
25
agosto
Agcom blocca il confronto Letta-Meloni a Porta a Porta. Delusione di Vespa, esultano Calenda e Conte

Bruno Vespa - Porta a Porta (Foto US Rai)
Un unico faccia a faccia in tv, quando i leader in corsa non sono soltanto due, per giunta a tre giorni dal voto, non è autorizzato. L’Agcom interviene a gamba tesa sullo speciale di Porta a Porta del 22 settembre e blocca Bruno Vespa e il confronto diretto, come da accordi, tra Enrico Letta e Giorgia Meloni.
“La programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione essendo suscettibile di determinare un indebito vantaggio elettorale rispetto ad altri“
è quanto deciso e comunicato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Delusione da parte di Vespa:
“Non avremmo tolto nulla a nessuno”
fa sapere il conduttore. Nello speciale “incriminato” di Porta a Porta tutti i leader in corsa alle Elezioni sono stati invitati, ciascuno con mezz’ora di tempo a disposizione. Letta e Meloni avevano deciso di sfruttare la loro mezz’ora in un confronto tra loro, moderato da Vespa, che diventava così di un’ora.
Un solo faccia a faccia, però, non è ammesso. E mentre il conduttore dovrà rivedere il format della puntata (o si opta per più “duelli”, o si procede con un confronto diretto tra le quattro coalizioni), esultano coloro che si erano sentiti esclusi, a cominciare da Carlo Calenda:
“Bene Agcom! Abbiamo avuto ragione a sollevare la questione. Adesso si organizzi un confronto vero e serio, come si fa in tutti i paesi civili”
scrive su Twitter. Gli fa eco Giuseppe Conte via Facebook:
“Lo avevamo detto, il confronto a lume di candela in Rai su cui si sono accordati Letta e Meloni non rispetta il diritto dei cittadini a essere correttamente informati. Non sono loro le uniche due alternative per l’Italia. La democrazia e il pluralismo sono una cosa seria”.


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