L’interruzione del campionato di calcio di Serie A a causa dell’emergenza Coronavirus non porterà sconti, né dilazioni di pagamento, a Sky per i diritti televisivi. La pay TV, nonostante le richieste, dovrà dunque versare regolarmente l’ultima rata prevista di 130 milioni di euro.
Sky, in sostanza, ha ‘proposto’ una riduzione del compenso complice lo stop forzato della Serie A ai primi di marzo, ma la Lega Calcio ha risposto picche. L’organo principale del calcio italiano non ammette modifiche sul contratto dei diritti TV, come già dimostrato quando ci fu la proposta – respinta – di trasmettere le partite in chiaro.
Identica sorte per DAZN, il servizio di streaming online, che come è noto ha i diritti di tre partite ad ogni turno. In questo caso, la rata da pagare è di circa 30 milioni di euro.
Serie A, le squadre dicono sì al ritorno in campo
L’assemblea della Lega Serie A, riunitasi questa mattina, ha confermato, con voto unanime di tutte le venti società collegate in video conferenza, l’intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019/2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza.
La ripresa dell’attività sportiva, nella cosiddetta Fase 2, come già evidenziato in passato, avverrà – si legge nella nota – in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori.
1. controcorrente ha scritto:
21 aprile 2020 alle 19:23