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PERCHE’ A MEDIASET SONO COSI’ LIBERI CON I BONOLIS E I POMERIGGI E CON I TELEFILM SONO MORALISTI? AL TELEFILM FESTIVAL SI DISCUTE DELLA CRISI DEI TELEFILM SULLE GENERALISTE

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

09/05/2010 - 03:20

PERCHE’ A MEDIASET SONO COSI’ LIBERI CON I BONOLIS E I POMERIGGI E CON I TELEFILM SONO MORALISTI? AL TELEFILM FESTIVAL SI DISCUTE DELLA CRISI DEI TELEFILM SULLE GENERALISTE

Telefilm Festival - Buscaglia-Freccero-Grasso-Leonardi

E’ già finita la Golden Age dei telefilm in Italia? Se lo chiedevano ieri Giorgio Buscaglia (Responsabile Programmazione Cinema e Fiction RaiDue), Laura Corbetta (Amministratore Delegato YAM112003), Carlo Freccero (Direttore Rai4), Marco Leonardi (Direttore contenuti Mediaset Premium), Carlo Panzeri (Vice Direttore Rete4), Alberto Rossini (Direttore editoriale Canali televisivi – Digicast spa), Fabrizio Salini (Vice Presidente Fox Channels Italy) e Luca Tiraboschi (Direttore Italia 1), ospiti del dibattito moderato da Aldo Grasso nel corso del Telefilm Festival. Alla base della domanda gli ascolti in calo della produzione telefilmica sulla tv generalista, passati dall’11.09% di share di due anni fa all’attuale 9.81%. La kermesse ha provato ad analizzare, con l’aiuto del CERTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano), le ragioni che hanno determinato la flessione negli ascolti. Un calo generalizzato che, però, come la ricerca ha evidenziato, non ha colpito il genere procedural.

A tal proposito, Giorgio Buscaglia non può che ammettere il buon funzionamento dei polizeschi, frutto altresì del lavoro di Cbs che ha deciso di puntare sul genere riscuotendo notevoli successi. “I polizieschi – continua Buscaglia – si concludono in una puntata; il pubblico non ne può più ed è difficile far capire che la serie continua. Lost su Raidue ha perso audience dalla prima puntata della seconda stagione cioè da quando si è scoperto che c’era una botola”. Alle affermazioni di Buscaglia fanno eco quelle di Fabrizio Salini, convinto che il procedural sia un genere capace di catturare più pubblico; ciò malgrado nel caso di Fox e della sua molteplice offerta il problema della supremazia di un genere non si pone. Sullo stesso argomento, Freccero ritiene che il procedural sia un genere da sempre radicato nei gusti del pubblico: “credo che ci sia un consumo stabile della tv generalista di alcuni generi. Tutti questi telefilm della Cbs hanno preso il posto di Derrick”. Chiamato a rispondere, invece, sulla crisi dei telefilm in generale, il guru di Rai4 parla di mancanza di editorialità delle generaliste e, lanciando una frecciatina a Tiraboschi, aggiunge: “Chi vede il telefilm nella generalista è un disgraziato, perchè glielo spostano continuamente. Rabbrividisco con Dr. House, prima su Italia 1, poi su Canale 5, poi ancora su Italia 1. Dicono che ci sia il coordinamento palinsesti, e chi fa tv sa che chi ci lavora è gente che non fa nulla”.

Non coglie la provocazione, però, il direttore di Italia 1 che si limita ad individuare le tre cause alla base della crisi. Queste sono individuabili nel mutuato scenario competitivo (“una volta Italia 1 era la matrice da cui uscivano le grandi serie televisive, oggi i telefilm sono trasmessi da tutti”), nell’usura del prodotto e nel download (“alle generaliste il prodotto arriva per ultimo; inoltre la differenza tra un successo di una serie e l’insuccesso è di circa 400 mila telespettatori, gli stessi – pressapoco – che seguono il telefilm sulle altre piattaforme”) e nella sceneggiatura (“negli ultimi anni non ho visto niente di forte, solo scimmiottamenti”).

Sul contesto competitivo si esprime anche Panzeri che dice: “Gli ascolti record di ER erano possibili in un contesto dove le generaliste facevano il 90% di ascolto – pur sottolineando che – i numeri che i telefilm fanno oggi sono comunque molto significativi”.  Marco Leonardi e Laura Corbetta approfondicono, poi, il problema della multicanalità e delle molteplici possibilità di fruizione. In particolare, Laura Corbetta individua, come causa di crisi per i telefilm, il rapporto giovani e internet che ha rivoluzionalto le modalità di fruizione dei prodotti televisivi (“mi rendo conto che ai giovani interessa tantissimo la serialità, ma non l’appuntamento. I giovani vanno su internet e da onnivori vedono più puntate messe assieme”), e introduce anche la questione del doppiaggio (“Chi va su internet vede il prodotto in lingua originale, sulle generaliste resta l’idea che tutto debba essere doppiato”).

Queste, dunque, le opinioni di otto big della televisione dalle quali sembra emergere che se crisi c’è non è dei telefilm ma della televisione generalista. E a proposito di questa chiudiamo con l’interrogativo “da un milione di dollari” posto da Freccero nel corso dell’incontro: “Ammiro moltissimo Mediaset, sono liberi, possono fare ciò che vogliono i vari Bonolis e nei pomeriggi. Ma perchè, allora, quando si parla di telefilm fanno i moralisti? Perchè hanno programmato Fringe alle 22.10?” . Questa la risposta del buon Tiraboschi: “Bè, io Bonolis non ce l’ho, lo vedo solo a cena, il pomeriggio non faccio programmi. Fringe, invece, non avrebbe retto alle 21”.

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23 commenti su "PERCHE’ A MEDIASET SONO COSI’ LIBERI CON I BONOLIS E I POMERIGGI E CON I TELEFILM SONO MORALISTI? AL TELEFILM FESTIVAL SI DISCUTE DELLA CRISI DEI TELEFILM SULLE GENERALISTE"

  1. sirgeorgebest83 dice:

    cavolo, il pubblico italiano si spaventa per una botola. se quello che ha detto sta stronzata non è da mandare sotto i ponti, non so chi lo sia. la verità è che rai due ha trattato lost come una carta da culo. senza parlare poi 2 uomini e mezzo, che va in onda con grande successo in tutto il mondo, mentre nell'italietta ci tocca vederlo alle 17.30 d'estate. certamente tutti pazzi per amore, papi, i fratelli benvenuti etc sono migliori di lost e due uomini e mezzo. W SKY

  2. MarcoLovesBrittney dice:

    Articolo interessante. Tra l'altro stimo molto sia Freccero che Buscaglia, due dei pochi dirigenti ad aver rispetto dei telefilm e a capirli. Non penso che la golden age dei telefilm Usa sia finita. E' la crisi della tv generalista a determinare questo declino. Che poi declino non è, se si sommano i risultati numerici dei singoli telefilm visti tramite tv generalista, pay tv, web tv e streaming, download vari, DVD acquistati, replice etc.... Naturalmente tutto ciò non è quantificabile e determina una forte dispersione e frazionamento dell'audience. Ma allo stesso tempo c'è una fruibilità globale paradossalmente maggiore rispetto al passato. Mediaset ha ucciso i telefilm in chiaro privilegiando fare introiti con le prime visioni assolute su Premium. Almenonon abbiano la faccia tosta di dire che non funzionano più in chiaro, visto che arrivano con molto ritardo e quasi sempre in collocazioni mortificanti e ballerine (cosa voluta per far abbonare la gente alla pay tv e battere cassa). Alle 20.10 funzionavano benissimo su Italia Uno (es. Gilmore Girls, Summerland, Smallville, Everwood) ma Ricci ha posto il veto per non indebolire Striscia. Raidue è l'unico canale generalista a trattare le serie in maniera decente, anche se ho l'impressione che il buon Buscaglia debba fare le sue belle lotte con l'ottusità di alti dirigenti per riuscire a spuntarla sulla collocazione di alcuni prodotti. Ed è tragicamente vero che la stupidità e il trash non vengono mai censurate. Se lo fossero, penso che tre quarti dei programmi di Bonolis e della D'Urso sarebbero banditi dalla messa in onda. W Rai4 che dedica molto spazio gratuitamente alle serie tv con successo d'ascolti. Qualche critica però va anche ai telefilm stessi. Nelle ultime 2 o 3 stagioni non sono usciti prodotti forti (se non di nicchia, tipo True Blood) e si va verso una sempre maggior standardizzazione, che indebolisce la forza creativa che ha generato in passato capolavori del piccolo schermo.

  3. Di quello che dicono queste eminenze non ci ho capito nulla ("i vari Bonolis"... "io Bonolis non ce l'ho, lo vedo solo a cena"... e la supercazzora brematurata no? Bah) A MIO UMILISSIMO PARERE, il problema sono le fiction son quasi tutte di bassa lega, ne fanno una al giorno, e hanno preso il posto (male) dei telefilm Rimpiango i ragazzi della 3C, Classe di ferro, e rivoglio Bruno Sacchi grasso.

  4. Alessiofanreality dice:

    io da quando ho sky le serie tv le seguo li, anche perchè ci sono dei telefilm tio ugly betty che se non hai sky sei rimasto alla seconda serie trasmessa da italia 1 per le serie tv la cosa migliore è la pay tv!!!

  5. amazing1972 dice:

    si chiedono anche la ragione della crisi dei telefilm sulle tv generaliste? ma se fanno di tutto per far passare la voglia! cambio giorno e orario di continuo,pasticci sugli episodi,programmati spesso a caso,pieni zeppi di pubblicità e a volte fanno anche 3 episodi a sera,finendo oltre la mezzanotte. può bastare???? il telefilm ha bisogno di continuità,di rispettare i giorni di programmazione e di non far passare 2 anni tra una serie e l'altra. io da piccolo guardavo dallas,puntuale,ogni martedi un episodio per 30 settimane all'anno. un appuntamento durato 10 anni. oggi è impensabile a la gente paga sky per godersi in santa pace qualcosa

  6. Volete un consiglio? Abbonatevi o a SKY o a Mediaset premium. Così li vedete senza pubblicità, ad orari consoni. Se scegliete Mediaset premium risparmiate pure.

  7. Censurano i telefilm e i culi di Bonolis no? Tiraboschi vai a spalare la terra!!!!!!!!!!!!!

  8. Buscaglia ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro coi telefilm a RaiDue! anni fa Italia1 era leader x i telefilm di tutti i generi programmati sia al pomeriggio che in access che in prima serata! ora invece va avanti con innumerevoli repliche dei Simpson all'infinito e film! sono rimasti solo i CSI, distrutti pure loro e lontani dai tempi in cui dominavano con 4 milioni! RaiDue invece puntando tutto sui polizieschi ha trovato la sua salvezza! NCIS ad esempio fa miracoli tutte le domeniche perché iniziando alle 21.00 precise comincia la sua crescita impressionante che arriva sempre a toccare e superare i 4 milioni nel finale di puntata anche se per quasi tutta la sua durata ha contro gli access di TUTTE le reti compresa l'imbattibile Littizzetto! nessun altro telefilm ha questa forza (consideriamo anche che c'è il calcio la domenica) oppure Senza Traccia, Cold Case e Criminal Minds che anche se replicati più volte garantiscono sempre ottimi risultati! RaiDue senza polizieschi sarebbe morta!

  9. Temo che il problema, come è stato detto, sia la non certezza di poter continuare a vedere gli episodi sullo stesso canale e alla stessa ora. Ricordo alcuni anni fa smalville ne feccero 2 episodi il martedì in prima serata per poi spostarlo alle 23, va beh!!! Armiamoci di videoregistratore, no perché le 23 sono un orario puramente indicativo, il programma precedente può finire alle 23 come anche alle 23 e 30, quindi devi programmare per registrare 2 per registrare 40 minuti di telefilm, già perché il telefilm dura effetivamente 40 minuti ma poi inseriscono non meno di 15 minuti di pubblicità anche questa altro motivo di disaffezione. E poi diciamocelo le serie con numerose stagioni hanno stancato, fino a che un episodio ha una storia a se che inizia e finisce va bene, ma in serei come smallville, arrivata alla 9° stagione, sto superman che fine fa ? Io in Tv ho visto fino alla 7° adesso sto aspettando i DVD almeno in una settimana vedo tutti gli epsiodi e non perdo il filo. A proposito di filo, come si fa a vedere una serie come lost in 6 anni che se solo non ti ricordi cosa è successo nell'episodio precedente non si capisce più niente ?

  10. Il problema è che il costo dei telefilm e film è aumentato di molto, La troppa pubblicità in un telefilm e film dividendoli i film in tre parti cose allucinanti. Gli spettatori nel vedere un mucchio di pubblicità si scocciano e si allontanano dalla tv generalista. Per me i telefilm e film devono farli solo sulle pay tv. Voglio pagare per non vedere neanche un briciolo di pubblicità. Ecco i problemi perchè non vanno bene film e telefilm.