Mediaset



29
agosto

SERIE TV MEDIASET AUTUNNO 2014: THE LAST SHIP DAL 12 SETTEMBRE, ATTESA PER GOTHAM E ORANGE IS THE NEW BLACK

serie tv mediaset falco

Falco

Nuova stagione, nuovi telefilm sulle reti Mediaset. In autunno sui canali pay e free del gruppo di Cologno grande spazio sarà dato alla serialità con una serie di nuovi titoli.

Serie Tv Mediaset Autunno 2014: novità reti free

La parte del leone la fa Italia 1 che lancerà quattro nuovi telefilm in anteprima assoluta. A dare il via alla nuova stagione seriale, il 12 settembre, The Last Ship che segna il ritorno sul piccolo schermo di Eric Dane. L’ex “dottor Bollore” di Grey’s Anatomy sarà alle prese con un virus che ha decimato l’umanità e che solo l’equipaggio della nave della Marina da lui guidata può combattere. Arriva dalla Francia l’altra novità seriale di Italia1. Si chiama Falco e parla di un poliziotto che si risveglia dopo ventidue anni di coma affrontando criminali e affetti allo stesso modo: senza fronzoli e ipocrisie anni 2000. Protagonista il sex symbol transalpino Sagamore Stévenin. Promette di solleticare i cuori femminili anche Santiago Cabrera, tra gli interpreti de I Moschettieri, serie targata BBC tratta dalle avventure nate dalla penna di Alexandre Dumas.

Attesa anche per Gotham, prequel della gesta di Batman con il ragazzino che diverrà uomo-pipistrello ancora adolescente, visto attraverso gli occhi del detective James Gordon (interpretato da Ben McKenzie di The OC). Anche gli altri personaggi sono raccontati agli albori: da Catwoman a Joker, da Pinguino a Poison Ivy, fino al fedele maggiordomo Alfred. In questo caso Italia1 farà da apripista trasmettendo le prime due puntate il 12 ottobre mentre le successive saranno in onda su Premium Action dal 20 dello stesso mese. Per quanto riguarda i ritorni seriali, su Italia1 in autunno vedremo le nuove stagioni di CSI (ad ottobre in prime time), The Following. I nuovi episodi di Merlin, Revolution e Grimm saranno, invece, trasmessi dalla gemella Italia2. Per la gioia del pubblico teen, il canale 35 del dtt ospiterà per la prima volta in chiaro The Originals, spin off dell’acclamato The Vampire Diaries.




27
giugno

MEDIASET: NUOVA DIREZIONE PALINSESTI AFFIDATA A MARCO PAOLINI (AVRA’ PIU’ VOCE IN CAPITOLO DEI DIRETTORI DI RETE E RIDIMENSIONA ALESSANDRO SALEM)

Marco Paolini

Marco Paolini

[Da primaonline] Rti, la società di Mediaset che presidia tutta l’attività delle reti e dei contenuti, si è data una nuova organizzazione per mettersi al passo col mondo multipiattaforma in cui gioca da protagonista con tre reti generaliste, otto canali tematici gratuiti, la pay tv e l’area web. La forte novità è la nascita della Direzione generale Palinsesti e distribuzione che viene affidata a Marco Paolini, l’ex direttore del Marketing strategico, e si affianca alla direzione generale Contenuti di Alessandro Salem, già direttore generale delle reti e dei contenuti. Entrambi riportano direttamente a Pier Silvio Berlusconi, presidente e ad di Rti.

Le aree di competenza di Marco Paolini

Una ripartizione dei poteri mirata a far sì che Paolini indichi i fabbisogni con il compito di distribuire in maniera ottimale su tutte le piattaforme i contenuti che vengono realizzati da Salem. Paolini controllerà una grandissima area di cui fanno parte le tre direzioni di rete – Canale 5 (Giancarlo Scheri), Italia 1 (Luca Tiraboschi), Rete 4 (Giuseppe Feyles) – con i canali specializzati; la direzione Pay line e non line, ovvero tutta la parte editoriale di Mediaset Premium sotto Marco Leonardi; la direzione Distribuzione digitale, ovvero lo sviluppo dell’on line, tenuta provvisoriamente ad interim da Paolini. Inoltre fanno capo a Paolini anche le seguenti direzioni di staff: Gestione diritti (Giovanni Modina), Innovazione e sviluppo free tv (Miriam Pisani) e Coordinamento e marketing dei palinsesti (Maurizio Colombo).

Le aree di competenza di Alessandro Salem

Salem invece controllerà tutta la produzione dei Contenuti avendo sotto di sé la direzione Fiction di Antonino Antonucci Ferrara; la direzione Intrattenimento di Massimo Porta; la società Medusa – di cui sono presidente e amministratore delegato Carlo Rossella e Gianpaolo Letta con un contratto rinnovato per tre anni -; la società Tao Due, di cui è presidente Salem e amministratori delegati Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt; la direzione Risorse artistiche di Giorgio Restelli. A Salem rispondono anche le direzioni di staff Business affaire contenuti e product placement (Giovanni Alfieri) e Marketing di prodotto (Beniamino Clericetti).


26
giugno

DIRITTI TV SERIE A 2015-2018: TUTTO IL CAMPIONATO SU SKY, LE BIG ANCHE SU MEDIASET

Serie A

L’annuncio ufficiale da parte della Lega Calcio sull’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2015-2018 dovrebbe arrivare entro la mezzanotte di oggi (termine ultimo dopo una serie di rinvii) ma, a quanto si apprende, Sky e Mediaset avrebbero trovato un accordo, fino a qualche ora fa nemmeno ipotizzabile.

Diritti tv Serie A 2015-2018: accordo tra Sky e Mediaset

Secondo indiscrezioni, infatti, le due tv concorrenti avrebbero raggiunto un accordo in base al quale – stando a quanto riportato dall’Ansa – tutte le partite della Serie A verrebbero trasmesse su Sky dalla stagione 2015/2016 alla stagione 2017/2018 e su Mediaset, nello stesso periodo, troverebbero comunque spazio tutte le partite, in casa e in trasferta, delle big del campionato, Roma compresa.

Per La Gazzetta dello Sport, Sky si sarebbe aggiudicata il pacchetto A relativo alle otto squadre sul satellite per un valore di 357 milioni di euro annui. Il pacchetto B, che comprende la stessa offerta ma sul digitale, andrebbe a Mediaset per una cifra pari a 280 milioni annui. La tv del Biscione, inoltre, si sarebbe aggiudicata anche il pacchetto D (per 306 milioni), ovvero le partite delle restanti 12 squadre, che – frutto dell’accordo trovato con la concorrenza – rivenderebbe in esclusiva a Sky. Ma nella sua offerta, oltre alle partite di Inter, Juventus, Milan e Napoli, sono compresi anche i match della Roma, in un primo momento inserita nel pacchetto D.





25
giugno

SERIE A, SKY VS MEDIASET: ECCO I TRE POSSIBILI SCENARI E PERCHE’ LA VITTORIA DI SKY POTREBBE ESSER LECITA

Sky vs Mediaset: asta diritti tv Serie A

Sky vs Mediaset: asta diritti tv Serie A

Ma qualcuno ha veramente capito per quale motivo tra Sky e Mediaset è iniziata una guerra di “diffide” sull’asta per i diritti della Serie A che la Lega Calcio dovrà assegnare? In realtà la questione è molto più semplice di quanto si possa pensare, e visto che sui giornali se ne stanno leggendo di ogni, abbiamo deciso di spiegarvela per filo e per segno. L’azienda guidata da Andrea Zappia ha vinto sia il pacchetto A, per i diritti delle 8 squadre “top” sul satellite, che il pacchetto B, per gli stessi diritti ma sul digitale terrestre, ovvero ha effettuato l’offerta più alta come da regola d’asta.

Quella di Mediaset è risultata invece la seconda migliore offerta per il pacchetto A, e la terza migliore offerta per il pacchetto B, dove invece è stata Fox a proporre la seconda migliore offerta. Ora la questione si fa parecchio interessante, perché – stando anche alla legge Melandri, nata per evitare monopoli – un singolo soggetto non può accaparrarsi l’esclusiva sui pacchetti A e B contemporaneamente. Dunque, Sky può o non può aggiudicarsi entrambi?

Diritti Serie A, prima ipotesi: a Sky assegnati i pacchetti A e B

La risposta è nì, e molto dipende dalle interpretazioni. La Lega può ovviamente assegnare entrambi i pacchetti a Sky, a patto che rivenda uno dei due ad un soggetto terzo, come peraltro già avviene – seppur con le dovute differenze – con le competizioni internazionali che richiedono un certo numero di ore in chiaro (si pensi ai Mondiali e alla Formula 1), in parte in diretta e in parte in differita. E il soggetto terzo non potrebbe che essere Fox, ovvero di nuovo News Corp., poiché di fatto rappresenta un soggetto indipendente rispetto a Sky. Dopotutto il precedente già c’è e porta il nome di Cielo: il canale in chiaro che fa capo, in pratica, a Sky, è in realtà di proprietà di News Corp. Station Europe, dal momento che l’azienda satelittare – che pure fa capo a News Corp. – non poteva – all’epoca – presentarsi direttamente sul DTT mantenendo il monopolio sul satellite.

Diritti Serie A, seconda ipotesi: a Sky il pacchetto A, a Fox il B


24
giugno

DIRITTI TV SERIE A 2015-2018: SKY DIFFIDA LA LEGA CALCIO MA MEDIASET NON CI STA

Diritti tv Serie A

Volano gli stracci ed ora anche le diffide nella querelle per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2015-2018. Ieri la Lega Calcio si è riunita in consiglio dopo aver ricevuto una diffida da Sky; la pay tv di Rupert Murdoch, infatti, ha espressamente contestato nero su bianco quello che considera un mancato rispetto delle regole (l’asta dei diritti – sostengono i vertici Sky – deve andare a chi offre di più). La decisione finale è stata nuovamente rinviata (il consiglio si riunirà domani), mentre da Mediaset arriva una controdiffida per evitare che tutte le partite finiscano alla concorrenza.

Diritti tv Serie A 2015-2018: Sky diffida la Lega…

La questione diffide è partita da Sky con una lettera inviata alla Lega Calcio:

“Non possiamo accettare l’idea che l’assegnazione dei diritti della Serie A avvenga secondo principi e ipotesi non regolari e non previste dal bando, le cui linee guida sono state preventivamente approvate dalle Autorità indipendenti – si legge nella nota diramata ieri – E’ un passo a cui siamo stati costretti: noi abbiamo fatto le offerte più alte.

… e Mediaset replica con una controdiffida

Il nodo da sciogliere sono sostanzialmente i pacchetti A e B, ovvero le partite di otto squadre (di cui quattro big) rispettivamente sul satellite e sul digitale. Sky ha fatto l’offerta più alta per entrambi, ma Mediaset contesta che sia un unico operatore a garantire i due pacchetti. E, temendo di restare a mani vuote, lancia una controdiffida a poche ore dall’”appello” che Sky ha inviato alla Lega Calcio.

“Inutile far finta di non capire: assegnare a un unico operatore pay le 248 partite delle otto squadre di Serie A che da sole rappresentano oltre l’86% dei telespettatori tifosi italiani è esattamente quello che la Legge, le autorità regolamentari e la stessa Lega Calcio Serie A hanno sempre voluto impedire a difesa dei consumatori e della concorrenza”





21
giugno

DIRITTI TV SERIE A 2015/2018: CONTINUANO A VOLARE STRACCI TRA SKY E MEDIASET

Serie A

Serie A

Comunicato Mediaset

Ieri, venerdì 20 giugno 2014, nel corso del pre partita di Italia-Costa Rica, sui canali Sky è stato trasmesso un messaggio letto dalla conduttrice Ilaria D’Amico, in riferimento alla questione riguardante l’assegnazione dei diritti tv del triennio 2015-18 di Serie A.

Oggi, sabato 21 giugno 2014, all’interno dell’edizione delle ore 13.00 di “Sport Mediaset”, condotta da Mino Taveri su Italia 1, Mediaset precisa: “Parliamo ancora di calcio, perché non c’è solo quello giocato dei Mondiali. C’è anche un’altra partita in corso, quella per l’assegnazione dei diritti del campionato di Serie A nel triennio 2015-18. Alla vigilia della settimana decisiva, lunedì 23 giugno e’ prevista l’assemblea della Lega, Sky, che e’, nella metafora della partita, giocatore in campo esattamente come Mediaset, ha affidato a Ilaria D’Amico un appello il cui senso e’ questo: vince chi segna di più rispettando le regole.

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7
giugno

DIRITTI TV SERIE A 2015-2018: RISCHIO ANNULLAMENTO DELL’ASTA

Sky - Serie A

Ieri è scaduto il termine ultimo per presentare le offerte relative all’acquisizione dei diritti tv della Serie A di calcio nel periodo che va dal 2015 al 2018 (tre stagioni). Lo scontro tra Sky e Mediaset Premium si è “arricchito” di due new entry: l’asta, infatti, ha registrato anche le proposte di Fox Sports ed Eurosport. Ma le indiscrezioni hanno fin da subito parlato di una sorta di cappotto Sky ai danni del Biscione. E tra le due tv volano di nuovo stracci.

Diritti tv Serie A – Mediaset ironizza: Sky è come Grillo alle Europee, doveva vincere e invece…

La Gazzetta dello Sport ha rivelato di una mega offerta della tv di Ruper Murdoch per i due pacchetti A e B (sono le partite di 8 squadre, di cui 4 big, rispettivamente sul satellite e sul digitale), a cui si aggiunge il pacchetto D (le restanti 12 squadre) che Fox si sarebbe assicurata grazie all’offerta più alta. Insomma, fosse confermato tale scenario ci troveremmo di fronte ad una sorta di monopolio di Sky (più Fox) sulla Serie A, con Mediaset clamorosamente al tappeto. E qui – come riporta anche il Corriere della Sera – arrivano le parole al veleno di Marco Paolini, direttore marketing strategico della tv di Berlusconi:

I pronostici davano Beppe Grillo vincitore alle Europee ma poi ha vinto Matteo Renzi

ha ironizzato, auspicando, dunque, una Mediaset tutt’altro che fuori dai giochi. Immediata la replica di Jacques Raynaud, vicepresidente esecutivo Sport Channels e Advertising di Sky Italia:


27
marzo

MEDIASET VS SKY: E’ GUERRA. IL BISCIONE DICE NO A BELEN INTERVISTATA SU SKYUNO

E poi c'è Cattelan - Skyuno

E poi c'è Cattelan - Skyuno

Siamo sempre abituati a leggere scenari e retroscena un po’ troppo fantascientifici sui giornali, e invece a volte la realtà supera nettamente la fantasia. Chi l’avrebbe mai detto che tra Sky e Mediaset potesse scatenarsi una vera e propria guerra fredda? A rivelarlo è stato Alessandro Cattelan che, in un’intervista al settimanale Chi, per presentare il nuovo show di seconda serata E poi c’è Cattelan, ha rilasciato qualche dettaglio sulla mancata presenza di Belen Rodriguez.

La showgirl argentina doveva infatti essere ospite del nuovo talk show di Sky Uno, ma qualcosa sembra essere andato decisamente storto. Ad opporsi, nonostante la nuova conduttrice di Italia1 avesse accettato di buon grado, è stata a quanto pare la stessa Mediaset, che sembra non aver affatto gradito lo “scippo” di Italia’s Got Talent. Ecco le dichiarazioni di Cattelan:

“Credo che il motivo stia sopra la nostra testa e riguardi gli equilibri fra le aziende Sky e Mediaset. Lei era contenta di venire ed è dispiaciuta di non poterci essere. Anch’io ero contento di averla, ci sarà un’altra occasione, non facciamone un caso”.

Che poi di tutto si tratta fuorché di uno scippo: se a Cologno Monzese hanno avuto 660 milioni di euro per l’acquisto in esclusiva della Champions League, i soldi chiesti da Fremantle Italia per i diritti del talent si potevano considerare quasi degli “spiccioli”. Evidentemente, nonostante la media d’ascolti altissima rispetto al trend di Canale5, il talent con De Filippi, Scotti e Zerbi non era considerato economicamente così fruttifero.