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Di Maio: «In Rai c’è un caso Fazio. Serve buon senso nelle retribuzioni». Il conduttore risponde
di Marco Leardi
14/12/2018 - 18:20

“Certo che c’è un caso Fazio in Rai“. Parlando in Commissione di Vigilanza, Luigi Di Maio non usa giri di parole e innesca l’ennesimo botta e risposta sul compenso del conduttore di Che tempo che fa. Interrogato sull’argomento, il vicepremier è tornato all’attacco del presentatore ligure – già in passato oggetto di critiche da parte dei Cinquestelle – ed ha chiesto ai vertici di Viale Mazzini di intervenire sul tema delle retribuzioni e su quello delle società di produzioni esterne. Impallinato dall’esponente di governo, Fabio Fazio ha risposto al Ministro.
“Qualcuno chiede: ‘c’è un caso Fazio in Rai?’ Certo che c’è un caso Fazio in Rai e spero faccia parte il prima possibile delle azioni che si porteranno avanti all’interno della Rai per quanto riguarda le retribuzioni e l’ingegneria delle società di produzione, dei compensi in parte attribuiti dalla Rai e in parte attribuiti dalle società private. Sicuramente questo è tema che va affrontato, fa parte delle sensibilità che abbiamo trasferito al management della Rai. C’è un piano della precedente governance valido fino a marzo, speriamo il prima possibile che si possa costituire un po’ di buon senso per quanto riguarda le retribuzioni“
ha affermato Di Maio. Poi, riferendosi al tema dell’informazione, ha aggiunto:
“Dispiace anche a me che in Rai ci sia solo una prima serata d’informazione ma le precedenti gestioni della Rai hanno regalato alla concorrenza Giletti, Floris, Gabanelli, Porro“.
Alle parole sul suo stipendio, Fabio Fazio ha risposto con toni concilianti, dichiarandosi pronto a discutere con Di Maio.
“Gentile Sig. Ministro Di Maio, colgo al volo il suo auspicio al buon senso e Le do tutta la mia sincera disponibilità sin d’ora a parlare di televisione, di costi e naturalmente di ricavi, di opportunità, di compensi e guadagni e di ogni aspetto che riguarda la produzione dei programmi, delle produzioni esterne e del mio lavoro. E soprattutto, se lo riterrà utile, a parlare di prodotto e di contenuto“.
Nelle scorse settimane, lo stipendio di Fazio era stato criticato anche da Matteo Salvini, che in riferimento ad esso aveva commentato: “Ci lavoreremo“. E poi, in maniera ancora più esplicita: “Per me non è corretto che ci siano stipendi nel pubblico di quella maniera“.
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Nina dice:
Anche se involontariamente Socrate ha fatto un'autocritica perfetta: è da tempo che fico chevsiete delle comari.
Socrate dice:
Il grande Nanni Moretti, che ultimamente qualcuno qui sul blog cita ogni giorno (purtroppo a sproposito), in un suo vecchio film coniò la bellissima espressione "discorsi da autobus", che è un pò l'equivalente di "discorsi da bar", ma rende meglio l'idea. Ti sembra proprio di vederle, le vecchie comari con le borse della spesa che sedute sull'autobus si scambiano banalità intercalate da "dove andremo a finire signora mia". Ecco, in questo momento siamo governati da gente che, non avendo la più pallida idea di dove si cominci a guidare una Nazione, e non essendo in grado di dare la benchè minima soluzione ai problemi del paese, intrattiene il popolo bue con i discorsi da autobus. Lo stipendio di Fazio, i vitalizi, le pensioni d'oro, l'aereo di stato, i piloni delle autostrade (cit. Crozza). Ovvio che gente così rimpianga Giletti e Porro.
Nina dice:
Sono cose assurde! Chi si rifiuta di portare il cervello all'ammasso addirittura viene aggredito con male parole (da chi non capisce nemmeno Nanni Moretti). Tutto ciò fa il paio con la vicenda del povero Anastasio, reo di qualche Luke un po' azzardato.
PAOLO76 dice:
Speriamo che finalmente si ponga fine a questa esagerazione.... Complimenti a Di Maio.... (non credevo di poter fare un complimento a Di Maio, ma questa volta quello che ha detto è sacrosanto)
Patrick dice:
Carissima Nina, io non sono proprio suddito di nessuno, semplicemente cerco di migliorare me stesso e la mia vita, perché trovo frustrante e pietoso stare qui a criticare quelle altrui solo perché io non ci sono arrivato. Ah, in ultimo, forse un politico dovrebbe preoccuparsi di questioni un pochino più serie dello stipendio di Fazio, o di capire come possa funzionare un mezzo televisivo,cosa di cui lui non sa evidentemente nulla.
Nina dice:
Patrick: benvenuto suddito.
Nina dice:
Grazie Di Maio. Grazie, grazie.
marco urli dice:
Privatizzare la Rai lasciando solo Raiuno e RairadioUno allo Stato. Fazio lo vedrei bene a LaF.
carla dice:
Io dico, se mettiamo a condurre uno sconosciuto o quasi, sicuramente lo pagheremo poco ma a livello di introiti pubblicitari il nulla Paghiamo Fazio 20? Sicuramente ce ne tornano 40 Mettiamo a condurre un giornalista x cosa ci torna?
teoz dice:
ancora con queste lamentele??? davvero vuol dire proprio non arrivarci... ok prendersela con Fazio per partito preso ma qui si parla di ritorni pubblicitari... che il governo non ci capesse nulla di economia era chiaro ma così diventa proprio evidente! Facciamo così, per la teoria "paghiamo troppo" mettiamo un cachet fisso a 100'000 euro annui lordi ad artista RAI, tempo una stagione li troviamo piazzati tutti tra mediaset/discovery/la7 o a casa ... poi andremo a vedere l'auditel, e come noi lo faranno i pubblicitari... poichè la RAI non campa di solo canone come molti credono i primi tagli saranno gli eventi olimpiadi/mondiali/champions ecc..no ma tranquilli il problema è Fazio!