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SANREMO 2010: TONY RENIS SOGNA LA TRIPLETTA CARRA’-CLERICI-VENTURA

di Cristian Tracà

13/07/2009 - 18:14

SANREMO 2010: TONY RENIS SOGNA LA TRIPLETTA CARRA’-CLERICI-VENTURA

Teatro Ariston, Sanremo

In casa Rai i tempi per dare un volto al nuovo Festival stringono e lo spettro, sempre più concreto, di ricadere nella  polvere dopo l’edizione sugli altari di Bonolis crea parecchie preoccupazioni. E’ così che si rincorrono le idee e si valutano diverse piste. Proprio ieri Tony Renis, direttore artistico nell’edizione condotta dalla Ventura, ha smosso le acque del dibattito, da qualche giorno quiete, lanciando l’idea di un festival con le migliori presentatrici dell’azienda. In questa sorta di Bello delle donne sul palco dell’Ariston infatti il cantate vedrebbe con favore la tripletta Carrà- Ventura- Clerici, una trovata francamente bizzarra, o meglio grottesca. 

Sembra di tornare agli esperimenti degli anni Novanta con il gioco preserale Luna Park, ma stavolta la multiconduzione porterebbe alla sovrapposizione di tre figure molto distanti tra di loro che difficilmente potrebbero arrivare ad uno stile medio omogeneo e gradevole. Del resto le tre conduttrici hanno già provato l’esperienza del Festival dando alla kermesse colori completamente diversi nelle rispettive edizioni.

Non decollò mai l’edizione della Carrà, e nel frattempo un decennio ha ulteriormente ingessato la conduzione della Raffaella nazionale, che persino nell’ultima edizione della sua leggendaria creatura Carramba ha mostrato ormai una poca conciliabilità con i ritmi della televisione contemporanea e l’auditel non ha avuto mai picchi significativi nonostante i soldi disseminati ai telespettatori e il sostegno dell’esercito dei Boys (persino la Balivo ormai in Rai può fare la voce grossa con la celebre collega). Il suo garbo un pò convenzionale e le dinamiche un pò troppo prevedibili dei suoi show come potrebbero mai conciliarsi con il ciclone Ventura?

L’edizione, molto lasvegasiana, di SuperSimo infatti nonostante contribuì a sciogliere la rigida solennità formale tutta baudiana, preparando di fatto la strada al grande boom dell’anno successivo del re Mida dell’Ariston Bonolis, risultò indigesta ai più per lo stile troppo simile a Quelli che il Calcio (basti ricordare ad esempio l’ introduzione con voce off di Gnocchi immediatamente dopo il tripudio del gingle della mondovisione). Il vulcano Ventura, ormai fuori da X-Factor, con la carica e la veracità che contraddistingue la sua conduzione, specie nelle rocambolesche situazioni che si creano ogni anno all’Isola, è diventato formidabile icona di tutto un nuovo modo di percepire lo spettacolo e la vita, e meriterebbe una seconda possibilità, anche per sfatare il tabù di Rai1. Ma il  suo profilo di donna furba, spontanea e in carriera è difficilmente conciliabile in quanto si è ritagliata un suo spazio consistente proprio in virtù del suo essere un’alternativa al canone dell’ammiraglia della tv di stato che marciava sui toni della Carlucci e della Carrà stessa.

Terza, ma non per importanza, Antonella Clerici, mamma e casalinga sui generis, proiezione della donna media italiana alle prese con le piccole grandi questioni della quotidianità. Per l’affetto dimostratole dal pubblico (non vuole proprio mollarla  La prova del cuoco a cui deve tutta la sua popolarità infatti), o forse come ricompensa allo “sgarbo” subito, la nostra continuerà a lottare per guadagnarsi la possibilità della ribalta sanremese (verosimilmente come unica conduttrice o al massimo di nuovo in coppia con un presentatore come ai tempi di Bonolis). Un ulteriore successo all’Ariston conferirebbe alla sua spiritosa vaporosità, alla sua essenza da vicina di casa simpatica invitata al gran ballo, il riconoscimento definitivo come volto rosa di Rai1. Ma è davvero difficlie immaginarla con le sue ironiche balze ottocentesche, con i suoi doppi sensi esuberanti a fianco della peperina Ventura che con i suoi look very cool e le sue ampie mimiche vuole sempre essere protagonista, o peggio ancora con la signora Carrà che non fa della naturalezza sul palco la sua dota migliore e davanti a qualche trovata dell’Antonellina rimarrebbe tramortita.

Tre primedonne con target e style molto distanti per tentare di coinvolgere più pubblico possibile, per portare ognuna la sua dose di acqua al mulino Rai. Torna alla mente, come esempio negativo di poco fortunate armonizzazioni di diversità, tlo scarso risultato del terzetto canoro Pupo-Belli-Youssou N’Dour. Si passi il paragone ma in questo caso c’è il rischio di un flop altrettanto grottesco, degno quasi dell’edizione di Panariello; c’è il pericolo, qualora ognuna delle tre accettasse di ridurre la propria dimensione egotica, di dare un’identità confusa al Festival e ai telespettatori rendendo scottante la patata già bollente del dopo Bonolis. 

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37 commenti su "SANREMO 2010: TONY RENIS SOGNA LA TRIPLETTA CARRA’-CLERICI-VENTURA"

  1. Forse tony renis dovrebbe solo tacere o perlomeno non interferire sulla questione sanremo perché fa solo ricordare il macello che ha combinato nel 2004 con false promesse, screzi e liti con la ventura che non è stata affatto sostenuta dal direttore artistico, anzi quest ultimo le ha creato solo problemi e messo i bastoni tra le ruote. Che queste sue buone parole anche riguardo alla ventura siano una sorta di sviolinata nei suoi confronti per proporsi per una ulteriore direzione artistica?! In tal caso penso proprio che la risposta di simona sarebbe, con faccia da sfottò: dimmi quando tu verrai dimmi quando quando quando... :-D

  2. Tony Renis musicalmente il festival l'ha distrutto! -.-

  3. Io non sono riuscito a vedere Carramba per più di tre minuti figuriamoci un intero festival. Sarebbe un flop micidiale a mio parere. Credo che ormai la signora Carrà, con tutto il rispetto per la grande donna di spettacolo che è stata, non riesca a stare al passo coi ritmi più immediati della comunicazione e con la velocità dei cambiamenti. Ha quel sapore un po' retrò di varietà ormai anacronistico. Nemmeno la Clerici mi entusiasma ma le riconosco un grande appeal mediatico e una capacità di comunicare con il pubblico non indifferente. Conosco poco Carlo Pastore e credo sia un pò prestino per caricargli la zavorra di Sanremo; magari sarebbe giusto dargli uno spazio nella costruzione di un buon festival ma non proiettarlo troppo bruscamente su un palco che potrebbe bruciarlo. ( grazie a Nedda per i complimenti, ben dettagliati tra l'altro)

  4. la ventura e' simpatica a volte ma è una baraccona trash non da spazio fa sempre le stesse trasmissioni è ripetitiva invadente montata si crede una diva ha sempre ragione onnipresente è l'alter-ego di pippo baudo.

  5. Raffaella è la migliore. Non c'è storia.

  6. Mi spiace che in questo articoli si parli in questo modo di Raffaella Carrà. E' indubbiamente la migliore delle condutrici, non è affatto fuori tempo, è l'emblema della bravura televisiva.

  7. Scusate mi è partito il commento due volte

  8. Caro cristian complimenti per il post che hai scritto perché dice delle cose a mio parere giustissime e oggettive nonché chiare e precise. Concordo soprattutto con quello che hai scritto sulla ventura. Il suo festival è stato il vero festival innovativo, molto venturiano lo stile las vegas. :-) io lo affiderei proprio a lei in quanto sono d accordo sul fatto che tutte e 3 assieme sarebbe solo una gran confusione perché incompatibili e prime donne. (immagino le grandi liti dietro le quinte e le spinte sul palco :-D ) Se il sanremo di simona è stato troppo simile a quelli che il calcio però bisogna anche dire che la scorsa edizione è stata la copia di ciao darwin, solo che questo stile ora è piaciuto nel 2004 no (simona era troppo avanti!). Inoltre è lei la donna più di spicco tra le tre e anche se la clerici assicurebbe probabilmente un pubblico più eterogeneo la vera star è simona. Con lei vedrei un sanremo con più appeal e con più carattere. In questa edizione e vista la precedente c è proprio bisogno di lei ;-)

  9. Ma voi ascoltate ancora quello che dice Tony Renis? Sto ancora aspettando i super-ospiti, suoi amici, attori americani che aveva promesso per il Festival di cui era direttore artistico! Il furbacchione tuttavia con questa dichiarazione è riuscito a tornare sui giornali...

  10. Caro cristian complimenti per il post che hai scritto perché dice delle cose a mio parere giustissime e oggettive nonché chiare e precise. Concordo soprattutto con quello che hai scritto sulla ventura. Il suo festival è stato il vero festival innovativo, molto venturiano lo stile las vegas. :-) io lo affiderei proprio a lei in quanto sono d accordo sul fatto che tutte e 3 assieme sarebbe solo una gran confusione perché incompatibili e prime donne. (immagino le grandi liti dietro le quinte e le spinte sul palco :-D ) Se il san remo di simona è stato troppo simile a quelli che il calcio però bisogna anche dire che la scorsa edizione è stata la copia di ciao darwin, solo che questo stile ora è piaciuto nel 2004 no (simona era troppo avanti!). Inoltre è lei la donna più di spicco tra le tre e anche se la clerici assicurebbe probabilmente un pubblico più eterogeneo la vera star è simona. Con lei vedrei un sanremo con più appeal e con più carattere. In questa edizione e vista la precedente c è proprio bisogno di lei ;-)