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SANREMO 2010: BISSARE BONOLIS, SOSTITUIRE FIORELLO, TROVARE UNA CANZONE PER MENGONI. ANCORA MOLTE LE PREOCCUPAZIONI PER LA CLERICI

di Pasquale Orlando

05/01/2010 - 13:27

SANREMO 2010: BISSARE BONOLIS, SOSTITUIRE FIORELLO, TROVARE UNA CANZONE PER MENGONI. ANCORA MOLTE LE PREOCCUPAZIONI PER LA CLERICI

Lontani i tempi in cui ad Antonella Clerici bastavano una forchettata di “tagliatelle di Nonna Pina” e qualche battuta bislacca di Bigazzi per regnare incontrastata nel suo regno culinario: il Festival di Sanremo è una responsabilità ben diversa, anzi potrebbe essere definita “la responsabilità televisiva per eccellenza” e a poco più di un mese dalla partenza sono ancora molti gli ingranaggi da oliare e sistemare.

Tanto per iniziare, rimane costante da parte di inserzionisti pubblicitari e addetti ai lavori l’attenzione spasmodica nei confronti dei dati auditel festivalieri (basti pensare che uno spot durante il secondo break della serata finale, arriverà a costare fino a 185.000 € ergo “se non si fanno ascolti, son guai per Rai”). L’eredità lasciata da Bonolis è un macigno molto più che pesante, tant’è che la prima parte della serata inaugurale che l’anno scorso ospito’ Roberto Benigni è stata la trasmissione più seguita dell’intera annata, con 14.173.000 spettatori e uno share del 47,11% e non si preannuncia di certo facile bissare siffatto risultato.

Sono poi da definire ancora alcuni tasselli relativi ai super-ospiti soprattutto alla luce delle defezioni di Greggio (che vi avevamo anticipato) e Fiorello che proprio durante lo speciale del Tg1 “Fiorello secondo Fiorello”, ha dichiarato di aver detto “NO” alla riccioluta presentatrice nonostante il cordiale invito. Rimane infine da appurare, dettaglio ben poco trascurabile, la validità artistica dei cantanti in gara (qui l’elenco) e quindi l’appeal della stessa gara canora.

Pur essendo evidente infatti la scelta di puntare su “facce da reality/talent show” per acciuffare quel pubblico giovane notoriamente riluttante ai motivetti festivalieri, rimane questo un forte rischio nei confronti di quel pubblico più tradizionalista e poco sensibile alle novità di mercato, che di solito garantisce al Festival una sempre accettabile media di gradimento. Riusciranno i vari Scanu, Noemi e Mengoni a conquistare la compassata platea festivaliera? Vedremo.

In verità, cosa discretamente anomala per il Festival, pur comparendo lo stesso Mengoni già tra i partecipanti “big” di questa sessantesima edizione (in quanto vincitore di X Factor 3), il giovane interprete e la sua casa discografica ancora non hanno scelto la canzone da presentare sull’Ariston e sono già molti i suoi fans che temono per una decisione avventata che potrebbe mettere in difficoltà la carriera appena iniziata dell’ex pupillo di Morgan.

Insomma poco tempo a disposizione e ancora tanti punti interrogativi: chissà se Antonellina è galvanizzata dalla sfida o magari sente un po’ di nostalgia per le sue spensierate tagliatelle.

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30 commenti su "SANREMO 2010: BISSARE BONOLIS, SOSTITUIRE FIORELLO, TROVARE UNA CANZONE PER MENGONI. ANCORA MOLTE LE PREOCCUPAZIONI PER LA CLERICI"

  1. ferlinghetti : Beh, gli Afterhouse non sono comunque i Pink Floid, non è che abbiano illuminato il Festival più di altri cantanti presenti o passati ( qualcuno, ahilui, pure trapassato ) . Sanremo è una vetrina musicale e deve soddisfare tutti i palati. Cerchiamo di non essere snob. Persino Gigi D'Alessio ha il diritto di partecipare al Festival ;), visto che a qualcuno piace...

  2. Una domanda che, in un certo senso, atto attinente al festival: Perché l'Italia nob partecipa al festival del Eurovisione?

  3. ferlinghetti dice:

    e pensare che l'anno scorso ci andarono gli AFTERHOURS, con il grande Manuel Agnelli ...

  4. concordo con chi dice che in gioco a sanremo c'e il destino di x factor...solo che il mengoni lo stanno sacrificando... avrebbe battuto la amoroso, specialmente se quest'ultima fosse stata messa a confonto con giusy, noemi, malika e le altre "vociate".... ma il mix che hanno scelto per i big mi insospettisce.....mengoni con scanu hanno un sacco di fans in comune, facendoli competere, li stanno neutralizzando..(a meno che Mengoni trovi un pezzo straordinario) ...a favore di chi???? noemi...è gia tutto scritto...calvetti rulez...

  5. Mengoni è fantastico ma davvero che ansia questa storia del pezzo x sanremo...deve assolutamente trovare qualcosa che spacchi....crossing my fingers! deve vincere il premio della critica anche a San Rems

  6. Luca : Mi sembra che tu tenda ad estremizzare e la cosa, viene da sè, non giova all' equilibrio critico. Io non ho parlato di qualità ( che ha comunque dei confini indefinibili e soggettivi ) ma di professionalità. E' un professionista chiunque svolga con competenza ed impegno il suo mestiere, qualunque esso sia. I conduttori che hai citato hanno queste caratteristiche : tutti e quattro sanno fare bene il loro mestiere. I loro programmi possono piacere o meno , è un altro discorso. La Ventura, D'urso ,Conti...non devono recitare l'Amleto ma condurre, intrattenere. A loro non è richiesta una cultura enciclopedica. La Ventura non è una cima ma per quelloi che fa , va bene così. Luzzatto Fegiz ( che ha smesso di essere credibile da quando stravede per D'Alessio e la Tatangelo ) e la Venegoni possono discutere l'influenza che un conduttore di Sanremo impreparato musicalmente, può avere nelle scelte musicali, peggio ancora se a fare queste scelte è un agente dei cosiddetti vip o un ex autore di Buona Domenica ( che naturalmente non è Costanzo ). E fanno bene, ci mancherebbe. La televisione però non può essere censurata. E' auspicabile sicuramente che venga affidata a dei professionisti seri che siano autori , conduttori , ospiti... e che non prenda in giro il pubblico. Poi ognuno sceglie di vedere quello che vuole , stabilendo da solo cos'è la qualità.

  7. @Giulia: hai ragione.....televisione di qualità quella di conti, ventura, clerici e d'urso. dei loro programmi non salvo un minuto, nè un ospite. fanno parte della schifezza che offre il panorama televisivo e di chi lo guarda. faranno anche grandi ascolti ma sono la dimostrazione di come la mancanza di talento, professionalità e soprattutto eleganza porti al successo ed una sovraesposizione televisiva. come ho scritto prima il problema non sono loro, ma di chi li guarda. il festival televisivo condotto da simona ventura, sabotato o no dalle major televisive, si rivelò un fallimento, non secondo il mio giudizio,ma secondo quello di parecchi critichi, da mario luzzato feciz e marinella menegoni de 'la stampa' che un tantinello di musica ci capiscono, perchè la conduzione fu ritenuta (e cito l'articolo letteralmente dal pezzo di luzzato feciz del lunedì successivo alla chiusura del festival):'inadeguata, priva dei tempi televisivi e soprattutto fuori le righe. fate fare alla ventura il trash dei reality non fatela aprir bocca sulla musica'.........ed infatti il consiglio di luzzato feciz si è andato a far benedire, tanto che la ventura ha fatto x-factor che ha prodotto giusy ferreri. quella che doveva essere il nuovo talento musicale, e che al secondo disco, ha fatto un album di cover. ma vaia vaia......lei, chi decide di fare i talent show ma soprattutto chi cerca in certi programmi il futuro della musica. è feccia che dura un anno e poi scompare

  8. tutti lo vedete nero sto sanremo, speriamo che vi sbagliate tutti e che faccia bene!

  9. Luca : Simona Ventura, Carlo Conti, la stessa Clerici ( quando non avanza troppe pretese e non impone la presenza del compagno come... autore ), collocati nei programmi giusti, sono dei grandi professionisti . Il Sanremo della Ventura comunque non è stato un flop clamoroso se non si ragiona con i dati d'ascolto alla mano e non lo sarà nemmeno quello della Clerici, ma la musica dev'essere materia di chi la conosce sul serio e non mi riferisco solo al conduttore . Può darsi che alcune presenze anche quest'anno assicurino un buon canto ed una buona musica ma il merito non sarà sicuramente di una gestione affidata ad ex operatori turistici ( compreso il compagno della Clerici ). Emanuele Filiberto in coppia con Pupo non mi sembra l'origine di tutti i mali : il Festival ha ospitato spesso e volentieri coppie musicali anomale o improbabili . Fa parte dello spettacolo. Diverso è spacciare dei cantanti da karaoke per cantanti veri. Dire poi che Ventura, Conti, Clerici, D'Urso non conoscono modi e tempi della Televisione mi sembra irragionevolmente illogico.