E’ finita un’era: Terence Hill, dopo vent’anni di Don Matteo, ha definitivamente tolto l’abito talare e lo ha fatto nella Chiesa di Santa Eufemia a Spoleto, dove ha girato la sua ultima scena della fortunata fiction Lux Vide. Ha salutato la troupe, che per oltre duecentocinquanta episodi ha lavorato con lui per costruire uno dei più grandi e longevi successi di Rai 1, in un immancabile clima di commozione generale.
Pensare a questa fiction senza di lui sembra una follia, perchè fin dal titolo tutto ruota attorno al protagonista. Invece, nella tredicesima stagione arriverà Don Massimo (Raoul Bova), che avrà l’ingrato compito di colmare il vuoto lasciato da Don Matteo (che non muore) e dovrà senza dubbio faticare per trovare un suo spazio e un modo tutto suo di ottenere l’affetto del pubblico.
Avrebbe avuto più senso chiuderla qui e, magari, creare uno spin off con il nuovo sacerdote? Sicuramente. Ma, nonostante la defezione di Terence Hill (qui le sue motivazioni), rinunciare ad un titolo importante come Don Matteo sarebbe stato un sacrificio troppo grande, che né la Rai né Lux Vide hanno voluto compiere. Quindi meglio sacrificare un ideale, un mito all’apparenza intoccabile, raccogliendone l’eredità per costruirci intorno dell’altro, consci di doversi impegnare non poco, come afferma il produttore Luca Bernabei:
“È vero, Terence ci lascia, ma vogliamo interpretare questa frase non in senso negativo ma anche e soprattutto in senso positivo. Vogliamo pensare all’eredità che Terence ci lascia in termini appunto di dedizione, fedeltà e soprattutto di amore per DON MATTEO e per tutti i telespettatori che in questi 20 anni ci hanno seguito. Oggi dobbiamo essere all’altezza del mito che non ci lascia ma come un padre ci guarda da lontano e ci osserva crescere. Consapevoli dell’eredità di Terence, abbiamo il dovere di impegnarci ancora di più e di portarla avanti con la massima dedizione e responsabilità. Lo dobbiamo ai milioni di italiani che guardano la serie e a Terence. A lui vogliamo dire ancora una volta…GRAZIE TERENCE HILL”.
Riusciranno, Lux Vide e Raoul Bova, a non rimpiangere questo azzardo? Intanto, il pubblico saluterà un personaggio che ha fatto la storia della fiction italiana, che ha aperto la strada ad un genere diventato intramontabile e fondamentale per la Rai – quello degli investigatori per caso – e che resterà per sempre nell’immaginario collettivo.
Terence Hill gira la sua ultima scena in Don Matteo. pic.twitter.com/sYTE13MnEb
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I video-saluti dei colleghi a Terence Hill
Il saluto di Nino Frassica a Terence Hill pic.twitter.com/YdcL8YEKMb — Stefania Stefanelli (@StefanelliSte) September 21, 2021
Il saluto di Maria Chiara Giannetta a Terence Hill pic.twitter.com/5F4ShPciDv
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Il saluto di Maurizio Lastrico a Terence Hill pic.twitter.com/Z0WeTDBsbh — Stefania Stefanelli (@StefanelliSte) September 21, 2021
Il saluto di Flavio Insinna a Terence Hill pic.twitter.com/MImf9hXnHm
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Il saluto di Luca Argentero a Terence Hill pic.twitter.com/Pwh0oMqAwK — Stefania Stefanelli (@StefanelliSte) September 21, 2021
Il saluto di Giuseppe Zeno a Terence Hill pic.twitter.com/VPwXDAxCpN
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Il saluto di Pierpaolo Spollon a Terence Hill pic.twitter.com/AcZN5Bz17G — Stefania Stefanelli (@StefanelliSte) September 21, 2021
1. pietrgaf ha scritto:
21 settembre 2021 alle 13:03