturalmente diverse e, di conseguenza, diversi sono i problemi da affrontare e le soluzioni da trovare.

Per quanto riguarda gli alti vertici di viale Mazzini, la preoccupazione principale risiederebbe nel ”trovare un modo per far pagare il canone a tutti i cittadini“  (fonte: dagospia). In Rai sono oramai stufi degli atteggiamenti dei vari governi degli ultimi anni, che hanno lasciato l’azienda in balia della solita “evasione” da parte dei contribuenti. Se a questo poi si aggiunge il forte calo dei ricavi pubblicitari 2009, l’utilizzo delle “maniere forti” è d’obbligo.

Voci di corridoio dicono infatti che in Rai siano pronti a non firmare il contratto da “servizio pubblico” se il governo non troverà il modo di tutelare l’azienda, attraverso un metodo di riscossione più stringente ed efficace (si parla di collegare il pagamento del canone  alla bolletta della luce). E Mediaset?


18
ottobre

MEDIASET WEB TV: DA DICEMBRE CANALI FREE E PAY DEL BISCIONE FORSE SULLA RETE

Mediaset Web Tv - da Dicembre

Se fino ad oggi tutti guardano alla Rai come esempio di integrazione tv-web nel futuro potrebbe non essere più così. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dal Sole24Ore, infatti, a dicembre Mediaset dovrebbe rendere disponibile la propria offerta televisiva anche su Internet.

La prima fase, come descritto in un documento inviato ad alcune aziende del settore web-tv, potrebbe prevedere il lancio di Mediaset Web Tv, questo il nome provvisorio assegnato al progetto, grazie alla quale l’utente potrà rivedere parzialmente o integralmente la programmazione dei canali del Biscione gratuitamente, anche se l’idea è quella di rendere disponibile la maggior parte dei contenuti esclusivamente agli utenti Mediaset Premium.

Un secondo passo avverrà indicativamente dal prossimo marzo con il lancio dei contenuti dell’offerta Premium sul web, cosa che, grazie alla caratteristiche della piattaforma, permetterebbe un maggiore sviluppo dell’offerta.


5
luglio

STAFF COSTITUENDO / 2° ROUND

Collabora con DM @ Davide Maggio .it 

E chi se l’aspettava!

Dopo la pubblicazione di questo post, sono stato felice dei consensi riscossi dall’idea di mettere in piedi una redazione e il contestuale lancio della web tv di DM.

Variegatissimo e assolutamente qualificato il target di coloro che hanno intuito le potenzialità di quella che più che un’offerta di lavoro, è un coinvolgimento in un progetto. E, per questo motivo, hanno manifestato il proprio interesse ad entrare in questo originale staff.

Si va da studenti di media e giornalismo ad esperti di management e comunicazione per la produzione televisiva, da giornalisti (pubblicisti e professionisti) ad addetti ai lavori come autori televisivi e registi operativi presso le più prestigiose emittenti nazionali e società di produzione.

Naturalmente non potevano mancare da un lato dei personaggi singolari, “disposti a tutto”, che animeranno la nostra web tv dai prossimi mesi e dall’altro hanno risposto all’appello appassionati di televisione che hanno ugualmente dato prova di poter avere quella serietà e quelle capacità per aderire al progetto.

Nei giorni scorsi avrete visto alcuni post di prova pubblicati sulle pagine di questo blog (la firma dell’autore del post e’ sempre sotto il titolo). La costituzione della redazione è, però, ancora in fieri e non è stata presa alcuna decisione definitiva.

Un gruppo di circa 20 persone è stato scelto per passare alla scrematura successiva che partirà il prossimo lunedi.

Ma un secondo gruppo e’ già in fase di costituzione. Per questo motivo, c’è ancora tempo per presentare la vostra candidatura.

Ne approfitto, anzi, per aggiungere ai requisiti indicati nell’apposito post che trovate cliccando qui, alcune caratteristiche che mi piacerebbe che i candidati avessero per questo secondo gruppo.

Nello specifico, abbiamo bisogno di incrementare alcuni settori, e per questo stiamo cercando intenditori di :

DTT (pay e free)

Satellite

Gossip, Moda e Costume

Format Stranieri

Emittenti Straniere

Serie TV

Soap Opera e Fiction

Non è finita qui. Siccome DM una ne fa e cento ne pensa, dalle consuete elucubrazioni notturne del sottoscritto e di quell’altra mente televisivamente perversa di Tommaso Martinelli, unico collaboratore di DM, insieme allo storico Avanguard, è venuta fuori un’altra idea che potrebbe dare “filo da torcere” ad un gruppo di redattori. Si chiama TV.TECA e consiste nella realizzazione di un database della televisione italiana sulla falsariga dello straordinario IMDB L’obiettivo è quello di realizzare una ricca fonte di informazioni controllate, verificate e soprattutto schematizzate su personaggi e programmi della tubo catodico tricolore.

Interessati anche a questo? L’unico modo per partecipare è sempre quello di presentare la propria candidatura seguendo le istruzioni riportate in questo post.

Per qualunque info, i commenti sono a disposizione.


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