L’ordigno “giornalistico” più fazioso degli ultimi 150 anni è esploso? La notizia è di quelle che lasciano a bocca aperta: Michele Santoro, l’acerrimo nemico del Premier, alza bandiera bianca e abbandona il campo. Dopo mille battaglie, inchieste, accuse, critiche e provocazioni, il conduttore di Annozero, il talk show più acceso (e seguito) della tv italiana, dice addio alla Rai. Ieri sera Giovanni Floris a Ballarò ha voluto salutarlo per “l’ultima volta”, a suo modo, mentre l’amico e “compagno” Marco Travaglio, ha commentato sul Corriere della Sera: “Non ne so niente, Per me è un fulmine a ciel sereno”. Sandro Ruotolo invece, braccio destro dell’ex euro-parlamentare ha risposto con un “No comment”.
Altro che fulmine a ciel sereno, era tutto previsto. Pare infatti che il Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini abbia approvato, su proposta del Direttore Generale Mauro Masi, un accordo quadro per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente con il giornalista. Per la serie “il cuore a sinistra, il portafogli a destra”, si parla di svariati milioni di euro di buonuscita (le tre annualità previste da contratto), frutto di una trattativa trattativa tra la Direzione Generale della Rai e il manager Lucio Presta.
In realtà il futuro del presentatore non è così incerto e poi così lontano dalla statua del “cavallo morente”. Si cimenterà, secondo indiscrezioni, nella realizzazione di docu-fiction (probabilente per la terza rete pubblica) lavorando come collaboratore esterno. Il rapporto con la Rai -quindi- non si estinguerà totalmente ma si evolverà per dar luce a nuovi progetti. E chissà che Michele Santoro non abbia accumulato in questi anni talmente tanto materiale scottante da far tremare i muri di Montecitorio. Staremo a vedere.
1. Viavai2 ha scritto:
19 maggio 2010 alle 15:26