Mediaset



25
aprile

CHAMPIONS LEAGUE: REGALATE UN VOCABOLARIO A SANDRO PICCININI!

Sandro Piccinini

La Champions League in chiaro è tornata sulle reti Mediaset dopo 6 anni di messa in onda targata Rai Sport e i big match trasmessi da Canale5 e Italia1 sono tornati ad essere commentati dalla voce di Sandro Piccinini, boss delle telecronache del Biscione. Questa sera l’ammiraglia Mediaset, reduce da una serie di prime time inchiodati al 10%, ha provato a risollevare i suoi ascolti in prima serata con il partitone Borussia Dortmund-Real Madrid valido per le semifinali della più importante competizione per club.

Peccato che lo spettacolo visto sul terreno del Westfalenstadion (4-1 per i tedeschi e sprazzi di ottimo calcio) non sia stato accompagnato da un altrettanto esaltante commento tecnico. Piccinini è uno che spacca, che divide gli appassionati: c’è chi lo ama e chi non lo apprezza. Noi apparteniamo alla seconda parrocchia. Forse troppo ben abituati dalle telecronache ascoltate la domenica pomeriggio e nelle notti di Champions League sulle pay tv non riusciamo proprio a comprendere lo stile ansiogeno ed eccessivamente rumoroso del principale commentatore di casa Mediaset. Aldilà dei toni, però, quel che non ci piace di Piccinini è la povertà del suo vocabolario tecnico.

Il problema è proprio lessicale. Non c’è azione, gol o giocata (anche quelle non eccessivamente spettacolari) che non sia sottolineata dall’ormai celebre “Incredibile!“, da tempo vero e proprio marchio di fabbrica delle telecronache di Piccinini. Al celebre intercalare si è da poco aggiunto un altro tormentone. Provate a contare – a maggior ragione in un match pieno ad altissimo tasso tecnico come quello di ieri sera – quante volte il buon Sandro si riferisce all’azione appena terminata pronunciando l’aggettivo “Eccezionale!“. Non vi basterà un pallottoliere, per Piccinini è tutto “eccezionale” in 90 minuti giocati sul filo del superlativo assoluto.




4
aprile

MEDIASET: STIPENDI TAGLIATI IN TEMPO DI CRISI. CONFALONIERI GUADAGNA 811MILA EURO IN MENO

Piersilvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, Giuliano Adreani

I tempi d’oro sono finiti un po’ per tutti, e anche a Mediaset le contingenze della crisi hanno fatto sentire i loro effetti. Da un anno a questa parte la parola d’ordine sembra sia una sola: spending review. Nel 2012 l’azienda del Biscione ha risparmiato 307 milioni e per il 2014 l’obiettivo è fissato a quota 450 milioni. Del resto il fantasma dei conti in rosso è lì, sempre in agguato. Così si tira la cinghia a più livelli, e stavolta anche i vertici aziendali hanno dovuto fare i conti con i tagli.

Per questi ultimi, tuttavia, la manovra ha assunto tinte più light. Niente lacrime e sangue, insomma. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, la riduzione complessiva dei compensi di amministratori e dirigenti è stata infatti inferiore al 9%, pari a 1,16 milioni di euro. Piccoli o grandi che fossero, però, i tagli ci sono stati: nel 2012 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri si è ridotto lo stipendio di 811mila euro (-22%) e di conseguenza ha guadagnato 2 milioni e 745mila euro, più 293mila in azioni.

Il dirigente più pagato risulta invece Giuliano Adreani, Presidente e Amministratore Delegato di Publitalia, che guadagna 2 milioni e 987mila euro, più 176mila in azioni. Il suo compenso è stato ridotto del 10%. Il vicepresidente Piersilvio Berlusconi ha invece incassato 1milione e 464mila euro (più 243mila in titoli), con una decurtazione dell’1,41% sul 2011. Accanto ai tagli, però, l’azienda del Biscione ha anche erogato alcuni premi “una tantum” ai dirigenti con responsabilità strategiche.


27
marzo

MEDIASET PERDITA DI 235 MILIONI DI EURO NEL 2012. RIDOTTI I COSTI DI OLTRE 300 MLN

Piersilvio Berlusconi

(ANSA) Nel 2012 Mediaset ha accusato la prima perdita dalla sua quotazione in Borsa nel 1996: il rosso é di 235 milioni, con un forte impatto delle svalutazioni. In frenata i ricavi a 3.720 milioni (-12%). Come previsto dagli analisti non sarà distribuito dividendo, ma il gruppo “guarda al futuro con buone prospettive di redditività”. Considerata la forte contrazione del mercato pubblicitario e televisivo sia in Italia sia in Spagna, Mediaset “in Italia ha lavorato per effettuare nel bilancio 2012 svalutazioni e accantonamenti al fine di adeguare al nuovo contesto i valori dei principali diritti sportivi e delle risorse artistiche e ha stanziato oneri di ristrutturazione non ricorrenti: l’impatto netto di questi interventi - spiega il gruppo – è stato pari complessivamente a 307,8 milioni di euro”.

Il risultato operativo (Ebit) 2012 al netto degli oneri non ricorrenti, delle svalutazioni e degli accantonamenti avrebbe chiuso in positivo per 72,4 milioni di euro mentre il risultato netto sarebbe stato in perdita di 47,2 milioni di euro, di poco superiore alle stime degli analisti, che vedevano un ‘rosso’ tra i 40 e i 45 milioni. In linea con le previsioni invece la scivolata del fatturato. Nei primi mesi del 2013 la raccolta pubblicitaria sta registrando una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in linea con l’ultimo trimestre del 2012.

“Tuttavia i principali clienti e media buyers nei rispettivi Paesi - afferma Mediaset - trasferiscono sul mercato segnali di maggiore dinamicità e di stabilizzazione per la seconda parte dell’anno. In ogni caso, la scarsa visibilità e la situazione di incertezza e instabilità economica nei due Paesi non consentono al momento di formulare previsioni attendibili circa l’evoluzione dei ricavi pubblicitari su base annua” e “in Italia il gruppo rimane focalizzato nell’implementazione del previsto piano di riduzione della spesa che decrescerà di 450 milioni di euro all’anno entro il 2014.

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22
marzo

PIERSILVIO BERLUSCONI “CAMBIA” MEDIASET: RETE 4 SARA’ UNA LA7 PIU’ POPOLARE. NIENTE FILM E SERIE TV SU CANALE 5

Piersilvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset

Il 2013 sarà l’anno zero della nuova Mediaset. Piersilvio Berlusconi annuncia una sorta di rivoluzione per le tre reti generaliste del Biscione, chiamate ad arginare una crisi che, tradotta in numeri, vale il primo bilancio in rosso nella storia dell’azienda (un passivo di circa 45 milioni di euro). Un taglio ai costi, dunque, è stato inevitabile; dagli studi televisivi ai cachet delle star, fino alle nuove fiction che “a parità di qualità, costeranno il 30% in meno a serata”.

Meno film e più prodotti italiani ed esclusivi è un po’ la ricetta base, a cominciare da Italia 1:

Punteremo con decisione sull’intrattenimento autoprodotto – dichiara Berlusconi a La Stampa – Per intenderci a programmi tipo Le Iene, Colorado, Wild… Ma oseremo anche con prodotti meno sicuri sul piano degli ascolti pur di sperimentare nuovi linguaggi. Vedremo i primi effetti già in autunno”.

Interessante, invece, è la nuova identità che si appresta ad assumere Rete 4:


19
marzo

LA FABBRICA DEL SORRISO COMPIE 10 ANNI E RADDOPPIA LA DURATA

La fabbrica del sorriso - il logo

Il Tg5 delle 13.00 del 17 marzo ha inaugurato la nuova maratona benefica e solidale promossa da La fabbrica del sorriso quest’anno dedicata alla “Cura dell’infanzia“. Proprio nel 2013 l’iniziativa di Mediafriends compie dieci anni e decide di festeggiare questo importante traguardo dilatando il suo operato per due settimane su tutte le reti Mediaset e R101.

Con 2 o 5 euro di donazione i telespettatori potranno salvare, o rendere meno dura, la vita di moltissimi bambini, in Italia e all’estero, purtroppo legati a condizioni disagevoli di sopravvivenza. Tra oltre 400 progetti, quest’anno Mediafriends ha selezionato quelli di due grandi associazioni: MSF (Medici Senza Frontiere) e AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma). La maratona benefica iniziata domenica continuerà fino al 31 marzo, promossa dai magazine di Videonews Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque.

Ad occuparsi dell’iniziativa anche Terra, Verissimo, Le iene, Quinta Colonna, Quarto Grado, Forum, Zelig,Amici e molti altri programmi d’intrattenimento targati Mediaset. Su Italia 2, poi, giovedì 28 marzo 2013, Studio Aperto trasmetterà uno speciale condotto da Silvia Carrera e dedicato al film “MSF (un)limited”, il documentario che racconta l’operato di Medici Senza Frontiere nel mondo. Ulteriore spazio verrà, inoltre, riservato dalle produzioni e dalla Direzione Sport Mediaset insieme ai telegiornali delle tre reti e il canale all news Tgcom 24 fino al 31 marzo, data in cui sarà resa nota la cifra complessiva raggiunta dalla Fabbrica del sorriso.





25
gennaio

FORUM: CONDANNA A RISARCIRE IL COMUNE DI NARDO’. RITA DALLA CHIESA A DM: “PARADOSSALE! IL PROCEDIMENTO PENALE ERA STATO ARCHIVIATO”

Forum

Tra i due litiganti non sempre il terzo gode. Ne sanno qualcosa Rita Dalla Chiesa e RTI Spa (società del gruppo Mediaset), condannati a pagare un risarcimento di 20.000 euro al comune di Nardò (in provincia di Lecce). A stabilirlo – come si evince da una nota dell’AGI – è la sentenza del giudice del tribunale civile della città salentina, Katia Pinto, che si è espressa a favore dell’accusa.

Il fattaccio risale ad una puntata di Forum trasmessa il 19 aprile 2007, nel corso della quale vennero mostrate le immagini di un cittadino di Nardò che “denigrava” il proprio comune per averlo abbandonato e costretto a vivere e dormire in macchina, privandolo dell’accesso ad una casa popolare.

Ma c’è un però. Contattata da DM, Rita Dalla Chiesa commenta così la vicenda: «Non sapevo assolutamente nulla di questa condanna. Neanche mi ricordavo l’episodio, anche perchè nel 2009 il procedimento era stato archiviato dal tribunale di Lecce, che aveva confermato vera la storia di quest’uomo che viveva in macchina. Dove, fra l’altro, aveva la residenza anagrafica. La mia produttrice è andata a rivedere gli atti, e risulta che il giudice dell’archiviazione ha rilevato un “evidente pubblico interesse alla conoscenza della singolare vicenda per cui vi è querela, oggetto della trasmissione televisiva Forum”. Evidentemente, il Sindaco ha voluto proseguire il procedimento in sede civile. Paradossale!!!! Il tutto nasce dalla difesa dei diritti di un cittadino che ci aveva mandato un fax raccontandoci la sua storia.Difendere i diritti di un cittadino in difficolta’ oggettive mi sembrava normale. Mi spiace che sia successo a Nardò, in una terra che io amo moltissimo.»

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2
gennaio

ASCOLTI TV 2012: VINCE LA RAI MA ANCHE MEDIASET…

Ascolti tv 2012 - Auditel

Ascolti tv 2012 - Auditel

Siamo alle solite: anno nuovo e vecchie abitudini per Rai e Mediaset. Il 2013 infatti si è aperto con il consueto comunicato di inizio anno delle due aziende, in cui si elogiano gli ascolti conseguiti dalle proprie reti nell’anno appena salutato. Sia chiaro, ovviamente tutti vincono e nessuno perde. E quindi se Rai1 è leader, lo è anche Canale5…

L’azienda pubblica ci tiene a precisare che è ancora leader di mercato con il 39.8% nelle 24 ore e il 41.3% in prima serata “distanziando tutti i concorrenti”. Il Biscione ci tiene a sottolineare invece che le sue reti hanno raggiunto in totale il 37.8% in prima serata, nel target commerciale. Un dato ovviamente ritenuto ottimo, soprattutto perché sui “gruppi concorrenti si sono svolti due eventi sportivi di grande rilevanza“. In sostanza, se il dato è ottimo ma non eccezionale la colpa è degli altri.

Entrando nel dettaglio, Rai1 è leader con il 18.3% nell’intera giornata e un ottimo 19.4% in prima serata dove segna un +0.4% rispetto al 2011 (nessun dettaglio invece per le 24 ore). Anche Canale5 è leader e si conferma prima rete italiana in prima serata con un poco lusinghiero 18.1%… nel target commerciale, ossia nel pubblico 15-64 anni perché ritenuto – da Mediaset – quello di maggiore interesse per gli investitori. Rai2 è invece la terza rete dopo le due ammiraglie con l’8.4% in prima serata, quarta invece nelle 24 ore con il 7.6%. Per Italia1 – come per Canale 5 – a Cologno preferiscono glissare sul totale giornata, riportando solo la prima serata in cui la rete giovane è (ovviamente!) al terzo posto dopo le due ammiraglie con l’8.9% di share (ancora, solo nel target commerciale). Per quanto riguarda Rai3, con il 7.7% di share è la terza rete più vista nel totale giornata, quarta in prima serata con l’8.3% di share. Rete4 invece è non pervenuta nel comunicato del Biscione.


22
dicembre

MASSIMO DONELLI: LA BELLA SODDISFAZIONE DI LASCIARE DA VINCENTE. DURANTE LA MIA GESTIONE SONO STATI LANCIATI 46 PROGRAMMI

Massimo Donelli

E’ un Massimo Donelli in vena di bilanci quello che in un’intervista a Sorrisi.com (sia mai affidarsi ad un altro sito/blog!) traccia un breve profilo dei suoi sei anni alla direzione della principale rete di Mediaset. Dopo il comunicato ufficiale di ieri in cui l’azienda di Cologno Monzese annunciava un cambio dei protagonisti alla direzione di alcuni rami aziendali (che porterà Scheri ad essere il numero uno di Canale 5) era utile e necessario ascoltare le sensazioni di questo momento da colui che dal primo gennaio 2013 sarà direttore dell’area Sviluppo e Comunicazione Tv.

Un cambio ‘condiviso‘, stando a quanto dichiara Donelli:

”Da prima dell’estate avevo manifestato all’azienda la volontà di andare in pensione appena compiuti i 60 anni, ossia fra un anno. E, contestualmente, avevo dato la disponibilità a lasciare nel momento stesso in cui l’azienda avesse trovato il mio successore. La tv, infatti, è come l’industria dell’auto: si lavora ai nuovi titoli con due-tre anni d’anticipo. Era giusto, perciò, che avvisassi per tempo e che per tempo mi facessi da parte. Mediaset ha molto apprezzato questo comportamento leale.”

In barba alle critiche sul suo operato, soprattutto su alcune scelte delle ultime stagioni e sulla perseveranza nello scommettere ancora su qualche volto molto bersagliato dall’opinione pubblica, si difende sfoderando un dato numerico ’storico’:

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