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LASCIAMI CANTARE: NESSUNA NOVITA’, TANTA APPROSSIMAZIONE.

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

26/05/2011 - 11:42

LASCIAMI CANTARE: NESSUNA NOVITA’, TANTA APPROSSIMAZIONE.
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Lasciami Cantare

E’ andato in onda ieri sera il primo dei tre appuntamenti previsti con Lasciami Cantare, il nuovo show di Rai 1 condotto da Carlo Conti. Il programma, che ammicca ai talent show nostrani, vede dodici concorrenti vip (sei uomini e sei donne) sfidarsi in una vera e propria gara di canto, con tanto di vocal coach al seguito e le giurie (di qualità e tecnica) chiamate a dare i voti. E fin qui nulla di male, a parte l’effetto novità pari a zero. Il problema, evidente fin dalle prime battute, è trovare una giustificazione al programma che ha tutta l’aria di un’improvvisata poco riuscita.

La prima nota dolente è rappresentata dalla giuria di qualità, composta da Camila Raznovich, Paolo Limiti, Patty Pravo, Gianni Boncompagni e Rosita Celentano. Danno i voti (anzi i numeri) come se fossero al bar: non riescono ad innescare ragionamenti sensati, non usano un criterio obiettivo nel giudicare le performance, risultando di una banalità quasi fastidiosa. Su tutti “spicca” la Celentano, un misto tra la più “famosa” Alessandra e la mamma Claudia Mori, che ricopre il ruolo della giurata cattiva, ormai ampiamente fuori moda. Gli altri passano quasi inosservati (per loro fortuna) eccetto Camilla Raznovich, che conferma la sua competenza. Impercettibile Patty Pravo. Cinque teste non bastavano e così c’è spazio anche per la giuria tecnica (due giornalisti e un dj radiofonico), che vede protagonisti Riccardo Alessi, Marco Mangiarotti e l’onnipresente Anna Pettinelli. I tre, sparati sul soffitto dell’angusto studio, tentano di fare il loro mestiere ma giocano praticamente da soli perchè nessuno è in grado di raccogliere i loro assist, costretti ad arrendersi subito alla monotonia dello show. Altro che versione canterina di Ballando con le Stelle, verrebbe da dire.

Non sembra trovarsi a proprio agio neppure Carlo Conti, sempre più ancorato a I Migliori Anni (tanto che ad ogni lancio della performance gli scappa inutilmente l’anno d’uscita della canzone). Poi ci sono i vocal coach (tra cui gli amici di Maria Maria Grazia Fontana e Luca Jurman) che in settimana avranno fatto un gran lavoro ma in puntata non si sono quasi mai visti e avrebbero sicuramente meritato almeno una degna presentazione. Insomma, tutto risulta molto sterile e incompiuto.



Anche la gara tra i concorrenti non è per nulla viva: performance, votazione e classifica finale. Stop! Non c’è dibattito, non c’è filmato con gag e momenti di “panico” di chi nella vita fa tutto tranne che il cantante (a parte mostrare di ognuno di loro qualche secondo di prove). Se non fosse per il fatto che sono tutti volti più o meno noti al piccolo schermo, sembra di assistere a uno dei tanti casting di gente sconosciuta pronta a diventare qualcuno (“Nome? Cognome? Cosa ci canti?”). Per la cronaca, si segnalano le buone performance di Paolo Conticini, Gloria Guida e Massimo Ghini, mentre, come da DM anticipato sulla pagina facebook, vengono subito eliminati Melissa Satta, Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro.

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13 commenti su "LASCIAMI CANTARE: NESSUNA NOVITA’, TANTA APPROSSIMAZIONE."

  1. Sono riuscito a vederne un'oretta, ma poi annoiato ho deciso di zappingare. D'accordo con tutto quello che avete detto; io mi soffermerei sui giudizi: in linea di massima banali, scontati, melassosi, io ti adoro, tu mi piaci, e 9 e 10...io non sto dicendo che bisogna fare i cattivi a tutti i costi, ma non è neanche possibile che le obiezioni siano così fiacche, poco interessanti. Statevene a casa sbragati sul divano se dovete venire a fare i giudici per non urtare i vips che si sa, sono suscettibili. Per fare un esempio: un Morgan aveva tanti difetti, come quello di un ego grosso quanto una casa, ma era uno che con la sua parlantina riusciva a suscitare delle discussioni sempre molto ficcanti (non nel senso di liti, ma del dibattito). Non c'è senso della competizione, nulla...e poi sempre le stesse canzoni, sempre le stesse cose. Bocciato.

  2. Un misto di teatrante penosità. Non vi è più limite alla voglia irrefrenabile di esserci sempre e comunque anche consapevolmente fuori luogo. Don Gianni, che significa ciò? Alessandro ormai sempre più lanciato come showman, cantante, cuoco. Paolo non doveva condurre un nuovo programma? Massimo? Canta decentemente ma andatevi a leggere su wikipedia come era partito bene. Che peccato! Camila, la più competente, come mai era lì? Patty. Patty c'era? A Rosita le avranno suggerito di interpretare un morphing di parenti. Immancabile Bambola Anna per qualsiasi trasmissione e qualsiasi argomento. Una vera inutile produzione Raiset. Peggio de La Corrida, peggio di Amici, peggio de I Migliori Anni, peggio di Ciak Si Canta e così via. Si salva la Gloria che, nata come cantante, in questa trasmissione avrebbe potuto fare anche la giurata (ruolo già ricoperto a Io Canto) molto meglio dei presenti.

  3. A me non è dispiaciuto, purtroppo è un format troppo usurato, però ho trovato la scenografia fatta bene, lo show era ben confezionato, la conduzione di Conti era veloce e senza tempi morti, forse un po troppo veloce, ma questo sarà dipeso dall'eccessivo numero di cantanti in gara, la giuria eterogenea e ben tenuta a bada da Conti per evitare che si lasciasse andare a certi eccessi tipici dei talent, non mi sono piaciuti l'onnipresente Pettinelli e Alessi che non ho capito in qualità di cosa imperversa nelle trasmissioni Rai, la mancata diretta che ha tolto freschezza, c'era pure qualche taglio fatto male. Con qualche modifica, un po più di show e una gara più avvincente magari con il televoto potrebbe anche funzionare meglio. Comunque Conti resta sempre un grande professionista.