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IL FESTIVAL DI SANREMO C’E’, MA L’EVENTO NON PIU’
di Davide Maggio
18/02/2009 - 12:47

Se la sigla avesse rappresentato la 59esima edizione del Festival di Sanremo, probabilmente il pubblico avrebbe cambiato canale subito dopo la fastidiosa mano di Mina che salutava, quasi divertita, il pubblico della prima rete di Viale Mazzini. Più che un’apparizione in video, una visione. Visione di una delle più grandi artiste del panorama musicale italiano che, per dirla alla Benigni, ormai si concede soltanto in video, un po’ come Bin Laden. Ma fortunatamente così non è stato e la premiere del Festival con una media di 10 milioni di telespettatori ha sfiorato il 50% di share.
Un successo, senza ombra di dubbio. Eppure il Festival di Sanremo non è più un evento. Non è questione di ascolti, share, conduzione (peraltro ottima) o ospiti ma più semplicemente una questione di atmosfera. Quell’atmosfera che permeava tutta la kermesse canora e che traspariva chiaramente dalla generale curiosità di vivere i dietro le quinte della manifestazione, di seguire i preparativi, scoprire le esose e bizzarre richieste delle superstar ospiti dello show, valutare gli abiti delle vallette, giudicare quale, tra la bionda e la bruna, fosse la migliore, seguire con trepidante coinvolgimento ogni singola discesa dalla fatidica scala che riusciva a procurare nei più un’anomala sensazione di sollievo non appena la punta di ciascuna scarpa toccava il palco. Una vera e propria febbre da Festival della Canzone Italiana dove la canzone era protagonista e tutto il “corollario” serviva a creare quell’attesa e quella suspense che rendevano la città dei fiori, per una settimana, l’ombelico, se non del mondo, quanto meno della nostra penisola.
Ma quell’atmosfera, in barba al 50% di share, non si respira più. E d’altro canto la presenza sul quel prestigioso stage di Luca Laurenti ne è testimonianza tangibile, nemmeno fossimo in un Ciao Darwin qualunque. Ma per assurdo proprio Laurenti è colui che meglio si è “plasmato” alla kermesse canora e, deo gratias, ha approfittato del Festival per tornare a fare ciò per cui è approdato al mondo dello spettacolo: cantare.
Già, cantare. Per fortuna che è riuscito a ricordarsene Luca Laurenti che, probabilmente, è stato l’unico ad aver presente che Sanremo è prima di tutto una manifestazione canora. Perchè al Festival, ormai, ciò che prima era appendice, ora è diventato l’essenza stessa della manifestazione e la musica, da vera protagonista è stata degradata a mero tappabuchi tra un momento di spettacolo ed un altro, come in ogni programma che si rispetti. E a poco servono le Piovan e i Big Jim di turno che, se non fosse per Sanremo, non sapremmo nemmeno chi fossero. Son passati i tempi, insomma, in cui la febbrile attesa per il superospite in programma faceva palpitare i cuori e rimanere incollati al video i telespettatori. I tempi in cui, per esser più diretti, il Festival non era un programma televisivo ma un vero e proprio evento.
E se non fosse stato per Roberto Benigni, protagonista dell’unico momento di uno spettacolo superiore con un raffinato, divertente e, in fundo, riflessivo intervento, il Festival di Sanremo sarebbe stato un buon programma televisivo e niente di più. Quanto meno nella sua prima serata.
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Luca dice:
Certe volte mi sconvolgo leggendo i tuoi post, caro Davide, perchè vi ritrovo i miei stessi pensieri. Io sono un appassionato del Festival e della sua storia e ti devo confessare che ieri sera, mentre lo guardavo ho fatto la tua stessa riflessione che hai riportato qui su questo post. Credo però che tutto ciò sia il segno dei nostri tempi, ovvero di una società martoriata costantemente da migliaia di immagine e straziata da un'irrefrenabile corsa contro il tempo, dove secondo me non viene più dato il giusto peso alle cose che realmente contano. Se 22 anni fa si poteva ancora cantare che "la guerra e la carestia non sono scene viste in tv" ("Si può dare di più"), oggi non lo possiamo più dire; immagini e storie di morte (vedi il caso Englaro) e di guerra (Iraq, Afghanistan, l'11 settembre, etc) sono diventate pane quotidiano, tanto che (forse giustamente) preferiamo evadere dalle nostre vite guardando un reality, piuttosto che soffermarci a riflettere su una vita che se ne va. In un contesto così penso che nulla possa essere più un evento e alla fine è bello pensare che anche Sanremo siano solo canzonette...che non fanno male a nessuno
Kiara dice:
@anna maria alias gialalla's: la Patty sembrava un po' "fumata"... Oltre a steccare clamorosamente, non sapeva neanche come uscire dal palco. Iva in veste "sesso bollente"? Assolutamente poco credibile e, grazie a Robertino nostro, pure ridicolo al sol pensarci. Iva, ripijate! Fantastica l'ennesima battuta di Benigni: "ora mi resta solo Orietta Berti..." Un abbraccione a te :-)
anna maria dice:
@kiaretta,sì...gialalla sarà il mio prossimo nickname..deciso con te. E che ti devo dì? Forse sto Carta perchè ha venduto tante copie delle sue fatiche..in realtà non mi sono mai tanto documentato su questo cristiano.La canzone è orecchiabile, ma ti ripeto..come quella più romantica di Albano. La Patty era penosa, ha steccato, un vero caso umano.Forse il suo brano lo si può paragonare alla Iva. Il dramma della Iva è quello che ha asserito Robertone: immaginarla in quel modo.Si è vestita come Mina dei vecchi tempi, anzi nel video sembra più giovane. A dopo..un abbraccio forte
Pholiat dice:
Buongiorno a tutti e' da un po' di tempo che vi seguo assiduamente.Un plauso per il blog a Davide e ai suo collaboratori.Vedo che viene dato molto spazio ai reality,che non seguo in maniera molto costante,e su cui ho opinioni controverse.In generale vi occupate di televisione,il mass media piu'utilizzato al giorno d'oggi(anche se internet sta lentamente prendendo il sopravvento).Dopo questo prologo che potrebbe sembrare pleonastico a molti,vorrei esprimere la mia modesta opinione sullo spettacolo Musicale piu' in vista del tubo catodico italiano.Rispetto a qualche tempo fa senz'altro sono combiate le istanze degli italiani,quindi la sola componente musicale(motivo principale per cui seguo la kermesse sanremese)non e' piu' sufficiente a soddisfare le esigenze dell'italiano medio che ha bisogno di colmare quei vuoti che l'incessante susseguirsi delle canzoni senza debite interruzioni creerebbe.Ora partendo dal fatto che a me poco importa cosa c'e' tra una canzone e l'altra,vorrei fare una proposta:istituire qualche altro festival(o dare maggiore visibilita' cmq a festival o premi(vedi il Tenco) che ci proiettino in un mondo musicale non fatto solo di Albano e Zanicchi ( che per carita' fanno parte della storia della musica italiana,ma non sono l'unica componente)che possa richiamare l'attenzione,non facendola confluire tutta in cinque giorni a cavallo tra febbraio e marzo. Passando alla gara notevole il pezzo degl Afterhorus,che decontestualizzati son andati incontro al risultato scontato.Che dire oltre? Il pezzo di Masini per quanto possa essere additato come qualunquista e' un qualunquismo reale su cui bisogna aprire gli occhi.Sottolinerei anche Dolcenera che nonostante porti un pezzo topico per il Festival della Canzoni italiana,ha delle aperture innovative non solo a livello musicale ma anche testuale.Su Povia gia' si e' detto tanto,mi sorge quasi il dubbio che sia stato lui stesso a metter su tutto questo teatrino per dar risalto a un pezzo che tutto sommato reputo non esaltante.La Zanicchi,indipendentemente o no da Benigni,crea uno sfasamento tra immagine e parole che certamente allo spettatore non sara'passato inosservato.Poi tra cloni neomelodici ,Amici diventati un po' troppo grandi senza esser passati per l'adolescenza e eterne Litanie sull'amore tutto sommato e' un festival godibile P.s. : mi scuso per essere stato prolisso, ma ho dovuto tagliare anche qualche altra opinione :) Continuero' a seguirvi
Kiara dice:
@anna maria... sarà perché sono ancora esaltata dal genio di Benigni che non riesco a ricordare granché una sola canzone? So solo che nessuna mi ha emozionato. Per farti un esempio: io ho molto amato Fausto Leali e indimenticabili brani come "Io amo" o "Ti lascerò" e ieri sera lo aspettavo con ansia... ma che delusione quel testo tanto scontato e quella melodia così poco orecchiabile... Sigh... mi è crollato un mito :-( Quanto ai giovani pescati dal sito, non ne conosco neanche uno. Quello di cui mi lamento è che il giovanissimo Marco Carta sia tra i big solo per aver vinto "Amici" lo scorso anno, mentre Karima, arrivata terza nella penultima edizione, gareggia tra le giovani proposte Baci Gialalla's... ahahahahah :-)
anna maria dice:
ma quelli di Fazio..sono stati mitici!!! Con un Teocoli strepitoso..Un bacio Davide Maggio. La Zanicchi è una valida europarlamentare, donna simpaticissima, la sua canzone è da eliminare. Lo spero, perchè non è detto.
EmilioZ dice:
E si vede chiaramente che è tutto in funzione delle esigenze televisive. Basta vedere il palco che ha oramai occupato la quasi totalità del teatro,la platea oramai parte quasi sotto la galleria !!!! Non è più una manifestazione canora ma uno spettacolo televisivo...
anna maria dice:
@kiara un bacio grande. Benigni grandissimo ma il resto? Mi tengo la melodia di Albano..e la Gialappa's E tu? Su Amici non so risponderti. Aspetto di sentire i 4 presi dal televoto sul sito di Sanremo. Una canzone mi piace tanto ma non ricordo il titolo..è un gruppo. Li hai sentiti? Aribacio.
Marco82 dice:
Io ilf etival l'ho trovato noioso, con bonolis stile serio (non mi piace più) che cercava di fare qualche battuta stile ciao darwin, benigni ha fatto di meglio in passato, belle le canzoni dei gemelli diversi e di povia. Stasera dovrebbe calare, sono curioso perchè da oggi inizia la vera controprogrammazione...