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Citadel Honey Bunny: il capitolo indiano è il migliore della saga Prime Video
di Stefania Stefanelli
04/12/2024 - 14:54
© US Prime Video
4 /5
Il rischio overdose era altissimo, perchè sfornare tre capitoli diversi della stessa serie tv in un anno e mezzo è decisamente un azzardo. Tuttavia, dal momento che l’ultimo, Citadel: Honey Bunny, si è rivelato il migliore, possiamo dire che la cavalcata di Prime Video ha avuto un suo senso.
Il capitolo indiano della storia di spionaggio nata un anno fa con quello americano, arriva poco dopo Citadel: Diana, che ha raccontato una vicenda futuristica e complicata impreziosita dall’interpretazione della protagonista Matilda De Angelis. Ma la storia degli agenti Honey (Samantha Ruth Prabhu) e Bunny (Varun Dhawan), che si muovono tra il 1992 e il 2000 a Bombay/Mumbai, ha tutto un altro sapore.
Il primo grande pregio della versione indiana è la semplicità. Certo, siamo in una storia di spionaggio e dunque non mancano trucchetti e doppi giochi, ma il susseguirsi dei fatti non è troppo arzigogolato e si riesce a seguire senza fatica.
Poi, dopo l’eccessiva e fredda modernità della versione italiana, il calore e i colori dell’India sembrano un balsamo. E il legame tra i due protagonisti riesce a dare emozione e coinvolgere lo spettatore, che assiste dunque alle tante scene d’azione e combattimento con urgenza e partecipazione.
Citadel: Honey Bunny: i collegamenti con Citadel e Citadel: Diana
La storia ha alcune affinità con la prima Citadel, perchè anche qui i due protagonisti si ritrovano dopo anni di lontananza e hanno una figlia in comune. Ma non si tratta di un remake, bensì di un prequel, perchè la sorprendente bambina (Kashvi Majmundar) è un valore aggiunto non da poco: da grande vuole fare anche lei l’agente e si chiama Nadia, proprio come la protagonista della versione americana, interpretata dall’attrice indiana Priyanka Chopra Jonas.
E i collegamenti non finiscono qui, perchè in Citadel: Honey Bunny si fa anche riferimento ad un giovanissimo Ettore Zani, ovvero uno dei personaggi di Citadel: Diana.
E’ la chiusura (provvisoria, perchè altri capitoli verranno) di un cerchio che in sei episodi inquadra meglio il contesto generale e unisce i vari punti sparsi finora nelle altre serie. Se ci aggiungiamo la bravura degli interpreti, i rovesciamenti e colpi di scena narrativi, possiamo considerare questo terzo capitolo il classico dulcis in fundo.