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TG1: TIZIANA FERRARIO DISCRIMINATA. IL TRIBUNALE CONFERMA IL REINTEGRO DELLA GIORNALISTA

di Marco Leardi

07/03/2011 - 18:41

TG1: TIZIANA FERRARIO DISCRIMINATA. IL TRIBUNALE CONFERMA IL REINTEGRO DELLA GIORNALISTA

Tiziana Ferrario

Minzo, la senti questa voce?! Tiziana Ferrario deve essere reintegrata al Tg1: lo ha (ri)stabilito il giudice. Il tribunale di Roma ha infatti rigettato il ricorso della Rai contro l’ordine di riammettere la giornalista alla conduzione del notiziario e alle mansioni di inviata per i grandi eventi (maggiori info sulla sentenza del 28 dicembre scorso, qui). Oggi la magistratura ha nuovamente respinto quella che era stata una decisione presa da Augusto Minzolini nell’ambito della sua redazione. 

Mettendo in atto di un progetto di “svecchiamento” del Tg1, il direttorissimo aveva infatti sostituito Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e la stessa Ferrario, da anni presenze stabili della conduzione in video. Qualcuno aveva subito gridato all’epurazione forse ignorando che, anche quando discutibile, la distribuzione delle mansioni lavorative rientra nelle competenze del responsabile di redazione. Ma i giudici disposero il reintegro di Tiziana Ferrario, con una sentenza che oggi viene confermata. “Sussistono elementi indiziari che convergono univocamente nel far ritenere che lo spostamento della lavoratrice dalle mansioni di conduttrice di telegiornale sia da addebitare più che ad effettive esigenze organizzative ad una volontà ritorsiva posta in essere dai vertici della redazione al fine di sanzionare il dissenso manifestato dalla giornalista nei confronti della linea editoriale impressa al telegiornale dal direttore” si legge nella decisione del Tribunale di Roma. 

La Ferrario esulta per la sentenza: “è il piu bel regalo che potessi ricevere per la festa dell’8 marzo, dopo mesi di dolorosa solitudine e umiliazione come donna“. E intanto sulla capoccia di Minzolini pende un’altra spada di Damocle: ora il direttore potrebbe essere costretto a far tornare in video la giornalista, tradendo così i suoi piani di “rinnovamento”. Anche Domenico e Giovanni Nicola D’amati, legali della anchorman, impugnano la decisione del tribunale e fanno notare che “ora la Rai non ha più alcun appiglio” per non eseguirla. 

Nella tv pubblica si rinnova così una prassi che ultimamente sta diventando fin troppo abituale: quella di piallare palinsesti e organigrammi redazionali a colpi di sentenze. Dirigenti e responsabili, pagati profumatamente per svolgere quel lavoro, rischiano di diventare meri esecuori di decisioni prese in sede legale. Una circostanza anomala, che andrebbe prevenuta e non tanto discussa ex post.

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14 commenti su "TG1: TIZIANA FERRARIO DISCRIMINATA. IL TRIBUNALE CONFERMA IL REINTEGRO DELLA GIORNALISTA"

  1. @(S)leardi - Il ridicolo lo stiamo rasentando soltanto per te, quindi usa anche qui il condizionale. - La distinzione tra buoni e cattivi, servi e paladini non l'ho mai pensata. Sei dunque pregato di non attribuirmi pensieri che non mai espresso. - Sulla Ferrario c'è una sentenza a SUO FAVORE, e se avessi voluto attenerti ai fatti, avresti dovuto rimarcare questo anzichè parlare di ingerenze dei giudici sulle decisioni RAI. Ti contraddici da solo. - Sull'intervista servile, ti dò ragione. Se non hai la capacità di ammettere che lo fosse, allora il ridicolo non è solo rasentato, ma abbondantemente oltrepassato. Come il limite di faziosità dei tuoi post.

  2. Marco Leardi dice:

    @ fra. direi di finirla qui perchè stiamo rasentando il ridicolo... il mondo non è diviso in buoni e cattivi, servi e paladini, potenziali Minzolini e potenziali Santoro. Sulla Ferrario c'è una sentenza, sull'intervista di "completo asservimento" del Tg1 no, quindi il condizionale è legittimo (doveroso?!). E poi sai, può esserci anche qualcuno che non la pensa come te: fattene una ragione.

  3. I post a cui fai riferimento: - il post sugli ascolti del TG1 in calo: fai una disamina dicendo che è fisiologico e normale che si possa perdere. non menzioni il completo asservimento al potere. - il post sull intervista servile a berlusconi. Ne parli nell'incipit e poi ti lanci sulla replica fatta da minzolin, citando un'intervista a Prodi fatta anni prima. Infine nelle tue critiche a re Silvio & compagnia esordisci sempre con espressioni tipo: "i detrattori " "l'intervistatore avrebbe.....". Non ti esponi, cosa che invece fai chiaramente, per esempio, in questo articolo sulla Ferrario. Quando si trattata di re Silvio, attacchi con il condizionale e con l'impersonale, insomma. Per Saviano, Ferrario o altri invece il tuo "io" entra eccome in gioco. Potresti condurre il Tg1.

  4. Marco Leardi dice:

    @ fra. La lista dei conduttori avvicendati in Rai (non parlo solo di giornalisti, ovvio) è lunga. Sulle vicende di Santoro e Biagi ho le mie belle riserve, ma non difendo certo a priori chi ne ha ostacolato il lavoro e la professionalità! - Sul Tg1 ho scritto eccome, riguardo ai dati d'ascolto in sensibile calo ad esempio, ed ho anche scritto che di fronte alla linea editoriale di Minzolini sono gli ascoltatori a decretarne efficacia e serietà. Esiste il telecomando. - Ho scritto pure un bel post dettagliato sull'intervista a Berlusconi, raccontando dell'antico 'vizio' dei tg Rai di assecondare i premier in carica. Sta tutto nero su bianco, quindi certe critiche lasciano davvero il tempo che trovano.