La Champions League in chiaro è tornata sulle reti Mediaset dopo 6 anni di messa in onda targata Rai Sport e i big match trasmessi da Canale5 e Italia1 sono tornati ad essere commentati dalla voce di Sandro Piccinini, boss delle telecronache del Biscione. Questa sera l’ammiraglia Mediaset, reduce da una serie di prime time inchiodati al 10%, ha provato a risollevare i suoi ascolti in prima serata con il partitone Borussia Dortmund-Real Madrid valido per le semifinali della più importante competizione per club.
Peccato che lo spettacolo visto sul terreno del Westfalenstadion (4-1 per i tedeschi e sprazzi di ottimo calcio) non sia stato accompagnato da un altrettanto esaltante commento tecnico. Piccinini è uno che spacca, che divide gli appassionati: c’è chi lo ama e chi non lo apprezza. Noi apparteniamo alla seconda parrocchia. Forse troppo ben abituati dalle telecronache ascoltate la domenica pomeriggio e nelle notti di Champions League sulle pay tv non riusciamo proprio a comprendere lo stile ansiogeno ed eccessivamente rumoroso del principale commentatore di casa Mediaset. Aldilà dei toni, però, quel che non ci piace di Piccinini è la povertà del suo vocabolario tecnico.
Il problema è proprio lessicale. Non c’è azione, gol o giocata (anche quelle non eccessivamente spettacolari) che non sia sottolineata dall’ormai celebre “Incredibile!“, da tempo vero e proprio marchio di fabbrica delle telecronache di Piccinini. Al celebre intercalare si è da poco aggiunto un altro tormentone. Provate a contare – a maggior ragione in un match pieno ad altissimo tasso tecnico come quello di ieri sera – quante volte il buon Sandro si riferisce all’azione appena terminata pronunciando l’aggettivo “Eccezionale!“. Non vi basterà un pallottoliere, per Piccinini è tutto “eccezionale” in 90 minuti giocati sul filo del superlativo assoluto.