9
novembre

Serie A, gli arbitri non parleranno in tv. Ma si valuta di far ascoltare le conversazioni col Var

Arbitro al var

Tra rigori concessi o non dati, decisioni prese e poi sconfessate dal Var, discusse espulsioni e accuse di favoritismi, il Campionato di Serie A ha dovuto fare i conti con polemiche anche accese nei confronti degli arbitri. E a contestare i direttori di gara, spesso, non sono stati i semplici tifosi ma gli allenatori dei principali club. Di quegli episodi si è poi parlato a lungo in tv: nel tele-processo sportivo, però, sono sempre mancati i principali imputati, circostanza che ha spinto qualcuno a ipotizzare la possibilità di chiamare gli arbitri a motivare le proprie valutazioni anche in tv, davanti alle telecamere.

L’ipotesi sarebbe rimbalzata anche ad alti livelli, inserendosi in una più ampia discussione sulle responsabilità arbitrali avviate tra Figc e Aia. L’Associazione Italiana Arbitri sta infatti studiando modalità per garantire maggiore trasparenza riguardo alle decisioni prese dai fischietti sui campi da calcio. In quest’ambito, si sarebbero anche considerate forme per coinvolgere non solo i club, ma anche i media e il pubblico.

Secondo quanto riporta Repubblica, tuttavia, l’ipotesi di mandare gli arbitri a parlare in tv sarebbe già naufragata perché “si finirebbe per esporli ogni settimana a un processo mediatico“. In realtà, gli appassionati di calcio sanno che da sempre – in concomitanza con le decisioni arbitrali controverse – questo avviene indipendentemente dalla presenza in tv dei suddetti protagonisti.

Resta invece in piedi l’idea di far sentire al pubblico a casa gli audio dei discorsi tra arbitro e Var negli episodi chiave delle partite, anche se non in diretta, utilizzando le conversazioni salvate a scopo didattico, visto che le altre non vengono conservate. L’obiettivo sarebbe quello di riuscirci prima della fine del campionato.

E’ poi spuntata l’ipotesi di istituire una sorta di intermediario tra AIA e club per conto della Federcalcio, figura fortemente voluta dal presidente Figc Gabriele Gravina. Uno scenario in fase avanzata di studio, per il quale si sarebbe trovata anche una figura adatta: quella dell’ex arbitro Antonio Giannoccaro. L’AIA avrebbe infine in programma di fissare un appuntamento il lunedì o martedì, in cui spiegare un paio di episodi – non necessariamente i più discussi – in maniera didattica.

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